Benedicaria

Devozione alle "Anime Sante dei Corpi Decollati"


Parlare dei “decollati” è sempre stato sinonimo di qualcosa di macabro e oscuro. Siamo a Palermo nell’omonima via dei “Decollati” vicino al fiume Oreto, dove un tempo, le teste dei poveri giustiziati, venivano esposte a chiaro monito dissuasivo.Solo nella capitale siciliana esiste una particolare devozione per i giustiziati che vengono venerati dai cittadini e ai quali ci si rivolge per chiedere l’intercessione dell’Onnipotente.Il nostro grande studioso di tradizioni siciliane, Giuseppe Pitrè, li chiamava “Geni Occulti del Bene” e proprio di questa particolare pratica scriveva:“Uomini e donne, giovani e vecchi, tutti hanno un voto, una preghiera, tutti qualche pratica religiosa da compiere per questi geni occulti del bene pronti a soccorrere chi li preghi di consiglio o di aiuto, chi cerchi ad essi un segno della sua sorte a venire”.Secondo la credenza popolare, tali anime alla ricerca di una pace eterna, dispenserebbero le grazie richieste in cambio di una sentita preghiera.Questa particolare devozione nasce intorno al 1799, quando l’antica chiesa “Santa Maria del Fiume”, che sorgeva in prossimità delle rive dell’Oreto, venne destinata ad accogliere nel suo cimitero tutti coloro che morivano per mano dei boia.Assassini, rei politici, patrioti e, a volte, anche semplici innocenti, vittime di ingiustizie: tutti, indiscriminatamente (non esisteva nemmeno un’anagrafe di tumulazione) trovavano in quel luogo l’ultimo riposo.Purtroppo non durò molto nemmeno questo; un’esondazione del fiume Oreto nel 1881, disperse i loro resti mortali e distrusse anche la chiesetta.Quel che rimase è un cippo funerario che può essere visitato ancora oggi, nella cui sommità vengono esposti lumini e fiori. La chiesa venne in seguito ricostruita sotto il nome di “Maria SS. del Carmelo, o meglio ancora, delle Anime Decollate.Ancora oggi sono diverse le tradizioni popolari dedicate alle anime dei decollati a Palermo: processioni notturne, richieste litaniche apposite, specifiche pratiche devozionali e ancora… segni, presagi “positivi o negativi” a seconda della lettura dei devoti interessati, visioni e incontri per strada, audizione dei loro consigli e così via…Se siete in giro per Palermo e per caso incontrate un’anima errante decapitata, non abbiate paura, sarà uno dei Decollati del Fiume Oreto.Preghiera in siciliano alle Anime Sante DecollateQuesta preghiera viene recitata in dialetto siciliano verso mezzanotte, per la ricorrenza delle Anime Sante per ottenere risposte alle loro intime domande. Si riteneva che la risposta sarebbe stata positiva se si fosse verificato uno dei tre eventi citati (gallo cantare, campana suonare, persone cantare, compari o comari parlare).  In siciliano: Armi e corpi dicullatiunni fustivu arrivatuunni fustivu carzaratula santa scala ch’acchianastivulu santu credu chi dicistivuterra maternalu sangu chi spargistivu pi la terraarma e corpi dicullatia me sta grazzia m’aviti a fare (dire la grazia)‘n sonnu m’aviti a  vinarie boni cosi m’avìti a purtari:jaddu cantaricampani sunaripirsuni cantarisanciovanni parraichista è la bona notizia chi m’aviti a purtari.Armi santi di la cruci faciti un viaggio a la cruci.Faciti beni ca beni vi truvatica Diu vi paga la caritati. In italiano: Anime e corpi decollatidove foste arrivatidove foste carceratila santa scala che saliteil santo credo che dicesteterra maternail sangue che spargeste per la terraanime e corpi decollatiquesta grazia dovete farmi (dire la grazia) in sogno dovete venirmie cose buone dovete portarmi:gallo cantarecampana suonarepersone cantarecompare (o comare) parlarequesta è la buona notiziache dovete portarmi.Anime sante della crocefate un viaggio alla croce.Fate del bene e del bene troveretepoiché Dio vi paga la carità.   (tratto da: "A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani" di Sara Favarò Ed. Città Aperta)