Benedicaria

Sant’Antonio Abate, il protettore degli animali


A Palermo, in alcune pasticcerie vengono esposte delle teste di maiale di pasta reale (pasta di mandorle) di grandi e piccole dimensioni; la tradizione vuole che questo dolce veniva venduto giorni prima per la festa di Sant'Antonio Abate. Gli animali venivano addobbati a festa e condotti alla chiesa dedicata a questo Santo sita nel quartiere della Loggia, (per intenderci nell'attuale quartiere tra il porto e la Via Roma) per essere benedetti. Il popolino, per il quale il maiale era un animale di fondamentale importanza, lo ha messo sotto la particolare protezione del Santo insieme ai salumieri e a tutti coloro che nel loro lavoro hanno a che fare con il maiale. I palermitani per distinguere Sant'Antonio Abate dall'omonimo Santo da Padova comunemente lo chiamano "U Santu ri puorci".Benedizione degli animaliMolti animali, per disposizione della stessa provvidenza del Creatore, partecipano in qualche modo alla vita degli uomini, perché prestano loro aiuto nel lavoro o somministrano il cibo o servono di sollievo. Nulla quindi impedisce che in determinate occasioni, per es. nella festa di un santo, come quella di Sant’Antonio Abate, si conservi la consuetudine di invocare su di essi la benedizione di Dio.Il rito qui proposto, tratto dal Benedizionale della Chiesa Cattolica, può essere usato anche da un laico con i gesti e le formule per esso predisposti.Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.Rito della benedizione degli animaliLodiamo il Signore Dio nostro, che ha fatto con sapienza tutte le cose. Amen.Monizione introduttivaNel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare, partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi, si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell'uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza. Salvati dalle acque del diluvio per mezzo dell'arca, partecipano in qualche modo al patto di alleanza con Noè (Gn 9, 9-10); l'agnello richiama l'immolazione pasquale e la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto (Es 12,3-14); un grande pesce salva Giona dal naufragio (Gio 9,9-10); i corvi nutrono il profeta Elia (1 Re 17,6); gli animali, con gli uomini sono coinvolti nella penitenza di Ninive (Gio 3, 7) e con tutto il creato rientrano nel piano dell'universale redenzione. Invochiamo dunque la benedizione di Dio, per intercessione di sant’Antonio Abate, sopra queste creature e rendendo grazie al Creatore che le ha poste al nostro servizio, chiediamo di poter camminare sempre nella sua legge e di non venire mai meno alla nostra dignità umana e cristiana.Dal libro della Genesi (1,1.20-28)In principio Dio creò il cielo e la terra. E Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate* sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».* Quanto al verbo tradotto usualmente con “dominare”, radah, indica reggere, guidare, pascolare, con un’azione che è quella del pastore, che ama il suo gregge. In questi testi la visione è teocentrica perché tutte le creature riflettono la bellezza e la bontà di Dio e il rapporto uomo/animali si può ricondurre al modello della fraternità. Oppure:Dal libro della Genesi (2,19-20a)Il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo, e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi* a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche.* Nel linguaggio biblico, imporre il nome significa riconoscere la propria paternità su chi riceve il nome.Oppure: Gn 6, 17-23 Introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita.Is 11,6-10Gli animali non nuoceranno né uccideranno sul monte del Signore.Salmo 103 (104), 1-2a 10-12 25 27-28Benedici il Signore, anima mia,Signore, mio Dio, quanto sei grande!Rivestito di maestà e di splendore,avvolto di luce come di un mantoFai scaturire le sorgenti nelle vallie scorrono tra i monti;ne bevono tutte le bestie selvatichee gli ònagri estinguono la loro sete.Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,cantano tra le fronde.Ecco il mare spazioso e vasto:lì guizzano senza numeroanimali piccoli e grandi.Tutti da te aspettanoche tu dia loro il cibo in tempo opportuno.Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,tu apri la mano, si saziano di beni.Intercessione Dio ha creato l'uomo e lo ha posto sulla terra, perché esercitando il suo dominio su tutti gli animali celebri la gloria del suo Creatore. Uniamoci al cantico delle creature e diciamo insieme:Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore, che provvedi il cibo a ogni essere vivente. Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore, che hai messo gli animali a servizio dell'uomo come aiuto nella fatica quotidiana.Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore,che nei gigli dei campi e negli uccelli dell'ariaci hai dato un segnodella tua bellezza e della tua provvidenza.Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore, che nell'Agnello pasquale, ci hai dato l'immagine del tuo Figlio nel quale possiamo chiamarci ed essere tuoi figli.Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore, che per mezzo degli animali domestici ci doni sollievo e compagnia.Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Sii benedetto, Signore, per tutte le tue creature che ci invitano a cantare la tua lode.Quanto sono grandi le tue opere, Signore!Padre nostro… Preghiera di Benedizione O Dio, fonte di ogni bene, che negli animali ci hai dato un segno della tua provvidenza e un aiuto nella fatica quotidiana, per intercessione di sant’Antonio Abate,fa' che sappiamo servirci saggiamente di essi, riconoscendo la dignità e il limite della nostra condizione umana.Per Cristo nostro Signore.Amen.Oppure: O Dio, che tutto hai disposto con meravigliosa sapienza e all'uomo fatto a tua immagine hai conferito il dominio su tutte le creature, stendi la tua mano perché questi animali ci siano di aiuto e sollievo nelle nostre necessità, e fa' che in un armonioso rapporto con la creazione, impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa.Per Cristo nostro Signore.Amen.Quindi, se lo si ritiene opportuno, si asperge persone e animali con l'acqua benedetta dicendo queste parole o altre simili:Ravviva in noi, o Padre, nel segno di quest'acqua benedetta l'adesione a Cristo, primizia della creazione nuova e fonte di ogni benedizione.Benedizione conclusiva Dio, che ha creato gli animali della terra come aiuto e sostegno nella nostra vita terrena, ci protegga e ci custodisca sempre. Amen.Fonte:-    Le fiamme dei Santi: usi rituali del fuoco nelle feste siciliane di Ignazio E. Buttitta.-    - Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.