Benedicaria

Medicina delle pietre preziose di Santa Ildegarda


Ogni gemma racchiude in sé acqua e fuoco. Tuttavia il demonio rifugge, abomina e disdegna le pietre preziose, che ridestano nella sua mente il ricordo del loro originario splendore, quando ancora egli rifulgeva della gloria concessagli da Dio, e nel contempo scaturiscono dal fuoco che danna la sua stessa esistenza. Per volontà di Dio egli fu infatti soggiogato con l’ausilio del fuoco dello Spirito Santo quando gli uomini, animati per la prima volta dallo Spirito Santo, si sottraggono alle sue fauci. Dunque le pietre preziose nascono dall’acqua e dal fuoco; perciò racchiudono in sé entrambi gli elementi, oltre ad annoverare notevoli proprietà curative. Le loro virtù devono tuttavia essere sfruttate, nonostante il loro impiego si addica a numerosissime situazioni, soltanto con intendimenti positivi ed onesti per un fine utile all’uomo, e dunque non possono trovare applicazione in opere di seduzione, pratiche fornicatorie, adulteri, omicidi, azioni dettate da inimicizia e circostanze affini, che ricalcano i vizi e sono contrarie all’indole umana; la natura stessa delle pietre preziose reclama infatti un comportamento onesto e opportuno, e rifugge la condotta malvagia e perversa degli uomini, come le virtù ripudiano i vizi e non possono favorirne la soddisfazione. Esistono poi pietre costituite da ogni sorta di materiale inutile, che si sono originate in regioni differenti e sono dunque prive delle proprietà in precedenza illustrate; esse possono produrre, a seconda della propria natura, effetti positivi o negativi secondo il volere di Dio. Egli aveva infatti insignito il primo angelo dei gioielli più sfolgoranti; quando Lucifero li vide brillare riflessi nell’immagine divina, da essi acquisì la conoscenza, e fu in grado di ammirare le molte mirabili imprese che Dio era in procinto di realizzare. Allora la sua mente insuperbì, poiché lo splendore delle pietre che indossava si rifletteva in Dio; egli si convinse di poter realizzare imprese pari se non superiori ai propositi di Dio, e per questo il suo fulgore si spense. Ma Dio, così come aveva ricondotto Adamo a più miti consigli, non lasciò che lo splendore e le proprietà di queste pietre preziose andassero perduti, ma volle che fossero onorate e sacre sulla terra, nonché usate a scopo medicinale. N.B. Tutti i riferimenti di Santa Ildegarda alle cure mediche con le pietre preziose sulle malattie prettamente fisiche sono state volutamente omesse, perché la cura di una malattia fisica va sottoposta alle cure della medicina ufficiale. Se si incontrano alcuni rimedi medici per delle malattie è solo per pura curiosità e credenza folkloristica. AGATASe una persona desidera portare l’agata deve portarla sulla pelle nuda, affinché essa possa riscaldarsi con il calore umano. La natura dell’agata rende una persona abile e delicata. Dal momento che essa è nata dal fuoco, dall’acqua e dall’aria, rende più intelligenti. Le piante nocive, al contatto con la pelle di un essere umano, provocano degli ascessi e delle vesciche. Alcune pietre preziose provocano delle reazioni opposte, a contatto con il calore umano; rendono l’uomo più abile e lo guariscono grazie ai poteri inerenti alla loro natura. Se una persona, prima di coricarsi, mette un’agata nel cavo della mano aperta e va in lungo e in largo per tutta la casa (nel senso della sua lunghezza e larghezza), gli eventuali ladri non potranno avere successo. AMETISTA All’ametista si attribuiscono le qualità seguenti: padronanza di se stesso, saggezza ed astinenza. Noi capiamo perfettamente la sua valutazione mistica e religiosa. Per millenni, il mondo spirituale ed i saggi illuminati hanno concluso le stesse cose. Una frase di San Girolamo dice che l'aquila mette un'ametista nel suo nido per proteggere i suoi aquilotti dai serpenti. Noi concludiamo che, per proteggersi da persone ostili ed antipatiche, basta semplicemente portare un'ametista con sé, affinchè essa colpisca l'occhio dell'avversario. BERILLOChi porta sempre su di sé un berillo e lo tiene in mano non è un attaccabrighe e resta sempre pacifico. CORNIOLAQuando una persona ha un'emorragia nasale deve far riscaldare del vino, poi mettere una corniola in questo vino. Essa deve bere questo liquido, così l'emorragia nasale si fermerà subito. Portata al dito o tenuta sulla pelle a guisa di ciondolo, essa raffrena gli accessi d'ira durante le discussioni. (Marbodo di Rennes) CRISOLITOSe la si custodisce sempre con sé, questa gemma ha inoltre la facoltà di rinsaldare la conoscenza. Chi dispone di un'apprezzabile conoscenza e di valide capacità, conservi il crisolito in corrispondenza del cuore; finchè la pietra permarrà nella sua posizione, egli non sarà