CANTO D'AMORE

CANTO D'AMORE


Ed ecco che pudica s'avvicina ( 1 ) Ed, ecco, che pudica s'avvicinaSilenziosa, incombente SettimanaAnzitutto nell'aura, mentre ognoraMandorli in fiore uliveggiano chetiNelle vigne, che grondano già pace.E i paesi rallentano lor passiGuardando sui selciati orme divineArrancare per un'eterna CroceChe da bastone funge nel cammino.Gonfiansi a noi le palpebre tenaciCome perenne scotto, che a pagareNon possiamo evitar di ritornare.A versare a dogana ostica e ciecaAl dolore di popolo angosciatoPer colpe forse avite (o, forse, meno).Nella bruma, che contende al serenoQuest'orizzonte inquieto, intanto, s'apre:Brano di cielo azzurro, che respira.