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« Discendi come pendolo (16) | Certo e misterioso (18) » |
Dolce serenità, che già t'involi
Verso quel tempo, in cui tuoi sogni ameni
Il passo cederanno a maturi anni.
Negli occhi che, di tanto in tanto, brillan
Intravedo'l timore d'un futuro
Non sempre lieto e non sempre sereno.
Dolce fanciulla mia, non sia che questo
Osti al cammin spedito sulla strada
D'una vita sì varia e sì attraente
Frutto d'un salto responsabil pieno.
Ma, se futuro è questo che t'incombe
Concediti pur oggi tal sorriso.
Se d'amicizia frutti coglier vuoi
Fallo senza rimpianti e fallo ancora.
Certo son gioie, che arricchiranno
Vita, che ad altr, poi, doman darai.
Ti vedo allontanarti sulla sirada
Che, sempre più, ti porta dove vuoi.
(Giovedì, 2 marzo 2006).
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Inviato da: bencar1947
il 06/01/2012 alle 16:25
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