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« Questo tuo volto (8) | Sento che andare avanti (10) » |
Mar di tempeste, mare di bonacce
vivo pensando a te, ch'ancora esisti.
E che, a volte, a me risponderai
Al trepido saluto quotidiano.
Sole di mane e fresco di meriggio
Sono parole tue - ahimé - sì poche
Con lunghe, eppur gradite pause amene.
Contento son che tutto resti uguale
Nel tempo ch'orologio segna amico.
Forte è la tentazion di confidarti
Cosa, poi, bolla in pentola scottante.
Gli occhi, che sono brace, mio messaggio
Trasmettono al tuo cuore, ch'è in subbuglio.
Nel viso tuo mi specchio e sono certo
D'essere, alfin capito, se Dio vuole.
Eppure solitudo misteriosa
Abbellisce natura, che circonda
Il volto tuo tra le mie mani audaci.
(Martedì, 21 giugno 2005).
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