Creato da bencar1947 il 20/07/2008
Sonetti "benedettiani" per il terzo Millennio

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

bencar1947patrizia.santinistradablufarfallanarrantedolceluna.12Bannatasempre_sarahcapitan.fuoco1947rudder2000gaia.v.mreversegkiara_mrlegossipcoccinellabissnerogold_bloggers_blogpaolo74lt.fusion
 

Ultimi commenti

LA PIU' GRANDE NOVITA' POETICA DEL TERZO...
Inviato da: bencar1947
il 06/01/2012 alle 16:25
 
ammirazione e rispetto per la donna...grazie e buona...
Inviato da: mauamaua
il 18/06/2009 alle 18:27
 

Inviato da: Anonimo
il 00/00/0000 alle 00:00
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

E' vero ch'al ritorno (27)

Post n°33 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da bencar1947
 

E' vero ch'al ritorno, in purgatorio

Precipitar vedremoci per mano

In dolcissima bolgia solitaria.

Furiosa e sconvolgente, eppur perenne

L'aura d'esto novembre parerassi

Incontro a noi, in questo autunno lieve.

Già so che grazie tu, ritrosa e schiva

Mi dirai nel brillìo di tue pupille-

Già sai che ne' velabri, inquieto verbo

L'aure risuonerà di noto ardore

Che scioglierassi in petto di mia etade.

Poi 'l tempo inizierà a fluire

Del giorno dopo giorno... Ad aspettare

Che ci si veda dove pur s'attende.

Volerà'l tempo iniquo, che nasconde

un ticchettìo che complici obliamo.

Mezzogiorno ci coglie dimentichi:

E, qual colombe eterne, dileguiamo.

(Mercoledì, 22 ottobre 2.008). 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ninfa che splendi qui (28)

Post n°34 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da bencar1947
 
Foto di bencar1947

Ninfa, che splendi qui nella foresta

In natura, che spiega tutt'intorno

Tavolozza d'un inclito pittore.

Un piede a Domodossola fugace

E l'altro, assai grazioso a Biel-Bienne cara

Dove la gente è tanta e sì animata.

Questa ninfa è tutta un grande olezzo

D'intense tinte della madre terra.

Quella ch'intorno al lago si riposa

Con languido e ridente sguardo ameno.

Dolce fanciulla tenera, perenne

Vita racchiude di popolo antico

Cui civiltade costruita appare

Da sorella tedesca con francese.

Insieme fama costruiste vera

D'affetto e di tenacia senza fine

Sia che nuvolo'l ciel, sia soleggiato:

Perennità operosa è questa tua.


(Sabato, 8 novembre 2.008).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E prendo ora ( 29)

Post n°35 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da bencar1947
 
Foto di bencar1947

E prendo ora a cantare questo volto (30)

 

E prendo ora a cantare questo volto

Dagli occhi delicati acquamarina

Nei quali annegherei da mane a sera

Riservando alla notte suo mestiere.

Come vorrei che questo sentimento

Fosse bastevol a diradar nebbie

D'incerta tua inquietudo senza fine.

Tenero m'avventuro nel tuo cuore

Sapendo che specchiarti non ti giova.

Al cielo volgo gli occhi, in tenue prece

Tenendoti per mano, come'l giova:

Solo nettare sgorga accanto lieve.

Abbandonarti sento in alma pace.

Assisti donna, che ti ci ha donata

E che florenti capi ha disegnato

E un dì uomo gradito coglierà.

Al poeta non è permesso altro

Che viver nel rimpianto di tua luce.

 

(Lunedì, 22 dicembre 2.008).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Prefazione

Post n°37 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da bencar1947
Foto di bencar1947

L'Autore, ben consapevole che, accanto all'indispensabile

umiltà, forti sono nella vita il coraggio e l'ardimento,

dichiara, all'inizio della presente Raccolta, di iniziare

un nuovo Movimento letterario e poetico, che si

ricollega a quello nobile e medioevale denominato

Dolce Stil Novo. Allo scopo di evitare, adesso, una 

inopportuna continuazione di quello dei Cavalcanti,

dei Guinizelli e dell'Akighieri, l'Autore della Raccolta

presente inizia, con essa, un nuovo Movimento,

che denomina NUOVO DOLCE STIL.

Chiunque può farne parte, senza tessere

o particolarità formali. Importante è, soltanto,

coltivare la lirica amorosa   e varia mediante

i Sonetti «benedettiani» (18 endecasillabi sciolti,

raggruppati in sei strofe di tre versi ciascuna. 

Atella, Domenica delle Palme, 24 marzo 2.003.

Benedetto Carlucci

    

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

CANTO D'AMORE

Post n°38 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da bencar1947

Prefazione

L'Autore, pur essendo consapevole che ogni espressione letteraria

non può non partire da una sensibile nase di umiltà, dichiara,

con altrettanto coraggio, di volersi ricollegare a quella

meravigliosa e feconda stagione culturale e poetica

del Medioevo italiano, noto a tutti come Dolce Stil Novo.

Che - sempre l'Autore della presente Raccolta lirica - 

non può e non vuole ripetere supinamente.

E'  questo il motivo fondato per il quale ha deciso

di dare al Movimento letterario, di cui si proclama

 fondatore ed iniziatore, il nome più adeguato  di

NOVO DOLCE STIL. 

L'auspicio sincero e fraterno che si formula a tutti

gli amanti ed i cultori della poesia "benedettiana"

è che sbocci una vera e propria fioritura lirica.

