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Festa del raccolto… la Madonna delle Spighe

Post n°37 pubblicato il 01 Agosto 2013 da benedicaria
 

Festa del raccolto... la Madonna delle Spighe

31 luglio - 1 agosto - 2 agosto

La festa del ringraziamento per il raccolto è molto importante, perchè è legata al tema di morte e di rinascita della vita umana e tutte le cose create o generate, che crescono e poi declinano. E' una ruota che deve continuamente restare in equilibrio se si vuole che la vita continui a perpetuarsi.  L'anno si trova ora nel punto del suo culmine rigoglioso ma è anche l'inizio del suo lento processo di declino. Il sacrificio comunque è visto come trasformazione, non certo come una morte, ma bensì come una rinuncia necessaria per raggiungere un qualcosa di più importante e più profondo. Il grano (Cristo) mietuto nei campo (Maria) e sacrificato, tranciato di netto da un colpo di falce, diventa pane; così come i frutti e le verdure vengono raccolte di modo che ci si possa nutrire. La festa del raccolto è quindi la festa della trasformazione e della rinascita e questa è la legge della natura che si ripete.

Preghiera:
Donaci, o Signore, di poter festeggiare e celebrare con spirito illuminato, pensieri puri, corpo e anima santificati, questa festa del raccolto in cui si fa memoria di Maria Vergine, la tua Madre santa, la Madonna delle Spighe, affinché i nostri campi e la terra dei nostri cuori siano benedetti; e fa’ che possiamo accogliere il seme benedetto e santo dei tuoi comandamenti spirituali; e noi offriremo gloria e riconoscenza a te, al tuo Padre e al tuo Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Salmo 67 (66) Preghiera collettiva dopo il raccolto annuale
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza.
    
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.
    
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio
e lo temano tutti i confini della terra.

Dal Vangelo secondo Marco (4,26-29)
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme ger¬moglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».

Oppure:

Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-30)
In quel tempo, Gesù espose alla folla un' altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzània in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la mèsse fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzània. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzània? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzània, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzània e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

Preghiera:
Lode, riconoscenza, gloria, onore ed esaltazione, incessantemente, senza pausa, in ogni luogo e in ogni tempo, siamo degni di offrire a Cristo nostro Dio, il saggio coltivatore che seminò se stesso nel campo verginale, spuntò come spiga prospera, divenne cibo del mondo, saziandone spiritualmente la fame, crebbe in mezzo alla soffocante zizzania senza subire danno, dette ordine di sradicarla, di raccoglierla e di bruciarla nel fuoco; fece poi raccogliere il grano buono nei granai della vita. È lui che noi lodiamo e ringraziamo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

RITO DEL RINGRAZIAMENTO

Si accenda una candela di colore arancio o giallo colori solari, e si accenda un incenso che contenga elementi di purificazione (es. lavanda – prezzemolo – salvia – semi di finocchio – rosmarino –basilico - alloro). Si prepari un pezzetto di carta bianca o carta pergamena su cui scrivere, brevemente, i motivi per cui profondamente ringraziamo Dio Creatore e la Madonna delle Spighe, per il fatto di essere vivi, per la crescita interiore. Chiedete di crescere spiritualmente, chiedete per voi e per le persone che vi sono care. Costruite quindi un cerchio di pietre attorno a questa candela che arde e fatelo con molta lentezza, ad ogni pietra aggiunta aggiungete anche un ringraziamento e un pensiero per i vostri più intimi desideri. Potete anche usare ciottoli di fiume o pietre di forma particolare trovate sul vostro cammino durante una passeggiata nella natura. Mettetene di numero dispari. Chiuso il cerchio di pietre bruciate alla fiamma della candela il vostro pezzetto di carta e fatelo consumare nel bracere con l'incenso. La candela dovrà estinguersi tutta.

Preghiera:
O Madre di Dio Maria, campo benedetto nel quale è cresciuta la spiga che nutre i mondi e le creature e dona il pane della vita a tutti i suoi abitanti, supplica per noi il Figlio di Dio in te incarnato, perché sazi la nostra fame con il suo pane divino e curi i nostri mali con l’unguento del suo soccorso, e noi gli indirizzeremo gloria e riconoscenza, nei secoli dei secoli. Amen.

(dalla Liturgia di Rito Siro-Occidentale)

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I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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