Benedicaria

L’altare dei “benedetti”


(nella foto: "Altare del Benedetto Anthony M. Bertolina, Ohio")In alcune aree della Sicilia i praticanti di questa tradizione sono chiamati benedetti o benedette, se femmine. Chiunque desideri praticare quest’arte deve, necessariamente allestire un altare. L’altare può essere ricavato da qualsiasi tavolino o da comò o da una mensola. Può essere ricoperto da una tovaglia o da un panno pulito, bianco o dal colore associato al santo a cui è dedicato. Alle due estremità si potranno mettere due ceri bianchi da altare. Al centro dell’altare si potrà porre un crocifisso affiancato eventualmente dalla statua o l’immagine del santo a cui si è devoti. Sull’altare non manchi poi un bicchiere – o una piccola ampolla – con acqua benedetta ed un incensiere. Altri oggetti possono essere aggiunti, quali una campanella in ottone, una Bibbia, immagini di santi cattolici a cui si sia devoti, fiori freschi…L’altare deve essere sempre ben pulito e, quando viene allestito, va spruzzato con un po’ di acqua benedetta nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, recitando un Padre nostro, un’Ave Maria, un Gloria ed un Credo.(liberamente tratto da: “Lo stivale magico – Magia Popolare e stregoneria del buon paese”, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo)