Magica JUVENTUS

Post N° 118


14.04.2007 Lecce - Juventus 1-3 13ª giornata di ritorno 2006/07 Lecce, stadio “Via del Mare” LECCE-JUVENTUS RETI: 11' p.t. Marchionni, 15' p.t. Polenghi, 2' s.t. Zalayeta, 19' s.t. CamoranesiLECCE: Pavarini; Polenghi, Diamoutene, Cottafava; Tesser (5' s.t. Osvaldo), Munari, Zanchetta, Vives, Giuliatto; Valdes, TiribocchiA disposizione: Rosati, Diarra, Schiavi, Vascak, Herzan, TulliAllenatore: PapadopuloJUVENTUS: Buffon; Birindelli, Zebina, Chiellini, Balzaretti; Camoranesi (37' s.t. Trezeguet), Marchionni (42' s.t. Bojinov), Venitucci, Nedved; Zalayeta, Palladino (34' s.t. Bianco)A disposizione: Mirante, Legrottaglie, Piccolo, De CeglieAllenatore: DeschampsAMMONITI: 19' p.t. Zebina, 25' p.t. Balzaretti, 26' p.t. Zanchetta, 41' p.t. Valdes, 7' s.t. Tiribocchi, 14' s.t. Chiellini, 32' s.t. BirindelliARBITRO: Pantana di MacerataASSISTENTI: Grilli e MaggianiQUARTO UOMO: GiancolaUna Juventus pesantemente rimaneggiata espugna il difficile campo di Lecce, con una vittoria chiara che va anche stretta ai bianconeri. Infatti, se Marchionni avesse messo dentro (bastava tirare subito sol sinistro) a porta vuota e l’arbitro Pantana avesse concesso un chiaro rigore in nostro favore, i conti sarebbero stati chiusi molto prima. La Juventus, causa squalifiche e infortuni dell’ultimo secondo, si schiera con un inedito 4-5-1; con un centrocampo giustamente rafforzato giacché mancavano tutti i centrali titolari: si parte quindi con il semi esordiente Venitucci affiancato da Camoranesi e Nedved, con Marchionni e Palladino esterni; Zalayeta ( o, come ha detto Deschamps ai microfoni di Sky nel post partita, Zayaleta: LOL) unica punta.  Il Lecce risponde con un 3-4-3 tutto corsa e aggressività che, almeno per tutto il I tempo, crea diverse difficoltà alla Juventus in campo; mentre a bordocampo le difficoltà provenivano dal rissoso Papadopulo che, oltre a ingaggiare una personale battaglia con il quarto uomo, cercava continuamente di provocare e far sanzionare gli esterni che stazionavano dalla sua parte, Nedved in particolare ma anche Camoranesi.. Ma non è servito a nulla, la Juventus forte di una superiorità tecnica indiscutibile si è assicurata il match senza particolari problemi e ora aspetta a Torino il focoso Rimini che tanto la fece soffrire all’andata. Ma quello era un altro film.  Pagelle: Buffon 6 Un paio di parate non impegnative; una uscita a farfalle sul rozzo Tiribocchi che per fortuna non ne sa approfittare. Incolpevole sul gol di Polenghi Birindelli 5 Si perde completamente Polenghi, che salta indisturbato, in occasione del gol dei salentini. Ha sempre paura del pallone e per questo sbaglia quasi tutti i passaggi. Soffre molto (rimedia anche un’ammonizione) quando il veloce Gonzales incrocia dalla sua parte, ma non si diverte nemmeno con Osvaldo. Zebina 6,5 Partita molto attenta; sebbene deve limitare i suoi sfoghi verbali che servono soltanto a fargli guadagnare, come oggi, pericolosi cartellini gialli. Chiellini 7 Partita molto concreta, dalla sua parte non è passato nessuno. Ormai ha metabolizzato la nuova posizione e la interpreta come va interpretata nel campionato cadetto. Un solo neo: un inutile e pericoloso intervento a gamba sollevata con i tacchetti che sfiorano la tempia di Osvaldo: fallo che gli è costato il giallo, ma poteva meritare anche il rosso. Balzaretti 6 Ha tirato giustamente il fiato dopo la prestazione monstre offerta contro il Napoli. Venitucci 6 Buona personalità. Si vede che, di natura, è un uomo d’ordine di centrocampo; anche se ha solo il sinistro (ma anche