Pensieri vaganti

Tra le stelle - Centonovantunesima puntata


  Mi ero brevemente interrotto per rispondere alla domanda di Harold, ma ora vi voglio raccontare con maggiori dettagli la fuga dei cinque. Il modulo di teletrasporto alloggiato sulla Speranza è lungo non più di quattro metri. Quattro metri che Clyde ha percorso su e giù per un milione di volte, mentre Bonnie faceva forsennatamente la spola tra gli strumenti di bordo e l'oblò, incredula di quanto stava accadendo. Gli altri tre sembravano totalmente inebetiti. L'informatico più giovane stava appoggiato col gomito sinistro sulla console e teneva la mano tra i capelli, mentre con la mano destra scriveva qualcosa. L'informatico più anziano, per il quale i capelli erano un lontano ricordo, teneva tutte e due le mani sulla pelata grattandosela con l'indice. L'ingegnere batteva pugni sul tavolo. La scena è andata così per una buona mezz'ora. E' stato Clyde a rimettersi per primo sui binari della razionalità e a sbloccare quella situazione che non aveva via d'uscita. Li ho visti che confabulavano in circolo, ma non sono riuscito a sentire quello che dicevano, perché i sibili e tutti gli effetti speciali organizzati per l'occasione da Malinka coprivano le loro voci. Ho visto che ad un certo punto Bonnie è scoppiata in lacrime, coprendosi la faccia con le mani. L'ingegnere più volte ha manifestato il suo dissenso scuotendo la testa; i due informatici in alcuni momenti assentivano, in altri dissentivano. Dalla mimica del gruppo ho notato che si discuteva molto, e ognuno esponeva una tesi. Ma alla fine, quello che ha deciso è stato Clyde.