Mi ero brevemente interrotto per rispondere alla domanda di Harold, ma ora vi voglio raccontare con maggiori dettagli la fuga dei cinque. Il modulo di teletrasporto alloggiato sulla Speranza è lungo non più di quattro metri. Quattro metri che Clyde ha percorso su e giù per un milione di volte, mentre Bonnie faceva forsennatamente la spola tra gli strumenti di bordo e l'oblò, incredula di quanto stava accadendo. Gli altri tre sembravano totalmente inebetiti. L'informatico più giovane stava appoggiato col gomito sinistro sulla console e teneva la mano tra i capelli, mentre con la mano destra scriveva qualcosa. L'informatico più anziano, per il quale i capelli erano un lontano ricordo, teneva tutte e due le mani sulla pelata grattandosela con l'indice. L'ingegnere batteva pugni sul tavolo. La scena è andata così per una buona mezz'ora. E' stato Clyde a rimettersi per primo sui binari della razionalità e a sbloccare quella situazione che non aveva via d'uscita. Li ho visti che confabulavano in circolo, ma non sono riuscito a sentire quello che dicevano, perché i sibili e tutti gli effetti speciali organizzati per l'occasione da Malinka coprivano le loro voci. Ho visto che ad un certo punto Bonnie è scoppiata in lacrime, coprendosi la faccia con le mani. L'ingegnere più volte ha manifestato il suo dissenso scuotendo la testa; i due informatici in alcuni momenti assentivano, in altri dissentivano. Dalla mimica del gruppo ho notato che si discuteva molto, e ognuno esponeva una tesi. Ma alla fine, quello che ha deciso è stato Clyde.