Pensieri vaganti

Parlami di te - Bimbovecchio racconta


Passare il tempo Come passava il tempo un bambino di dieci anni moooolti anni fa? Giocando. La capanna. Non ci voleva molto per farla. A casa c'era un balcone che prendeva due stanze e al centro di esso correva la corda per i panni. Bastava un lenzuolo appeso alla corda. Si prendevano le quattro estremità e si fermavano con una molletta ai ferri del balcone e, dall'altro lato a una pianta. Ne usciva una bellissima tenda canadese. Era bello starci dentro perché c'era una  luce chiara, ma ti sentivi in un ambiente protetto, una casa. Come arredamento bastava una sedia o uno sgabello e così potevi stare lì sotto a mangiare una merenda o a leggervi un libro. Io ci leggevo il Robinson Crusoe.  E poi c'erano le bolle di sapone, e le gare fatte con Bruno e Mariella, che abitavano al piano di sotto. La preparazione delle bolle richiedeva lavoro. Oggi ci sono le confezioni già pronte, basta infilarci l'apposito anello e soffiare. No!...... allora si partiva da zero. Un bicchiere con l'acqua nel quale si metteva a sciogliere il sapone di piazza. Era la saponetta da bucato dalla quale si tagliavano  le scaglie che poi andavano sciolte. Per fare le bolle si usava un maccherone, uno zito. Era tutto rigorosamente ecologico. Quando il gioco si prolungava bisognava cambiare il maccherone perché si era afflosciato. Le bolle non venivano grandissime, e bisognava soffiare con attenzione per  non farle scoppiare. Quando si riusciva a farne qualcuna grande,  era bellissimo, quando si alzava e volava per l'aria. Poi, improvvisamente, implodevano e di loro non restava nulla.  Noi maschi giocavamo anche con la cerbottana e i coppetielli di carta. Le mamme non ci facevano uscire per la strada, per cui lanciavamo i coppetielli dalla finestra. Il coppetiello andava accuratamente preparato. Si tagliavano i giornali in strisce di dimensione opportuna e con quelle si faceva il coppetiello. Poi si infilava nella cerbottana e la parte eccedente veniva tagliata con le mani. Prima di essere lanciato, la punta del coppetiello doveva essere riscaldata con un colpo di alito. Non lo so perchè si faceva, ma lo facevamo tutti......  Poi c'era il Monopoli. Le partite non finivano mai. Arrivavamo alle otto di sera senza che ci fosse il vincitore. Viale delle Vittorie......se non ricordo male, erano le caselle terminali del terzo lato del tabellone, quelle più costose. Conquistare una proprietà lì ti faceva diventare facilmente il vincitore.........