Benedicaria

Mia Madre Sophia (Sapienza)


Sophia (in greco "sapienza") è un concetto filosofico e religioso comune sia allo gnosticismo, all'ebraismo e al Cristianesimo. Essa assume il significato di Sapienza divina o parte femminile di Dio. A volte ci si riferisce a lei con l'equivalente ebreo di Achamoth. Per gli gnostici cristiani, Sophia è un elemento centrale per la comprensione cosmologica dell'Universo. Sophia è la componente femminile di Dio, e coincide con lo Spirito Santo della Trinità. Ella è, pertanto, al tempo stesso Sorella e Sposa di Cristo poiché, così come Cristo, Ella viene da Dio [Dio inteso dunque come Padre e come Madre al tempo stesso, poiché Origine e Generatore dei due principi, maschile (Cristo) e femminile (Sophia)]. Sophia risiede in tutti noi sotto forma di Scintilla Divina e Cristo fu inviato sulla terra per accendere la scintilla divina (pneuma o gnosi) che è nell'uomo, risvegliandolo dagli inganni del mondo e del Demiurgo.Anche se la "Divina Sophia" è centrale in molti movimenti gnostici, essa non è una figura esclusiva dello gnosticismo. Sophia come "Sapienza di Dio" (Chokmah in ebraico) appare nella Bibbia nel Libro di Proverbi (in particolare 8,22-31 in cui Sophia parla come se fosse un'entità a sé stante) così come nei Salmi, nell'apocrifo Saggezza di Salomone e nel Nuovo Testamento. Nel giudaismo Sophia corrisponde alla Shekinah, "la Gloria di Dio", una figura che ha un ruolo chiave nella cosmologia cabalistica come espressione dell'aspetto femminile di Dio. Come la Sophia gnostica, la Shekinah riveste un duplice ruolo, siede a fianco di Dio, ma viene anche esiliata nel mondo della materia, il Malkuth.In un certo periodo, nella Chiesa Ortodossa russa, Sophia fu individuata da alcuni teologi come una figura chiave per la comprensione della Divinità. La Saggezza di Dio rappresenta l'apoteosi della Sophiologia.Nella Chiesa cattolica, la figura di Sophia venne dimenticata finché Santa Ildegarda di Bingen non raccontò di averne avuto una visione e la celebrò come figura cosmica sia nei suoi scritti che nella sua arte, raffigurandola con indosso una tunica dorata ornata di gemme preziose.La differenza principale tra l'idea gnostica di Sophia e quella delle chiese stabilite è che per le seconde, essa non è precipitata e non ha bisogno di redenzione. Inoltre, per il cristianesimo non è affatto una figura centrale quanto lo è per gli gnostici. In verità, se si eccettuano i mistici ed i teologi sopra menzionati, in molti movimenti cristiani non è assolutamente una delle figure maggiori, specialmente nelle Chiese Occidentali (Cattolicesimo, Luteranesimo ecc). Nelle tradizioni degli Ortodossi orientali, viene venerata in misura superiore, ma, nella maggior parte dei casi, rimane una figura incompresa e sottorappresentata.Inno alla forza della vitaAccendere una candela rossa dicendo:  Io sono la suprema infuocata energia, che ho acceso tutte le scintille viventi, in nessuna cosa mortale ho posto il mio soffio, le distinguo nel loro essere, ed ho ordinato rettamente con le mie penne più alte - cioè con la sapienza che vola - il circolo che le circonda.Io, vita di fuoco, fiammeggio sulla bellezza dei campi, risplendo nelle acque e ardo nel sole, nella luna e nelle stelle, e con l'aereo vento suscito tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile, che tutte le sostiene.Perché l'aria vive nella vegetazione e nei fiori, le acque scorrono come se vivessero, e il sole vive nella sua luce, e la luna, quando è quasi scomparsa, è riaccesa dalla luce del sole come per vivere di nuovo, e le stelle risplendono nel suo splendore come esseri viventi. Io ho posto le colonne che contengono tutto il globo terrestre e quei venti che hanno penne a loro sottomesse, cioè i venti più lievi, che con la loro levità fanno da sostegno ai più forti, affinché non si mostrino pericolosamente, come il corpo è a contatto dell'anima e la contiene, affinché non evapori. E come il soffio dell'anima tiene insieme con fermezza il corpo, affinché non muoia, così i venti più forti animano