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L'Albero di Pasqua o Albero della Vita

L'Albero di Pasqua o Albero della Vita

L'albero di Pasqua è una tradizione squisitamente nordica che affonda probabilmente le radici nella notte dei tempi. E' facile infatti constatare come i simboli dell'albero, dei fiori e dell'uovo siano quelli che da sempre rappresentano la rinascita, la vita che si perpetua nel ciclo delle stagioni, il risveglio dell'energia assopita del mondo.

Ovvio quindi che la simbologia cristiana si sia sovrapposta a questi emblemi naturalistici per rappresentare la resurrezione, il ritorno alla vita, l'eternità dello spirito vitale che si rinnova dopo ogni inverno dell'anima.

Al di là di queste origini l'albero di Pasqua moderno deve forse la sua fortuna al signor Volker Kraft, abitante nella cittadina tedesca di Saafeld che nel 1945 creò il primo albero di Pasqua moderno. Solo nel 1965 esso divenne però un'usanza destinata a durare. L'albero di Saafeld  ha da allora incrementato sempre più il numero di uova decorate che lo addobbano arrivando a contarne quasi 10.000!

Un possibile riferimento biblico, lo possiamo trovare in due passi della Genesi (2/9; 3/22): “Il Signore Iddio fece germogliare l’albero della vita in mezzo al giardino”; “L’uomo non potrà più stendere la sua mano per cogliere, né cogliere ancora del frutto dell’albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno”. Con la resurrezione, avvenuta dopo la morte, Gesù Cristo riaprì all’uomo l’accesso al paradiso e gli ridiede la possibilità di cogliere il frutto dell’albero della vita, il frutto dell’immortalità.

Come si può realizzare:

Si può adoperare un melo, ma anche un pesco o un ciliegio. Ovviamente nelle città, dove è difficile piantare un vero e proprio albero, bastano i loro rami (anche finti) dentro ad un vaso.

Quanto alla decorazione, non possono naturalmente mancare le uova colorate, di plastica o sode a seconda del vostro gusto, a cui possono essere alternati coniglietti pasquali, pulcini in lana fatti in casa, graziosi uccellini. Insomma, come per l’Albero di Natale, anche quello pasquale risulterà un mix tra tradizione e gusto personale.


Piccolo rituale di benedizione dell’Albero di Pasqua

“Il Signore Dio fece germogliare l'albero della vita in mezzo al giardino” (Genesi 2,9)

Dal libro della Genesi (2,7-9.3,1-7.)

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?“. Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete“. Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Salmo 1

Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.

Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Dal libro dell’Apocalisse (22, 1-5)

Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell'Agnello
sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno;
vedranno la sua faccia
e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte
e non avranno più bisogno di luce di lampada,
né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà
e regneranno nei secoli dei secoli.

“Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.” (Apocalisse 2,7)

Preghiera di benedizione dell’Albero di Pasqua

Dio Creatore benedici questo “Albero di Pasqua”, simbolo dell’Albero della Vita che hai piantato e fatto germogliare in mezzo al Giardino dell’Eden. Dopo l’antica colpa di Adamo, hai preservato l’Albero della Vita ponendo dei Cherubini per custodirne la via. Fa che per i meriti di Cristo, nuovo Adamo, morto sull’Albero della Croce, possiamo gustarne i frutti primaverili della sua risurrezione per la vita eterna. Amen.

(Si può aspergere l’”Albero di Pasqua” con l’acqua benedetta)

“Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città.” (Apocalisse 22,14)

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I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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