CANTO D'AMORE

CANTO D'AMORE


Prefazione L'Autore, pur consapevole dell'immodestia della sua pretesa letteraria, pensa (ed, in fondo, spera) di collegarsi fruttuosamente a  quel mitico e glorioso movimento poetico medioevale, che il Sommo Alighieri defin^ "Dolce Stil Novo".  Così ineguagliabile - quel movimento  - da meritare  che Nessuno, dopo Dante, possa temerariamente  tentare  (invano) di eguagliarlo.Motivo per il quale - rinunciando l'Autore di questa Raccolta di scimmiottare l'Alighieri, ha fatto in modo da rinunciare alla pretesa "rimata" dei suoi sonetti, pur endecasillabi, pertanto, umilmente sciolti. Ecco la cornice del presente CANTO D'AMORE. Nel quale sono raccolti sonetti di diverso soggetto naturalistico, umano e sociale. Vale a dire, di quel mondo contadino e paesano, presente nella Lucania fino alla prima metà del secolo XX.Se  al desiderio della fama poetica sarà, poi, corrisposto un autentico valore letterario - come si saprà - soltanto i lettori potranno sentenziarlo. Inappellabilmente...                                                                                    b. c.