Magica JUVENTUS

Post N° 111


10.03.2007 Brescia - Juventus 3-1 (Male la Juve) Il centrocampista avanzato di Cosmi inventa tre gol, uno più bello dell'altro, e permette al Brescia di superare 3-1 la Juventus capolistaSarà la primavera, sarà l'effetto Juve, ma certo è che Matteo Serafini, 29 anni, alla sua non più verdissima età una partita così non l'aveva mai fatta da quando gioca a calcio: tre gol alla grande Juventus, tre gol nientemeno che al portiere campione del mondo. E che gol, poi, uno più bello dell'altro.Tre gioielli che - sul campo di Mantova dove il Brescia ha chiesto di giocare - hanno dato alla squadra di Serse Cosmi una vittoria piena di significato, mentre hanno portato in casa Juventus non solo la seconda sconfitta della stagione, ma anche una bella dose di polemiche. Troppo supponente la squadra di Deschamps nella primavera di Mantova. Troppo altezzosa. Troppo svagata. Risultato: essendo il calcio vero - quello cioé che si gioca sul campo - non una questione di blasone ma una questione di corse, pedate e sudore, a Mantova tra Brescia e Juventus ha vinto - meritatamente - la squadra che ha corso e sudato di più. Cogliendo tra l'altro tre gol che se invece di farli il finora sconosciuto Matteo Serafini li avesse fatti Del Piero (o Kakà o Totti o Ibrahimovic), l'universo mediatico del pallone italiano sarebbe ora coinvolto in una sorta di celebrazione trasversale. Invece li ha fatti un ragazzo che viene da Calvisano, terra di rugbisti. E sono state tre perle una più bella dell'altra.Per opporsi alla grande Juventus, schierata da Deschamps secondo il consueto 4-4-2 con Trezeguet e Del Piero terminali avanzati e Nedved pronto a inserirsi da dietro, Serse Cosmi aveva mandato in campo un Brescia tutto grinta e voglia di faticare, di correre tanto. A parte l'esperto Lima (ottima la sua prova), erano i giovani e sconosciuti Fabiano Santacroce (21 anni), Marco Zambelli (21 anni) o Marek Hamsyk (20 anni) a dover fronteggiare i tanti campioni banconeri. Con la differenza, però, che mentre i primi ce l'hanno messa tutta, i secondi (i campioni) non avevano analoga voglia di faticare.Ecco allora che sul campo a vincere sono stati quelli che lo volevano di più. Ci sono riusciti grazie a quelle tre perle scaturite dai piedi non più giovanissimi di Matteo Serafini. La prima dopo soli 4': l'attaccante bresciano da oltre 35 metri ha visto che Buffon era fuori dai pali, troppo fuori dai pali. Così non ci ha pensato due volte a far partire un 'cucchiaio' di amplissime proporzioni. E gli è riuscito: quella palla calciata di destro da quasi 40 metri ha trovato l'esatta traiettoria per andare a infilarsi giusta giusta alle spalle del troppo avanzato portiere campione del mondo.Al contrario, fortunosissimo è stato, 5' minuti dopo, il gol di Del Piero (9'): un calcio di punizione dalla sinistra che in realtà voleva essere un cross in area ma che, non trovando deviazione alcuna, è andato ad infilarsi quasi inconsapevole nell'angolo basso della porta del Brescia, dopo aver addirittura rimbalzato a terra.L'1-1 è durato poco. Perchéal 26' Serafini ha colto il secondo dei suoi gioielli: una rovesciata al volo in area, col pallone colpito in pieno che si infila alla spalle di Buffon. Per sfortuna sua lo show di Serafini non era ancora finito: perché al 46' il bresciano da almeno 5 metri fuori dall'area si é liberato del più che svagato Zebina e ha lasciato partire un tiro fortissimo. Buffon non è riuscito a deviarlo anche se si é disteso con tutto se stesso. Ma era imprendibile. Mantova proprio non porta bene alla Juve, sconfitto sullo stesso campo dalla squadra di casa. Porta invece bene al Brescia Serse Cosmi: due partite, due vittorie, sei gol.