Benedicaria

L'orazione contro la febbre di re Costantino


L’orazione di re Costantino si ritrova nei Brevi religiosi, sacchetti di stoffa rossi o neri, che venivano portati al collo grazie all’uso di un cordoncino. In genere in passato venivano cuciti dalle monache ed erano venduti nelle sacrestie, molto diffusi nella cultura siciliana. Ai brevi veniva attribuito il potere di proteggere e di guarire da alcune malattie.I Brevi religiosi possono avere un contenuto vario. Esso cambia a seconda delle esigenze e delle speranze del credente. Vi si possono trovare all’interno cenere di palme benedette, cera della candela pasquale, piccoli pezzi di statue di santi, pezzetti di velo che hanno ricoperto statue venerate e anche dei foglietti.Uno di questi foglietti è quello che contiene l’orazione di re Costantino ed era molto diffuso nelle campagne di Modica, di Ragusa e di Siracusa. L’orazione o se si preferisce, da una prospettiva diversa, lo scongiuro serviva ad allontanare la febbre. Qui sotto le parole di questa orazione nella versione raccolta da Giuseppe Pitrè:Frevi, friuzza, parti da stu locu Pp l’aria, l’acqua, la terra e lo focu; Frevi, friuzza, lassa sta pirsuna Ppi li praneti, lu suli e la luna; Frevi, friuzza, parti di sta ‘gnuni Ppi li sette virtù ri Salumuni; Frevi, friuzza, parti stamatina Ppi la priera di Re Costantinu.traduzione:Febbre, febbricola, vattene da questo luogoPer l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco;Febbre, febbricola, lascia questa personaPer i pianeti, il sole e la luna;Febbre, febbricola, vattene in o da questo angolo (io ti metto alle strette)Per le sette virtù di Salomone;Febbre, febbricola, vattene questa mattinaPer la preghiera di Re Costantino.