Pensieri vaganti

Tra le stelle - Centonovantesima puntata


 - Giacomo, tu che conosci le mie difficolta a comprendere i concetti astratti, potresti spiegarmi con parole semplici cos'è la fantasia? - Bella domanda, Harold. Veramente non saprei nemmeno da dove cominciare, comunque ci provo. Contrariamente a voi macchine, un cervello biologico agisce in maniera molto libera. Il lavoro di un cervello biologico può sembrare ad una prima analisi disordinato e anche inefficiente. Vengono contate patate e cipolle, arance e kiwi come se fossero la stessa cosa, ma poi qualcosa riesce a separare i vari tipi di mercanzia e tutto torna a posto. Il cervello di un uomo è molto più lento di un calcolatore, ma è in grado di combinare le cose in modo da pervenire ad un risultato in tempi più brevi perché riesce a fare associazioni che una macchina non è in grado di fare. Forse di quello che sto dicendo tu non stai capendo niente, vero? - Già, direi proprio di sì, non riesco a seguire le tue patate e le tue cipolle... - Bene, allora, mettiamola così: io, al contrario di te, riesco a inventarmi fatti e situazioni che non hanno nessun collegamento con le idee dalle quali sono partito. Quella che esprimo io è creatività, e la creatività non è il risultato di un algoritmo, ma una scintilla, un guizzo, una intuizione che è in grado di sconvolgere tutto. Il colpo di genio. - Come la tua idea di far credere ai cinque che fossero riusciti ad organizzare in tutta tranquillità una fuga dall'astronave? - Esattamente Harold. - Bene, continuo a non capire la storia delle arance e dei kiwi, ma qualcosa ora mi è più chiara.....