CANTO D'AMORE

Piccola cosa grave (26)


Piccola cosa grave è non vedereBeltade fulva tua ch'a noi promanaDa quando tu frequenti  nostro sito.C'è qualcosa che monta nel tuo sguardoOgni volta che tu qui servi assisa.Non c'è forza che manchi nei tuoi occhiCon fuoco, che riluce, vivo assai.Chi nome ti scelsechissà proprioSe profetasse tua dolcezza amica.Il tuo appulo accento a te rimaneMa non disdegna  note a noi lucane.Occhi che a te rilucono trasformanRegionale inflessione  in caro dire.Femminilissima, in abito breveCome cerbiatta corri inver sportello.Nascondi  tua dolcezza  in cortesia.Un dopo l'altro   amico a riserviire:Dolce  tu, calamita lucianea.(Domenica, 13 luglio 2.008).