il grande Wolfgang Overath – regista della Germania ovest, campione del mondo 1974 - giocava solo di mancino). Buonissimo primo tempo, condito con un tiro parato da Patarini. Nella ripresa progressivamente scompare. Ma l’esordio è tutto sommato positivo. Camoranesi 7,5 Partita sontuosa in una posizione non sua. Il primo gol nasce da un suo gioco di prestigio, una ruleta alla Zidane, sulla sinistra. Il terzo gol, quello che chiude il match, su azione personale partendo da destra, tre difensori scherzati (Osvaldo, Zanchetta e Cottafava), si accentra e tira di sinistro a fil di palo. Un gol anni 60, come quelli che segnava un suo conterraneo, colui il quale, a mio avviso, è stato il più grande numero 10 della storia juventina: sua maestà el Cabezon, al secolo Omar Sivori. Nedved 6,5 Solita partita da combattimento, più di quantità che di qualità. Ma resta sempre un grande trascinatore. Marchionni 6 Ha il merito di segnare il primo gol con un morbido cucchiaio su uscita disperata del portiere salentino. Poi se ne mangia un altro ben più facile (di cui ho parlato in sede di commento) su papera della difesa leccese. Per il resto, partita abbastanza anonima. Palladino 5 Entra, in qualche modo, nei primi due gol, ma fa veramente poco. Zalayeta 7 Segna il suo secondo gol stagionale, dopo quello – invero molto contestato – di Bologna. Lo segna con la complicità della difesa giallorosa, che gli permette di stoppare, girarsi e aggiustarsi il pallone per il tiro, lui che non è propriamente un fulmine di guerra. Non appena marcata la segnatura, comincia per lui una nuova partita: corre, contrasta, rientra, fa salire la squadra e non perde più un duello di testa. Quando al 37’ entra Trezeguet, si sposta all’ala destra (come, talvolta, lo impiegava Lippi) e gioca decisamente meglio dell’uscito Marchionni, senza, apparentemente, sentire la stanchezza: magia di un gol bello e determinante. All. Deschamps 7 Tutto bene nella gestione dell’emergenza, tranne un neo: l’assurdo ostracismo a Bojinov (non dimenticherò il suo volto di ragazzo deluso, sul quale impietosamente indugiavano le telecamere di Sky, quando ha visto l’allenatore preferire Trezeguet) che ci teneva tanto ad entrare nella città che lo ha lanciato e che nnon gli harisparmiato una robusta dose di fischi. Nell’intervista del dopopartita ha detto che aveva bisogno di corsa; ma per favore! Trezeguet tutto ti può assicurare fuorché quella. Bianco: ng Trezeguet: ng Bojinov: ng Arbitro: Pantana 5 Arbitraggio in linea con la mediocrità e l’incertezza in cui versa l’attuale classe arbitrale, nuove leve e vecchia guardia, checché ne dica Gussoni. Prima ignora un fallo gratuito di Tiribocchi che colpisce Birindelli con palla lontana (voglio vedere se scatterà la prova televisiva). Poi, con la complicità dell’assistente Maggiani (forse era meglio quando non c’erano le trasmittenti, se i risultati sono questi) non vede un rigore sesquipedale in favore della Juve; un caso di scuola: un difensore, Giuliatto, vede che la palla sta per arrivare ad un attaccante ben piazzato in area, Marchionni, e lo anticipa protendendo nettamente il braccio sinistro in avanti. Tra l’altro, sull’azione immediatamente susseguente, il Lecce è andato vicino al gol. Se avesse segnato, sarebbe stato uno scandalo; ma no, forse esagero: sarebbe stato contro la Juventus. Ecco, questi sono i risultati pratici di Calciopoli e Calciopoli bis dei quali risentiremo ancora per diversi anni a venire: non è peccato se si sfavorisce la Juventus; al contrario: è cosa buona e giusta, e mette al riparo dai guai.