Pensieri vaganti

Tra le stelle - Centosessantaquattresima puntata


immagine di Jean-Pierre Dalbéra  - Harold, devo farti i miei complimenti e devo anche ringraziarti. Non solo sei riuscito a trasmettere il messaggio per il Capodanno a tutti i miei amici di blog, ma mi hai fatto anche quella bella sorpresa. - Quale? - La musica di Capodanno. Mi hai dato la possibilità di vedere sia il Concerto de La fenice di Venezia, che quello di Vienna. - Ti sono piaciuti? - Mi sono piaciuti moltissimo! Il concerto de La Fenice era tutto su brani di autori italiani: Rossini, Donizetti, Bellini, Puccini, Leoncavallo, Verdi. Brani famosi che è sempre piacevole ascoltare. Un assaggio di cultura italiana che si irradiava da quel gioiello di teatro, arricchito da coreografie leggere come le danzatrici che le eseguivano. Ascoltando quella musica mi sono sentito orgoglioso di essere italiano, di appartenere alla terra che ha prodotto musicisti così insigni che hanno reso grande l'Italia e ne fanno un faro di cultura. - E il concerto da Vienna? - Beh, anche lì grande musica, in un contesto a dir poco sfarzoso, con coreografie ambientate in saloni immensi, testimonianza di un grande impero del passato. Però quel repertorio tutto basato sulla famiglia Strauss e su valzer, polke e mazurche, benchè gradevole, l'ho sentito meno vicino rispetto alla grande musica espressa a Venezia. Comunque sono due spettacoli di grande impatto, facenti ormai parte di una tradizione che si ripete da decenni. Non mi aspettavo che riuscissi a trasportarli qui sulla Speranza. E' stato come se per incanto fossi tornato di nuovo sulla Terra. Lo so che sono tornato pochi giorni fa proprio da lì, ma già mi manca.....