depauperato delle proprie qualità. In esse si concentrano infatti le stesse diverse proprietà attinte dal crisolito nelle ore precedenti alla sua formazione. Infine questa pietra esalta la propria efficacia disperdendo gli spiriti presenti nell'aria. DIASPROSe i nostri sogni sono turbati da tuoni e lampi, o da sogni agitati deve avere vicino a sé un diaspro. Così tutti i fantasmi, le allucinazioni, gli incubi e gli inganni del diavolo fuggiranno. GIACINTOIn caso di individui posseduti da spiriti o vittime di sortilegi che li rendono folli, occorrerà procurarsi una forma calda di pane di puro frumento; si dovrà quindi procedere a tagliare la crosta superiore del pane così da tracciare una croce, tuttavia senza spezzarlo completamente. Su questa apertura si farà scorrere il giacinto verso il basso recitando questa formula:“Dio, che privò il demonio delle sue pietre preziose poiché egli aveva trasgredito alle sue disposizioni, allontani da te, (nome), ogni demone e incantesimo e ti liberi dalla pena di questa follia.”Percorrendo poi il pane caldo in senso trasversale con la pietra, si ripeterà:“Come al demonio è stato sottratto ogni splendore in virtù della sua trasgressione, così la stessa follia di cui (nome) è preda ad opera dei diversi spiriti e incantamenti si ritragga da lui e scompaia.” Quindi si porgerà all'ammalato il pane circostante la fessura lungo la quale si è mosso il giacinto affinchè se ne cibi. Se le sue precarie condizioni fisiche non gli dovessero permettere di mangiare il pane di frumento, sarà necessario benedire con il giacinto del pane azzimo caldo e pronunciare le formule prescritte, seguendo le disposizioni impartite in precedenza; poi lo si offrirà all'ammalato.Si rivelerà poi opportuno eseguire una procedura analoga per tutti i cibi caldi, le carni, le zuppe e le altre pietanze che egli vorrà consumare, praticandovi una croce e pronunciando le benedizioni raccomandate; una frequente applicazione porterà alla guarigione del malato. ONICESe una persona si sente triste, deve guardare un'onice con grande attenzione, poi deve metterla in bocca. Così la tristezza passerà. RUBINOSe si mette un rubino sui vestiti o su altre cose (es. utensili, etc.) essi diventeranno più resistenti.Gli spiriti maligni non possono agire là dove c'è un rubino, e scappano solo ala sua vista. SMERALDOLo smeraldo ha molti poteri: la guarigione, la fecondità e il potere della vita.Per questa ragione lo smeraldo è capace di scacciare ogni debilità e altre debolezze dell'essere umano. TOPAZIOOgni mattina premi il topazio sul tuo cuore, pronunciando queste parole: “Dio, che è magnifico in tutto, non mi allontani da sé, ma mi conservi con la sua benedizione, mi fortifichi e mi renda stabile”. Ogni volta che dirai questa preghiera non ti potrà capitare nulla di male. Il topazio ha da Dio questa forza reale che lava ogni disonore alle persone, perchè esso cresce nel sole di mezzogiorno. ZAFFIROSe una persona è eccitata dalla collera, deve mettere uno zaffiro in bocca e la collera sparirà.Se una persona desidera migliorare il proprio intelletto, essa deve mettere in bocca ogni mattina uno zaffiro a digiuno. Quando la pietra è coperta di saliva va levata. In seguito si deve far riscaldare un po' di vino (circa un bicchiere) e mettere lo zaffiro nel vino caldo. Bevendolo, essa acquisterà il buon senso, diventerà più intelligente e tutto sarà a grande benefico del suo stomaco. Una persona non molto dotata che vorrebbe però diventare intelligente, deve toccare ogni mattina uno zaffiro con la lingua, e deve farlo spesso. Il calore della pietra ed il suo potere le comunicheranno del buon senso per la vita, ed essa diventerà intelligente. Se una persona è posseduta dal demonio, un'altra persona deve mettere lo zaffiro nella cera, poi cucire la cera in un pezzo di cuoio e mettere il sacchetto di cuoio attorno al collo dicendo:“O spirito maligno, allontanati subito da questa persona, poiché tutta la tua bellezza è sparita alla tua prima caduta.” Lo spirito maligno soffrirà enormemente ed abbandonerà questa persona, così essa si sentirà liberata. Se un uomo è molto innamorato di una donna, ed essa si sente molestata, oppure se un uomo perde la testa per una donna ed essa non corrisponde al suo amore, la donna (o l'uomo) deve versare un po' di vino per tre volte su uno zaffiro dicendo:“Io verso su di te del vino che ha dei poteri ardenti, perchè come Dio ha levato il suo splendore all'angelo prevaricatore, così si spenga anche la passione ardente di questo uomo (o donna) per me” (liberamente tratto da: Medicina delle pietre preziose di Santa Ildegarda - Edizioni Segno e Il libro delle gemme. I lapidari di Ildegarda di Bingen e Marbodo di Rennes - Edizione Il leone verde)