CANTO D'AMORE

Che donna tu sarai (23)


Che donna tu sarai, non indovinoPerché mescoli in volto tante coseDi quelle grate e d'altre misteriose.Ma mi conosci e, sempre, mi saluitiPer lieta consuetidine amicale.Passeggi in gruppo  e in due, com'oggi usa.C'è pudore e tal curiositadeNei parlottii giovanili e freschi.Non t'apparti nell'ombra (meno male!).Preghi, anche, e  frequenti assembleaIn cui solenne posto è a ParolaE guardi trepida al tuo futuro.Vesti com'oggi vestono le altreSapendo che   tua madre ti sorrideE trema al pensier che tu ne abusi. Di frequente salutati campanaVoce argentina d'un Dio, che t'assiste:Confida sempre in Lui, dolce fianciulla.(Sabato, 9 settembre 2.006).