Benedicaria

Rosario a San Nicola di Bari per trovare marito


San Nicola, che la Chiesa celebra il 6 dicembre, nacque in Asia Minore nel secolo IV. Fu Vescovo di Mira e prese parte al famoso Concilio di Nicea, nel quale vennero istituite le basi della ritualità cristiana. Le sue spoglie riposano a Bari, di cui è il protettore. Nel Leggendario della vita dei Santi di Jacopo d’Aqui, nelle pagine dedicate a san Nicola, è narrato che il Santo mosso a pietà dalla disperazione di un padre che non possedeva dote per sposare le sue tre figlie, pose rimedio alle sue angustie in un modo singolare. Secondo le usanze di allora, se le tre ragazze non avessero avuto i soldi per la loro dote sarebbero state costrette a prostituirsi. Nicola, per evitare che ciò accadesse, una notte lanciò un sacco di monete d’oro dentro la loro casa, attraverso una finestra rimasta aperta. Tali soldi sarebbero serviti per la dote di una delle tre sorelle. Fece lo stesso gesto l’indomani, provvedendo così alla seconda ragazza, ma la terza sera, per quanto Nicola fosse intenzionato a lanciare il terzo sacco di monete anche per la terza ragazza, non potè farlo: la finestra era chiusa. Il Santo non si perse d’animo e lasciò scivolare il terzo sacchetto di monete d’oro dal caminetto.E’ sicuramente da tale episodio che in Sicilia, come documentato da Giuseppe Pitrè, le nostre antenate che speravano trovare “un buon partito” alle loro figlie, invocano San Nicola con il Rosario qui di seguito riportato. Posta: (sui grani del Padre nostro…) In siciliano: Io ti preu Niculò Santu,p’a carità ch’avisti,tri dunzelli maritastie di grazii l’arricchisti.Tu accussì cu mia ha’ fari:e di mia nun t’ha scurdari.(oppure: li me’ figghji ‘un t’ ha’ scurdari.) In italiano: Io ti prego, Nicolò Santo,per la carità che avesti,tre donzelle facesti sposaree di grazia le arricchisti.Tu altrettanto con me devi faree di me non ti devi dimenticare(oppure: le mie figlie non devi dimenticare.) Grani: (sui dieci grani delle Ave Maria…) In siciliano: Io ti preu, santu Nicola,pruvidenzia e bona nuova. In italiano: Io ti prego, san Nicola,provvidenza e buona nuova. (tratto da: A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta)