Imperatore a sonagli

di te


scivola la tua fame, armata di lussuria si muove scorrendo sopra la pelle dei miei respiri č danza che incanta e soggiogač spira che stritola sino alla resa č veleno che zampilla dai denti.e io sono vittima e sono la carne offerta e sono il respiro affannato e sono le grida sommesse e mute e sono l'estasi che comprendo, morendo di te.