Pensieri vaganti

Parlami di te - Bimbovecchio racconta


I nonni "La cultura della nonna": avevo sui venti anni quando lessi su un giornale quell'articolo. Era il '68, c'era la contestazione e i giovani contestavano anche l'autorità dei genitori. Tuttavia c'era una riscoperta e un certo interesse per la generazione più vecchia, quella dei nonni. Io non ero in aperta contestazione, ma notai  che era un po' così anche per me.  Ammiravo tanto la nonna. Era il vero centro della famiglia, e tutto girava intorno a lei. Natale e Pasqua  si passavano sempre a casa sua. Tutti e quattro i figli e i sette nipoti. Sto parlando di Nonna Carolina, la mia nonna paterna, che era la mia preferita. Se ne è andata a 89 anni e dichiarava con orgoglio che la prima iniezione l'aveva fatta a 50 anni, perché prima era stata sempre bene. L'altra nonna, quella materna, si chiamava Andreina. Era piccola di statura e nervosa, un fascio d nervi. Di lei ricordo che diceva sempre. "pezzecaglie, pezzecaglie" Le pezzecaglie sono le 'mbroglie, le cose inutili che stanno per casa e bisogna gettare. Era una tipa che si voleva liberare di tutte le cose fuori uso che la circondavano. Anche lei ha campato molto, e nell'ultimo periodo si era tutta piegata su se stessa ed era diventata ancora più magra di come era stata da giovane. Di nonno Gennarino ho già parlato in  post precedenti. Non l'ho mai conosciuto perché se ne è andato un anno prima che nascessi io. Nonno Eduardo, il marito di nonna Andreina, era un tipo incazzoso. Io ero il più grande dei nipoti, ma avevo timore di lui. Certamente mi voleva bene, ma io non riuscivo a percepire il suo amore  perché spesso si arrabbiava con i figli e gridava. Portava sempre un basco, anche quando stava in casa. Un giorno mi trovavo  con lui su un autobus e qualcuno gli pestò un piede. Fece tanti strilli che mise in subbuglio tutto l'autobus. Avevo circa sei anni quando se ne è andato. Negli ultimi tempi stava sempre  a letto e quando lo vedevo fermo temevo  che fosse morto........ Non ricordo in che mese morì, so solo che quell'anno il trentuno dicembre ci fu in casa un mestissimo brindisi, mentre attraverso i vetri vedevo  la gente che sparava i fuochi di capodanno.........