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Benedizione della gola per intercessione di San Biagio vescovo e martire

Post n°94 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da benedicaria
 

Benedizione della gola per intercessione di San Biagio vescovo e martire

La leggenda racconta, che San Biagio, mentre scendeva dal monte, gli si parò davanti una donna con il figlioletto in braccio, il quale rischiava il soffocamento per aver ingoiato una lisca di pesce. San Biagio, con il solo segno della croce, liberò la gola del bambino, che fu salvo. Questo avvenimento gli fece avere il patronato sulla gola.

La più antica citazione scritta sul santo è contenuta nei Medicinales di Ezio di Amida, vissuto nel VI secolo. Riguardo ai mali di gola, nella traduzione latina di Giano Corsaro dell'opera del medico greco, si legge:

«Se la spina o l'osso non volesse uscire fuori, volgiti all'ammalato e digli «Esci fuori, osso, se pure sei osso, o checché sii: esci come Lazzaro alla voce di Cristo uscì dal sepolcro, e Giona dal ventre della balena.» Ovvero fatto sull'ammalato il segno della croce, puoi proferire le parole che Biagio martire e servo di Cristo usava dire in simili casi «O ascendi o discendi».»

(Ezio di Amida, Opus medicum libris XVI, traduzione di G. Corsaro del 1567.)

 

Benedizione delle candele per la festa di San Biagio

Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli ha fatto il cielo e la terra.

Preghiera

Dio onnipotente e ricco di bontà, tu hai creato la varietà di tutte le realtà di questo mondo con la sola tua parola, e per la salvezza degli uomini hai voluto che la tua Parola stessa, per mezzo della quale sono state fatte tutte le cose, si incarnasse. Tu sei grande, immenso, terribile e degno di lode, e compi meraviglie. Per confessare la fede in te il glorioso martire e vescovo Biagio, non temendo un gran numero di tormenti diversi, ha conquistato la felicità della palma del martirio; e a lui, tra le altre grazie, hai affidato questa prerogativa: di curare cioè, per la tua potenza, qualunque malattia della gola. Supplichiamo dunque la tua maestà di non guardare al nostro peccato, ma - per intercessione dei meriti e delle preghiere di San Biagio - ti chiediamo, per la tua pietà degna di onore, di benedire e santificare questi ceri. Infondi in essi la tua grazia affinché, per i meriti del martirio di San Biagio, siano liberati da ogni malattia della gola tutti coloro che con fede sincera riceveranno l’imposizione di questi ceri sul proprio collo; possano costoro renderti grazie nella santa Chiesa, sani e gioiosi, e lodino il tuo nome glorioso, che è benedetto nei secoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Asperge le candele con l’acqua benedetta

Benedizione della gola

Si pongono le due candele incrociate sotto il proprio mento, alla gola, mentre si dice:

Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio mi liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Preghiera a San Biagio

O glorioso San Biagio, che con una breve preghiera restituisti la perfetta salute ad un bambino, che per una spina di pesce conficcata nella gola stava per emanare l' ultimo respiro, ottieni a noi tutti la grazia di sperimentare l' efficacia della tua protezione in tutte le sofferenze della gola, ma più di tutto di mortificare, con la fede pratica dei precetti della Santa Chiesa, questo senso che può farmi commettere tanti peccati. E tu che con il tuo martirio lasciasti alla Chiesa un' illustre testimonianza della fede, ottienici di conservare questo dono divino di difendere senza rispetto umano, con le parole e con le opere, la verità della stessa fede, tanto combattuta e denigrata al giorni nostri. Amen.

(Padre F.M. Avidano S.M. Un Segreto di Felicità - Filotea Mariana, XI ediz., Opera Apostolato Mariano, Casale Monferrato, AL)

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I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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