CANTO D'AMORE

CANTO D'AMORE


Prefazione  L'Autore, pur consapevole dell'immodestia della sua pretesa inyelletuale e letteraria, pensa - ed, in fondo, desidera collegarsi al mitico movimento letterario medioevale, che l'Alighieri definì Dolce Stil Novo. Ma - a scanso di equivoci, riconosce come invalicabili differenze, innanzitutto la «rimatura» dei versi endecasillabi. In secondo luogo, affermando che quello cui Benedetto Carlucci intende dare inizio con la presente Raccolta non possa che denominarsi Novo Dolce Stil, ne sottolinea la caratura di umiltà. Che si presenta come un atto di fede e di continuità nella poesia classica. Alla quale chiama con entusiasmo tutti i rimatori del terzo Millennio. Dio voglia che siano in tanti a seguire questo nuovo Movimento poetico, al quale il maggior poeta lucano dopo Quinto Orazio Flacco dà voce.                                                     B. C.