Tanto più in quanto, tempi grami ed aridi come

gli anni iniziali del terzo Millennio facciano in parte

dimenticare crisi economiche e   globalizzazioni,

tante volte stupidi ed inconsistenti.

b.c.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Presentazione

Post n°39 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da bencar1947

Difficile /e, tuttavia, affascinante) compito per un sacerdote, versato anche per inclinazione intellettuale alla letteratura ed, in particolare, alla poesia, presentare un Autore non nuovo alle riflessioni liriche sulla vita  e   sullo spirito. Ma oggi si chiede all'uomo di Chiesa di mettere le parentesi alla sua funzione sacerdotale. E veniamo, pertanto, all'impegno di presentare un'opera, nella quale l'amore compare, significativamente, gia nel titolo della Raccolta. E sì, quello che Benedetto Carlucci manifesta è un coacervo di sentimenti, delle più varie destinazioni. Ma è comune la consapevolezza che è proprio l'amore a muovere il mondo». Tutto il mondo. Non sembri casuale. Non sembri casuale che i primi due Sonetti «benedettiani» (18 endecasillabi sciolti, in sei strofe) parlino della Settimana santa, tempo forte per eccellenza dell'anno liturgico del mondo cristiano. Ma, nei versi dei sonetti successivi, esplode l'amore per il «natìo borgo selvaggio». Che borgo non è più, ma che selvaggio, purtroppo, non cessa ancora di essere. Agli occhi felliniani del Carlucci, la vita di Atella è vista e rivista, comunque  sempre cantata sul registro di un infinito "a'm'ar'cord" della memoria. Possiamo formulare un augurio finale all'Antore di questo «Canto d'amore»? Un giudizio no, ma l'augurio di produrre sempre ed ancora tanta poesia bella come questa certamente, certamente sì: Benedetto Carlucci lo merita dal profondo del nostro cuore. 

Giovanni De Palma

parroco di Pescopagano e poeta 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ed ecco... (1)

Post n°40 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da bencar1947

Ed, ecco, che pudìca s'avvicina

Silenziosa incombente settimana

Anzitutto nell'aura, mentre ognora

Mandorli in fiore uliveggiano cheti

Nelle vigne, che grondano ancor pace.

E i paesi rallentano lor passi

Guardando sui selciati orme divine

Arrancare per un'eterna croce

Che da bastone funge a 'esto cammino.

Gonfiansi a noi le palpebre tenaci

Come perenne scotto, che a pagare

Non possiamo evitar di ritornare.

A versare a dogana ostica e cieca

Al dolore di popolo angosciato

Per colpe forse avite (o, forse, meno).

Nella bruma, che contende al sereno

Quell'orizzonte inquieto, intanto, s'apre

Brano di cielo azzurro, che respira.

 

(Composto Domenica delle Palme,

24 marzo 2.003)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Via (2)

Post n°41 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da bencar1947

Via della croce, cui sempre torniamo

Quando la Pasqua incombe luminosa.

E, ripiegando muti sul passato

Scrupoli lancinanti in cor viviamo.

Per miserie, che ci assillano in petto.

Un Dio inutile, poi, forse sei stato

Che, con la sofferenza Tua, rimetti

Nostre colpe pentite dal profondo

E che torni a rimettere nel tempo?

Tu inciampi e cadi e tiri avanti tutta

Con lena inenarrabile infinita

E inquietante serena debolezza.

Ma'l sangue, che vai seminando caldo

Tra pochi amici e  molti ingrati, tanti

Presto s'indurirà su quel selciato

Oggi ignaro di Te, poi forse meno.

Forse domani dimenticheremo

La posizione scomoda di Cristo.

(Composta   Venerdì santo,

29 marzo 2.003)  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Nel mezzo (3)

Post n°42 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da bencar1947

Nel mezzo del cammin, vorrei pur dire

Narrando di mia vita tempestosa

Tristi e amene vicende, che Qualcuno

Forse ha guidato (o no?) nel suo mistero.

E, chino sulla carta, mi ripiego

Leggendo'l segno della penna svelta.

Che affida al tempo, sì clemente e pio

Di una vita in mezzo a tante uguali

Piena d'affetto  e slancio per coloro

Che insieme a me percorrono'l sentiero.

Pieno di tanti sassi e poco miele.

Vi tengo volentier, se voi volete

con man discreta, calda e delicata

Mentre c'incamminiamo verso meta

Ch'abbiamo ferma in cor, oggi e domani.

Ma, credetemi, soli decidete

S'andar conviene al bivio che si para.

Questo vi dico, perché sia gioia piena.

(Composta giovedì, 4  aprile 2.003).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Venere d'altri tempi (4)

Post n°43 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da bencar1947

Venere d'altri tempi mi sorride

Ponendo orecchio, a volte, a mie parole.

A me, che proprio Adone non mi sento.

E  trepido ad accoglier nelle mani

Saetta dolce, che vibra solenne

Ogni volta che mente a lei mi mena

E spessissimo a lei mena'l pensiero.

Pur comprimendo'l senno'l desiderio

Perché sia gioia pienail rivederla.

Vaporosi capelli le incornician

Volto angelico e filato, che'l sorriso

Poco conosce. E che, quand'esso sboccia

D'arcana gioia a me inonda'l cuore.

Di Venere, donata a questo palpito

Sempre meno riesco a fare a meno.

Scandisce'l tempo delle mie giornate

Voce tenera, che galoppa in petto:

Crepuscolo di un'alba, che già imbianca.

(Composta venerdì, 5 aprile 2.003).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963