Benedicaria

La "magica" Mandragora


La Mandragora è un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae comunemente note come Mandragola. Le loro radici sono caratterizzate da una peculiare biforcazione che ricorda la figura umana (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, questo fatto ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola costituisce uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie: amore, denaro, oro, salute, abbondanza, prosperità, fortuna, potere, sono solo alcuni degli innumerevoli attributi nascosti dei quali si rende generosa dispensatrice e che ne fanno una radice unica, di inestimabile valore. Innanzitutto il nome, probabilmente di derivazione persiana (mehregiah), le è stato assegnato dal medico greco Ippocrate. Nell'antichità le venivano accreditate virtù afrodisiache; era utilizzata anche per curare la sterilità.Alla mandragora venivano nel Medioevo attribuite qualità magiche e non è un caso se era inclusa nella preparazione di varie pozioni. Vi si fa riferimento persino nella Bibbia (Genesi 30,14-24.). È raffigurata in alcuni testi di alchimia con le sembianze di un uomo o un bambino, per l'aspetto antropomorfo che assume la sua radice in primavera. Da ciò ne è derivata la leggenda del pianto della mandragola ritenuto in grado di uccidere un uomo. Veniva considerata una creatura a metà del regno vegetale e animale, come il meno noto agnello vegetale di Tartaria.Nel 1615, in alcuni trattati sulla licantropia, tra i quali quello di Njanaud, appariva l'informazione dell'uso di un magico unguento a base di mandragora che permetteva la trasformazione in animali.Secondo le credenze popolari, le mandragore nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte.La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze Voodoo nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera. È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna, in particolare nei giorni di plenilunio.Il suo uso in Magia è universale, può quindi tradursi in qualsiasi applicazione senza alcun limite; occorre precisare tuttavia che esistono determinati riti tradizionali atti ad evidenziare tutte le effettive potenzialità. L’elemento ideale è costituito ovviamente dalla radice intera (Mandragora Reale); per fumigazioni si utilizza la polvere, ottenuta attraverso un procedimento complesso che tende ad evitarne la devitalizzazione. La sua natura comprende le sette astralità, in percentuale pressoché uniforme, ma esaltate alla massima potenza. PICCOLO RITUALE CON LA MANDRAGORA
Per celebrare questo rito occorre l’incenso o la polvere di MandragoraSia benedetto il nome del Signore.Ora e sempre.Il nostro aiuto è nel nome del Signore.Egli ha fatto il cielo e la terra.“Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi; mio diletto, li ho serbati per te” (Cantico 7,14)Invocazione alla Mandragora:O Mandragora DivinaChe di tutte sei reginaDelle erbe la più bellaPerché ti baciò una stellaDalla terra tu sei nataMa dal cielo sei mandataFiglia sei di Sole e LunaDestinata a dar fortunaNel tuo fior l’amore speraQuando viene primaveraIl prodigio del tuo fruttoDagli Angeli ha avuto tuttoVita e sole nel coloreChe di fiamma ha stesso ardoreO Mandragora DivinaChe di tutte sei reginaErba sei tra le più bellePerché amata dalle StellePianta sei meravigliosaPerché un dio ti volle in sposaHai un profumo senza egualiChe discaccia tutti i maliLe tue foglie grandi e fortiFan sparir dolori e tortiLa tua magica radiceTutto vince, tutto diceSe d’amore l’ameraiNon ti tradirà giammaiSe l’amore tu le daraiRicca e amata tu sarai. Dal libro della Genesi (Genesi 30,14-24)“Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio». Ma Lia rispose: «È forse poco che tu mi abbia portato via il marito perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in cambio delle mandragore di tuo figlio». Alla sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli uscì incontro e gli disse: «Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio». Così egli si coricò con lei quella notte. Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio. Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salario, per avere io dato la mia schiava a mio marito». Perciò lo chiamò Issacar. Poi Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe. Lia disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli». Perciò lo chiamò Zàbulon. In seguito partorì una figlia e la chiamò Dina. Poi Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. Essa concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore». E lo chiamò Giuseppe dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio!».” Accenderemo un carboncino in un incensiere (o semplicemente in una ciotola di terracotta) e verseremo l’incenso o polvere di Mandragora al suo interno dicendo: Preghiera di offerta della Mandragora: O Signore Onnipotente ed Eterno, Tu che nella Tua Infinita Misericordia hai illuminato il cuore della Tua servitrice Rachele, ispirandole la richiesta rivolta a Lia affinchè le donasse le mandragore trovate nei campi dal figlio Ruben, Tu che nella Tua immensa Bontà hai infine voluto esaudire la sua accorata preghiera, Ti sei ricordato di lei e l’hai resa feconda, permettendole di concepire e di generare suo figlio Giuseppe, assistimi o Signore di Somma Sapienza e concedimi, quale Tuo umile servitore, di essere degno di poterti offrire con fede questo incenso alla mandragora per… (dire l’intenzione di preghiera) Fa o Signore che la Tua Mirabile Grazia e la Benedizione dei Tuoi Santi Angeli mi assistano in questa offerta che compio al Tuo cospetto, ispirato dalla Tua Divina Virtù, e mi guidino affinchè possa utilizzare questa pianta che reca impresso il Santo Sigillo della Tua Creazione, in modo saggio e proficuo, per il bene mio e di tutti coloro che potrò aiutare, nel rispetto della Tua Unica Legge e per la Gloria del Tuo Eccelso Nome in eterno. Per Gesù Cristo Nostro Signore e Maestro e per San Giovanni Suo Servitore. Amen.A questo punto si scriverà in un foglietto di carta o di pergamena vera o vegetale l’intenzione di preghiera che verrà letta tre volte sul quale si deve alitare pure tre volte dopo averlo piegato. Infine si accenderà un angolo del foglietto e si farà bruciare interamente sui fumi dell’incenso alla Mandragora. Terminata questa operazione, ci si concentrerà nuovamente sul rito compiuto, quindi si farà ardere nuovamente un altro po di incenso alla Mandragora, concludendo il rito con una preghiera di ringraziamento. Bibliografia: “La Magica Mandragora – L’esoterismo, il Mito, la Storia, la Leggenda” di Pier Luca Pierini R. Edizioni Rebis.