CANTO D'AMORE

CANTO D'AMORE


Rosa che spunti timida e pungenteRosa, che spunti timida e pungenteNe' vasi e  ne' giardini d'esto cuoreNon coltivar timore d'esser sola:La gente, credi, presto noteràQuesti petali dolci e arroccatiTra sepali camprestri, a base tua.Né pensa tu, che aculei spinosiTengan lontan da te dolci occhi altrui.Tempi sì sciagurati finirannoE ti si tornerà a dire: «Bella».Conserva tuo splendore profumatoPer giorno ch'è vicino più che mai.Se tutti in casa propria aman le roseE dentro lor aiuole le coltivanMotivo ci sarà, che li confortaAl di là del dolor, che spine danno.Non dirmi grazie per questo che dicoAnch'io amo la rosa più che mai.                                          (Composta domenica, 5 maggio 2.003).