quelli a loro sottomessi, affinché essi possano svolgere debitamente il loro compito. Ed io, forza di fuoco, sono nascosta in essi, essi da me avvampano, come il respiro continuo dell'uomo, o come nel fuoco la fiamma che guizza.Tutte queste cose sono vive nella loro essenza, non possono morire, perché io sono la vita.E sono anche la razionalità, col vento della parola che risuona, da cui ogni creatura è stata fatta, ed in tutte ho immesso il mio soffio, affinché nessuna nel proprio genere sia mortale, perché io sono la vita.Sono la vita nella sua integrità, non quella che manca alle pietre, non quella che fa nascere le fronde dai rami, non quella che ha radice nella forza virile, ma io sono la radice di ogni vivente.La razionalità infatti è la radice, la parola che risuona fiorisce in essa. E poiché Dio è razionale, come potrebbe non operare? Le sue opere giungono a perfetta fioritura nell'essere umano, che fece a sua immagine e somiglianza, ponendo in esso il segno di tutte le creature secondo la sua misura.Nell'eternità, da sempre, Dio volle fare l'essere umano, la sua opera, e quando ebbe fatto quest’opera le dette tutte le creature perché facesse le sue opere con esse, allo stesso modo in cui Dio aveva fatto la propria opera, l'essere umano. Ma sono io il suo ministro, perché tutte le cose vitali ricevono da me il loro ardore; sono la vita che permane uguale nell'eternità, che non ha avuto inizio e non avrà fine, e Dio è la vita stessa che si muove ed opera, una sola vita in un triplice vigore. L'eternità è il Padre, il Verbo è il Figlio, e il soffio che li connette è chiamato Spirito santo, e di ciò Dio ha posto il segno nell'uomo, in cui vi sono corpo, anima e razionalità.(Tratto dal “Libro delle opere divine di Santa Ildegarda di Bingen) Offerta dell’Incenso: “Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;come mirra scelta ho sparso buon odore;come gàlbano, ònice e storàce,come nuvola di incenso nella tenda”. (Siracide 24,15) Dal libro dei Proverbi (8,22-31) Il Signore mi ebbe con sé all'inizio della sua attività,prima di ogni sua opera, fin d'allora.Dall'eternità sono stata costituita,fin dal principio, dagli inizi della terra.Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;prima che fossero fissate le basi dei monti,prima delle colline, io sono stata generata.Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,né le prime zolle del mondo;quando egli fissava i cieli, io ero là;quando tracciava un cerchio sull'abisso;quando condensava le nubi in alto,quando fissava le sorgenti dell'abisso;quando stabiliva al mare i suoi limiti,sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;quando disponeva le fondamenta della terra,allora io ero con lui come architettoed ero la sua delizia ogni giorno,dilettandomi davanti a lui in ogni istante;dilettandomi sul globo terrestre,ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.Preghiera per ottenere la Sapienza  (Sapienza 9, 1-6; 9-12; 13-11) Mettere un po’ di sale in bocca (simbolo della Sapienza Divina), dicendo:Dio dei padri e Signore di misericordia,che tutto hai creato con la tua parola,che con la tua sapienza hai formato l'uomo,perché domini sulle creature fatte da te,e governi il mondo con santità e giustiziae pronunzi giudizi con animo retto,dammi la sapienza, che siede in trono accanto a tee non mi escludere dal numero dei tuoi figli,perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,uomo debole e di vita breve,incapace di comprendere la giustizia e le leggi.Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini,mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.Con te è la sapienza che conosce le tue opere,che era presente quando creavi il mondo;essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhie ciò che è conforme ai tuoi decreti.Inviala dai cieli santi,mandala dal tuo trono glorioso,perché mi assista e mi affianchi nella mia faticae io sappia ciò che ti è gradito.Essa infatti tutto conosce e tutto comprende,e mi guiderà prudentemente nelle mie azionie mi proteggerà con la sua gloria. Amen.