Magica JUVENTUS

Post N° 121


21.04.2007Juventus - Genoa 3-1Torino, stadio Olimpico JUVENTUS-GENOA RETI: 19' p.t. Nedved, 38' p.t. Chiellini, 47' p.t. Di Vaio, 21' s.t. TrezeguetJUVENTUS: Buffon; Birindelli (13' s.t. Boumsong), Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Camoranesi (22' Marchionni), Marchisio, Giannichedda, Nedved; Del Piero (47' s.t. Zalayeta), TrezeguetA disposizione: Mirante, Venitucci, Palladino BojinovAllenatore: DeschampsGENOA: Rubinho; Masiello, Stellini, Criscito; Juric, Milanetto (32' s.t. Galeoto), Botta (40' p.t. Coppola), Fabiano; Rossi (4' s.t. Leon), Gasparetto, Di VaioA disposizione: Scarpi, Carobbio, Forestieri, GrecoAllenatore: GasperiniAMMONITI: 14' p.t. Marchisio, 7' s.t. Stellini, 9' s.t. ZebinaARBITRO: Morganti di Ascoli PicenoASSISTENTI: Biasiutto e LionQUARTO UOMO: D’AlesioTRIS DELLA JUVE: GENOA RIDIMENSIONATO  Il big-match della 35esima giornata del campionato di serie B fra la Juventus e il Genoa dura poco più di mezz’ora. Il tempo per la capolista di assestare un tremendo uno-due alla compagine rossoblù per riaffermare il suo strapotere in un campionato che, come è ormai evidente, la vede soltanto di passaggio. I bianconeri di Deschamps erano reduci da un pareggio fra le polemiche contro il Rimini e si trovavano di fronte l’avversario peggiore che gli poteva capitare. Un Genoa  reduce da cinque vittorie di fila, in grandissima forma e con la fiducia alle stelle. Ancora una volta, però, la Juventus conferma che contro le squadre che arrivano all’Olimpico senza chiudersi e giocando a viso aperto, riesce sempre a far valere il suo maggior tasso tecnico.E’ successo anche oggi, con la capolista che con un atteggiamento sornione ha fatto sfogare inizialmente il Genoa, per poi assestarle due colpi tremendi che l’hanno messo k.o. Gasperini, però, può essere soddisfatto per la prova dei suoi che hanno giocato senza remore, a viso aperto e che per larghi tratti hanno tenuto il campo ottimamente. La differenza l’hanno fatta come sempre i singoli: i Del Piero, i Nedved e un redivivo Trezeguet.Nella Juve la formazione è quella prevista alla vigilia, con Legrottaglie e Zebina centrali difensivi al posto di Boumsong ancora acciaccato in panchina e Chiellini, spostato nel ruolo di terzino sinistro al posto dello squalificato Balzaretti. Nel Genoa, mister Gasperini recupera a centrocampo Milanetto, regista della squadra, mentre lascia a sorpresa in panchina Leon, al suo posto Marco Rossi. In difesa al fianco di Criscito, assente Bega per squalifica, giocano l’ex juventino Masiello e Stellini. L’avvio di gara è subito frizzante con un buon Genoa che conferma il suo ottimo stato di forma, anche sotto l’aspetto atletico. La Juventus, invece, si limita a studiare l’avversario senza affondare con decisione. Dopo un paio di scaramucce iniziali, con un gol annullato a Gasparetto che ai più è sembrato regolare e un altro episodio dubbio in area bianconera (spinta di Chiellini ai danni di Gasparetto), la capolista passa in vantaggio al 18’. Del Piero se ne va sulla sinistra, lavora un bel pallone per Chiellini, il cui cross respinto torna sui piedi del capitano. Dribbling a rientrare ai danni di un difensore genoano, assist per l’accorrente Pavel Nedved, che di destro batte inesorabilmente Rubinho. Al primo vero affondo, quindi, i bianconeri hanno subito trovato la rete.  Al 34’, Juve ancora  pericolosissima con Trezeguet che prima si fa intercettare da Rubinho un pallonetto da ottima posizione e poi ruba a Del Piero la palla del raddoppio, tirando a lato a porta vuota ma quando era terminato in posizione di fuorigioco. Il Genoa prova a rispondere con Di Vaio, ma una sua conclusione dal limite viene respinta dalla difesa di casa. Al 37’ raddoppio della Juventus: angolo di Camoranesi, stacco imperioso di Chiellini e palla sotto la traversa della porta di Rubinho. Un colpo durissimo per la squadra di Gasperini, che però non demorde. Il finale di tempo, infatti, è tutto del Genoa: prima una punizione di Juric dal limite termina di poco alta sulla traversa, poi al 45’, arriva il gol che riapre i giochi. Autore è l’ex più atteso, Marco Di Vaio, che riprende una respinta corta di Buffon su un precedente tentativo di testa di Fabiano e insacca proprio sotto la curva dei tifosi rossoblu, giunti in 3mila all’Olimpico.   In avvio di ripresa Gasperini si gioca subito la carta Leon, al posto di un inconcludente Rossi. Risponde dopo dieci minuti Deschamps, inserendo Boumsong al posto di Birindelli e spostando Zebina del suo ruolo naturale di terzino destro. Dopo una prima fase in cui le squadre si affrontano a centrocampo, ma senza affondi veri e propri, è ancora la Juventus a trovare il gol al 20’ con Trezeguet. Il centravanti francese raccoglie da par suo un assist di Zebina e in spaccata batte Rubinho, interrompendo anche il suo personale digiuno di gol che durava ormai da troppo tempo. E’ il gol che di fatto chiude la partita, nei successivi venti minuti, indatti, non accade quasi più nulla. La reazione del Genoa è tutta in un tiro dal limite di Di Vaio al 40’, deviato in calcio d’angolo da Buffon. Nel finale è anzi la Juventus a sprecare più volte l’opportunità di affondare ulteriormente i colpi, ma vuoi per eccessiva leziosità, vuoi per mancanza di lucidità, buona parte di queste azioni finiscono senza esito alcuno. La squadra di Deschamps porta comunque a casa tre punti importantissimi per la classifica, confermandosi di un’altra categoria rispetto a tutte le altre squadre. Il Genoa, che era la squadra più in forma del momento esce dall’Olimpico con le ossa rotta, anche se si conferma un ottimo complesso, in grado di lottare fino alla fine per la promozione in serie A. NOTE: Spettatori 21.953, per un incasso di 426.267,50 euro.  Angoli: 5-5.