Pensieri vaganti

L'ottovolante - quarta parte


 Caro diario,oggi è successo un fatto bellissimo: Marco mi ha mostrato delle attenzioni e non sto in me dalla gioia. Non riesco a farti capire quello che provo,…… è una cosa così strana…..qualcosa che ti prende alla testa, ma ti fa venire anche i crampi  allo stomaco.Solo qui, su queste pagine dove disegno i fiorellini e faccio tanti bei ghirigori sono scritti i miei pensieri degli ultimi mesi, quelle idee e quelle sensazioni  mie, solo mie, che non mi va di confidare a nessuno, nemmeno a Marcella, anche se siamo amiche dalla scuola elementare e ci siamo sempre dette tutto. Non mi sento di dirglielo perché ho paura che si metta a ridere o mi prenda in giro. Lei il ragazzo ce l’ha  già,  e non me la  sento di parlare dei  miei primi passi. E’ vero, con Marcella  ci diciamo tutto, ma queste sono sensazioni  così personali e così intime che provo quasi vergogna a raccontarle. Mi sento così strana! Stasera, per la prima volta, mi sono accorta che anche io posso interessare  a qualcuno,……….. che c’è qualcuno che pensa a me. E’ una sensazione stranissima, ma che mi fa sentire più viva. Sono quattro mesi che scrivo su queste pagine di Marco. E’ così carino, così dolce, così educato. Mi  piace tanto, ma non avevo il coraggio di confessarlo nemmeno a me stessa, perché temevo che la mia fosse solo una illusione e che lui non si accorgesse nemmeno che esistevo. Ecco, ora so che esisto anche io. Già toccavo il cielo con un dito quando lui, che quasi non aveva il coraggio di guardarmi in faccia per la vergogna,  mi ha chiesto se volevo andare al luna park con loro. Gli ho detto di si, ma glielo avrei gridato in faccia e gli avrei dato anche un bacino, tanto ero contenta.  Poi c’è stato l’ottovolante. Mi faceva paura andarci, ma non mi sembrava carino lasciarlo solo. E’ vero, mi sono fatta pregare parecchio, ma avevo davvero paura. Però Marco è stato carino, mi pregava, ma non era assillante e non mi voleva forzare. Perciò ho accettato. Poi mi è piaciuto quel suo gesto, quel prendere la mia mano tra le sue……. Mi sono sentita importante e protetta………..  una sensazione bellissima che non riesco a descrivere solo con le parole. Che paura sull’ottovolante! Quelle salite e discese continue, quegli improvvisi cambi di direzione. Lo stomaco che mi si rimescolava in corpo, ma anche la sua mano, forte e calda. Mi ha fatto sentire sicura, come quando da bambina stringevo la mano di mamma quando non mi sentivo sicura nello scendere le scale.Forse stasera avrei dovuto parlare di più e non fare la parte della muta,  ma non mi veniva da dire nulla. Però, quella panchina! Non la scorderò per tutta la vita! Sai perché? Perché me lo sentivo vicino, lo sentivo interessato a me. Sentivo la sua mano che mi sfiorava i capelli e mi faceva sentire grande. Mi teneva la mano, ed era una sensazione così dolce………Ah! che bello……….  E ora, che succederà. Forse mi sono sbagliata e mi sto creando un sacco di castelli in aria, Marco è stato carino con me perché voleva solo farmi coraggio e perché mi era quasi venuto un collasso, e domani continuerà a non calcolarmi………..mah, non lo so…….  So soltanto che stasera mi sono sentita diversa……….