Creato da bencar1947 il 20/07/2008
Sonetti "benedettiani" per il terzo Millennio

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CANTO D'AMORE

Post n°84 pubblicato il 07 Marzo 2010 da bencar1947

Rosa che spunti timida e pungente ( 9 )

 

Rosa, che spunti timida e pungente

Ne' vasi e ne' giardini d'esto cuore

Non coltivar timore d'esser sola.

La gente, credi, presto noterà

Questi petali teneri e arroccati

Tra sepali campestri, a base tua.

Nè pensa tu che aculei spinosi

Tengan lontan da te  dolci occhi altrui.

Tempi sì sciagurati finiranno

E ti si tornerà a dire bella.

Conserva tuo splendore profumato

Per tempo ch'è vicino più che mai.

Se tutti in casa propria aman le rose

E  dentro loro aiuole le coltivan

Motivo ci sarà, che li conforti

Al di là del dolor, che spine danno.

Non dirmi grazie per quello che dico:

Anch'io amo le rose più le rose più che mai.

 

( Lunedì, 8 marzo )



 


 
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CANTO D'AMORE

Post n°85 pubblicato il 07 Marzo 2010 da bencar1947

Acqua di maggio sì a lungo agognata ( 10 )

 

 

Acqua di maggio, sì a lungo agognata

Che, lenta e lieve, goccioli dall'alto

Bagni la faccia  grata ad ogni cosa.

Irrori le sementi già spigate

Che, a fasci verdi e  ondate copron tutta

La terra, già di umore nel profondo.

Eppur dall'occidente amico e incerto

Nubi ancor muovono di giorno e notte.

D'esto mese ferace ed  ancor lieto

Massa pur nubilosa sale a noi.

Ma degli ombrel la cupol protegge

Anche 'l volto degli uomini bagnato.

Non si trova, di maggio, chi bestemmi

Quest'abbondanza liquida e serena.

Messi di nuova linfa s'avvantaggian

E il contadino, a giugno, già un pensiero

Pio rinnova, pur senza mai obliare

Altalena umil di popol sano.

 

( Martedì, 9 marzo )



 
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POESIE NEI VANGELI

Post n°86 pubblicato il 09 Marzo 2010 da bencar1947
Foto di bencar1947

Benedetto Carlucci

 

 

 

 

 

POESIE

NEI VANGELI

 

In sonetti "benedettiani"

Dall'edizione del 1989

 

Atella (Melfi), 2010

 
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POESIA NEI VANGELI di Benedetto CARLUCCI

Post n°87 pubblicato il 11 Marzo 2010 da bencar1947

LA DEDICA:

 

A Benedetto XVI

Pontefice colto e pio

devoto della Famiglia di Nazareth.

 

Agl'INIZIATORI

del Cammino Neocatecumenale

che rivela ai cristiani la lontananza della meta.

 

Ai presbìteri

Soda, Zingaro e D'Amato

che amministrano efficacemente il perdono.


 
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POESIA NEI VANGELI di Benedetto CARLUCCI

Post n°88 pubblicato il 11 Marzo 2010 da bencar1947

IL VESCOVO

DI PORTO E S. RUFINA

 

PRESENTAZIONE

 

Quando nella nostra vita di cristiani apparentemente tranquilli ci viene incontro, improvviso, l'Annuncio che il Signore è vivo e presente e la Sua Parola è risposta a quello che andavamo cercando, il primo momento è di stordimento e di grande gioia. E' un evento decisivo nella nostra vita. Da allora, man mano che la Parola scende nel profondo del nostro essere, mente, occhi e cuore, cambia il nostro modo di vedere ed interpretare la realtà che ci cirdonda.

Il Vangelo diventa, allora, il metro della nostra vita, la categoria del nostro pensiero, la luce dei nostri occhi, la proposta per le nostre giornate.

I fatti della nostra storia, le persone che incontriamo, le cose che ci circondano acquistano una luce diversa, si illuminano alla luce del Vangelo. Insieme, si sente il bisogno di esprimere, nella parola e nel gesto, quanto canta nel nostro cuore, come una sorgente che rompe con prepotenza la crosta della terra, per un naturale bisogno di scorrere, a ristoro del viandante assetato.

E', un pò, la storia di Benedetto Carlucci e la storia di queste sue «Poesie nei Vangeli», testimonianza di quanto il Signore ha illuminato la sua vita, canto di riconoscenza e proposta agli uomini fratelli.

+ Diego Bona


 
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POESIE NEI VANGELI

Post n°89 pubblicato il 13 Marzo 2010 da bencar1947

PREFAZIONE

 

Chi scrive è stato introdotto ai Vangeli, da adolescente,nell'Asilo «S.Giuseppe» delle atellane Sorelle Misericordiose di Madre Francesca Saveria Semporini. Era - per forza di cose - emotivo e fantasioso.

