Pensieri vaganti

Un vecchio ai tempi del coronavirus - Quinta puntata


Ho fatto l’esame di terza media!Beh, non esageriamo, non l’ho fatto proprio io, l’ha fatto la Puppa, ma mi sono sentito coinvolto come se l’avessi fatto io. Quest’anno l’esame consisteva nella elaborazione di una tesina e nella sua discussione on line. A causa della prigionia da Coronavirus, ho seguito la Puppa fin dall’inizio: dalla determinazione del titolo alla scelta degli argomenti. Il titolo era: “Viaggio nel cervello umano” e il sottotitolo: “Genio, sregolatezza, creatività, follia”. Come ha detto la Puppa nella sua esposizione era uno studio della creatività dell’uomo, in tutte le sue molteplici manifestazioni. Omero, Ariosto, Machiavelli, Alda Merini, Bosch, Pollock, Beethoven, Einstein, Shakespeare, Cervantes, sono stati gli autori trattati. Non è mancata la follia di Hitler nella seconda guerra mondiale e un progetto per un centro benessere alimentato con energia verde. Gli esami erano schedulati con cadenza di quindici minuti uno dall’altro e la Puppa ha parlato a mitraglia per far entrare in quei quindici minuti tutte le cose che aveva preparato e studiato. La tecnologia l’ha fatta da padrona. Ho scoperto che vi sono strumenti che si chiamano Padlet, Screencast, Powtoon, Webex per mettere insieme, sviluppare e condividere un’idea. Ma quello che mi ha sorpreso è stata la sconvolgente velocità con la quale la mia deliziosa nipotina manipolava tutti questi prodotti. Lei non aveva mai usato Google Drive, ma le è bastato che le facessi vedere come si carica un file in una cartella condivisa per diventarne subito padrona. Si vede che è una millennial. Ho messo a confronto questa prova con quella che feci io a suo tempo. Era il 1961. Facemmo un tema di Italiano e un esercizio di matematica con un’equazione di primo grado. Fu in quella occasione che uno dei professori parlò di “questi giovani virgulti”. Afferrai il senso del termine, ma poi andai a consultare il dizionario per vedere esattamente cosa fosse un virgulto. Un’altra esperienza la ebbi con l’esame di terza media di mio figlio. Eravamo alla fine degli anni ‘80 e qui il mio contributo fu molto modesto: mi limitai a scrivere al computer una mezza paginetta in inglese. L’esperienza di oggi è stata decisamente più entusiasmante. La Puppa non ha mancato di mettere, alla fine del lavoro, un breve post in cui ringraziava e salutava tutti i professori. E’ stata un’idea tutta sua ed è stata molto apprezzata. Alla fine la Commissione ha messo in rilievo il fatto che aveva trattato l’argomento a 360 gradi, ma ha notato soprattutto l’entusiasmo che ha messo nell’esposizione. E’ stata la prima vera prova d’esame della Puppa, e non poteva andare meglio. Ha avuto anche l’applauso dei professori. Sono proprio contento.