Imperatore a sonagli

tu


tu devasti il mio sonno avvinto fra i pensieri seminati sul cuscino o cuciti nell'orlo in cui inizia il precipizio dove cade il mio sogno. tu sei la serpe sinuosa che scivola fra la carne sei vertigine e vortice che avvolge con le sue spire sei il gusto del veleno che desideri e non conosci.