All'ombra del Campanile del Duomo «S. Maria ad Nives», poi, è continuata la frequentazione evangelica, sotto la guida severa ed appassionata di don Giovanni Battista Rolfi.Con l'adolescenza, inevitabile, la «crisi di fede». Nella "tenda" atellana del dopo-terremoto di Piazza Duomo, tra il 1980 ed il '81, l'Incontro, finalmente, con il Cammino Neocatecumenale (che perdura, a tutt'oggi).

Queste «POESIE NEI VANGELI» ne costituiscono - per così dire - il frutto colto e lirico. L'Autore ignora se, nel giorno del Giudizio, il Signore lo chiamerà alla Sua destra o alla sinistra. Perché accada l'evento a sè più favorevole, egli si affida alle preziose "fraterne" intercessioni dei benevoli lettori.

B.C.

 
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POESIE NEI VANGELI

Post n°90 pubblicato il 14 Marzo 2010 da bencar1947

ELISABETH  ( 1 )

 

Un figlio che ti pulsa tardi in grembo

E che già tolse'l verbo al padre suo

Ti pone assai vicino a tua cugina

Che salirà a vederti sul villaggio.

Vostri saluti e preci delicati

Da vostre bocche saliranno a Dio

Che in vita vostra semplice è piombato

Per realizzar disegno grande e pio.

Seguito doloroso tiene dietro

Al coraggio del tuo figlio diletto.

Fatti orgogliosa, o donna, che al declino

Miracolo nel seno tuo portasti

Pe' i sentieri e colline di Giudea.

Tu, madre, non fosti donna sola

In quest'opera grande del Divino.

Senti bussare a casa tua serena

Sedicenne Maria, che ti saluta:

Anch'ella porta in grembo'l Dio del cielo.

 

( Domenica, 14 marzo )

 
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POESIE NEI VANGELI

Post n°91 pubblicato il 15 Marzo 2010 da bencar1947

 

 

IL BATTEZZATORE ( 2 )

 

Nascesti tardi tu da Elisabetta

E Zaccaria presto ammutolito

Davanti alla potenza del suo Dio.

Nel deserto, con addosso le pelli

E locuste solo per cibo dolce

Maturavi perenne ministero.

Tornasti, poi, nell'onde del Giordano

Predicando, qual tuono,'l tuo Messìa.

L'annuncio tuo del Figlio e dell'agnello

Chiamava alla tua voce folle e folle.

La conchiglia levavi sulle teste

Che avevano intuito la salvezza.

Quando Gesù vedesti a te chino

Per umiltà sovrana ai tuoi dicesti

Che il Figlio di Dio era venuto

E sui Suoi passi andare convenìa.

Dal carcere di Erode non uscisti

Vivo e la testa consegnasti chino.

 

( Lunedì, 15 marzo )

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°94 pubblicato il 17 Marzo 2010 da bencar1947

OVO DOLCE STIL

Post n°92 pubblicato il 15 Marzo 2010 da bencar1947

MARIA DI NAZARETH ( 3 )

 

Tu, umile da Anna un dì nascesti

Ed orgogliosa, quanto richiedeva

Alto piano del cielo ed anche in terra.

Eppure Gabriele t'introdusse

In labirinto di grande dolore:

A soffrire imparasti giovanetta.

Trasformavi disonore in trionfo

Mormorìo insistente in dignitade.

Cresciuto Gesù tu ti tirasti

Da parte. A Cana solo avesti grinta

Per esortar tuo Figlio ad operare

Tra anfore e inservienti imbarazzati.

Poi ti avviasti, Maria, al tramonto.

Eppure tu sopravvivesti al Cristo

Che sul calvario ti assegnò a Giovanni.

E lo sguardo sovrano, poi, chiudesti

Con minister materno di perenne

Abbraccio a tal discorde umanitade.

 

( Martedì, 16 marzo )

 
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NOVO DOLCE STIL

Post n°95 pubblicato il 17 Marzo 2010 da bencar1947

OVO DOLCE STIL

Post n°92 pubblicato il 15 Marzo 2010 da bencar1947

MARIA DI NAZARETH ( 3 )

 

Tu, umile da Anna un dì nascesti

Ed orgogliosa, quanto richiedeva

Alto piano del cielo ed anche in terra.

Eppure Gabriele t'introdusse

In labirinto di grande dolore:

A soffrire imparasti giovanetta.

Trasformavi disonore in trionfo

Mormorìo insistente in dignitade.

Cresciuto Gesù tu ti tirasti

Da parte. A Cana solo avesti grinta

Per esortar tuo Figlio ad operare

Tra anfore e inservienti imbarazzati.

Poi ti avviasti, Maria, al tramonto.

Eppure tu sopravvivesti al Cristo

Che sul calvario ti assegnò a Giovanni.

E lo sguardo sovrano, poi, chiudesti

Con minister materno di perenne

Abbraccio a tal discorde umanitade.

 

( Martedì, 16 marzo )

 
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