Pensieri vaganti

Pillole


Ne aveva di tutti i colori e di tutte le forme: Il coniglietto, Winnie, l'uomo ragno, la Barbie, Superman, Paperino, Topolino. Si metteva sempre allo stesso posto, vicino al cancello del parco e stava lì tutta la mattina. La gente gli passava accanto e andava avanti, come se fosse invisibile. Solo ogni tanto qualche nonna con il nipotino gli si avvicinava. E la scelta era lunga, spesso difficile, piena di ripensamenti. Non  diventava mai definitiva. Ma lui non aveva fretta, considerava il tempo  un'entità quasi priva di significato, che scorreva, ma lui non se ne importava. Eppure, ne era passato tanto di tempo, più di sessanta  anni. Sessanta  primavere, sessanta  estati. Li aveva visti crescere, dai primi passi, all'età adulta, ai figli, ai nipoti. L'assortimento era cambiato: dalla forma classica ai modelli di oggi. Ma non era cambiata la sorpresa, lo stupore, la gioia che leggeva in quegli occhi quando li consegnava, e quei sorrisi erano il pagamento che gradiva di più. E poi li vedeva allontanarsi, tutti con gli occhi al cielo per  seguirli.Ma dopo sessanta  anni i clienti si erano rarefatti attratti da oggetti diversi. Fu così che decise di ritirarsi dall'attività. Aveva deciso che il suo commiato dovesse essere non banale, diverso da quello di tutti gli altri.Così prese tutti i pezzi che gli erano avanzati, li gonfiò e li ancorò  ad una ringhiera. Quando ebbe finito di gonfiarli,  sciolse il filo e  lo tenne stretto nella mano,  facendosi  tirare su in cielo da quei palloncini..........