Benedicaria

Le Novene “magiche” nella Benedicaria


La Novena è fondamentalmente una devozione cristiana che consiste principalmente nel recitare delle preghiere (come il Rosario) ripetute per nove giorni consecutivi. Il suo nome proviene dal latino medievale novenus (nono). E’ destinata alla preparazione ad una ricorrenza solenne come la Pentecoste, o anche solo per richiedere particolari grazie. Da ricordare la Novena, nel mese di ottobre, in preparazione alla commemorazione dei defunti. Altra importante celebrazione della Novena è quella che inizia il 16 dicembre e si conclude la vigilia di Natale. Durante questa Novene ci si rivolge in preghiera per invocare la venuta di Gesù, così com’era stato profetizzato nell’Antico Testamento. Secondo gli Atti degli Apostoli (1,14), la Madonna e gli Apostoli pregarono per nove giorni consecutivi dopo l’Ascensione di Gesù Cristo, sicchè dopo nove giorni vi fu la discesa in terra dello Spirito Santo, appunto la Pentecoste. Benché sia una pratica eminentemente cattolica, si ritrova tuttora in alcune confessioni cristiane protestanti. Nella Benedicaria e nella “magia” popolare le novene sono importantissime. Sono considerate pratiche forti ed alla preghiera, che viene recitata per nove giorni alla luce di una candela del colore appropriato si unisce l’impiego di erbe speciali per potenziare l’effetto. Queste erbe andranno polverizzate ed impiegate (incensi) secondo quanto tramandato. Le candele impiegate nella “magia” popolare, come avviene anche in altre tradizioni magiche, vanno unte (vestizione) e consacrate (caricate) prima di essere impiegate. Per ungere le candele si ricorre ad oli benedetti da un Presbitero (Sacerdote) oppure con olio specifico dedicato ad un santo particolare. L’unzione ha uno scopo triplice: pulire la candela da eventuali contaminazioni spirituali negative – non si sa mai chi l’abbia toccata prima che sia giunta a voi - , benedire il cero e consacrarlo (caricarlo), indirizzare (dedicare) l’offerta del cero per l’intenzione della preghiera. Le Novene “magiche” si recitano davanti ad un particolare santo e le candele vanno sempre lasciate consumare completamente. Quando si recita una Novena “magica” bisogna allestire un altarino, ordinato e pulito, questo andrà coperto con un panno bianco o del colore associato al santo a cui si eleva l’orazione.L’uso di incenso, durante la pratica è fondamentale, simboleggia la preghiera che sale dinanzi al trono di Dio (Apocalisse 8,4). Si possono impiegare miscele specifiche a seconda del santo invocato nella novena. (liberamente tratto da: “Lo stivale magico – Magia Popolare e stregoneria del buon paese”, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo)