BENEDICARIA "LA VIA BELLA BENEDIZIONE"
"le cose che facciamo e abbiamo sempre fatto"
La “magia” popolare siciliana che troverete in queste pagine non ha nulla a che vedere né con la Wicca né con la cosiddetta Stregheria. Le tradizioni e le pratiche illustrate sono pagane, certamente, nel senso che derivano da dinamiche di villaggio arcaico (pagus: villaggio) ma sono il frutto di una evoluzione differente. La Benedicaria (l'Arte di benedire) invece non può essere assimilata alla Stregheria in quanto pur essendo pagana attua in un contesto cattolico e non se ne stacca. Le antiche reminescenze pagane sono evidenti ma chi opera questa tradizione non si sente per nulla pagano, anzi, opera in un contesto cristiano a tutti gli effetti anche se molte pratiche sarebbero discutibili a livello squisitamente cattolico. La Stregheria rivolge le sue attenzioni alla Grande Dea ed al suo compagno mistico, mentre la Benedicaria è incentrata sul culto dei Santi, della Vergine, di Gesù e del Creatore, veri ed indiscussi protagonisti. La “magia” popolare, chiamata anche “magia” delle campagne, non ha testi scritti, non esistono manuali o codici, gli unici testi scritti esistenti sono vecchie orazioni e preghiere, ricavate talvolta da sgualcite immaginette e da antichi santini. Per secoli queste pratiche sono state tramandate a voce, in segreto a chi ne fosse veramente degno. Non esistono costosi rituali di iniziazione, chi sa fa, questa è la regola, anche se esistono pratiche di consacrazione a santi particolari, come San Michele, che permettono una connessione specifica con lo Spirito, una sorta di giuramento solenne. L’iniziazione alla “magia” popolare sono fondamentalmente i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Gesù disse: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Marco 12,24). Questa è la prima regola che dovrete tenere a mente se desiderate cimentarvi in questo tipo di pratiche: la fede.
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Nel 1515, per mezzo di un santo sacerdote, Antonio Lo Duca, fu ritrovata un’icona raffigurante i sette Arcangeli con i relativi nomi, nella piazza dietro la Cattedrale di Palermo, denominata tutt’oggi piazza Sett’Angeli. Sollecitato da diverse visioni degli Arcangeli che gli chiedevano di diffondere la loro devozione e che fosse edificata una chiesa a loro dedicata, ottenne da Leone X che fosse costruita una Chiesa dedicata ai Sette Arcangeli, detta appunto S.Maria degli Angeli, ubicata vicino l’odierna Stazione Termini.
La Sacra Scrittura più volte menziona i sette spiriti che stanno dinanzi a Dio (Tobia 12,15; Apocalisse 1,4) e tre di essi li menziona chiaramente e cioè: Michele (Daniele 10,13-21; 12,1; Lettera di Giuda 1,9; Apocalisse 12,7), Gabriele (Daniele 8,16; 9,21; Luca 1,19; 1,26), Raffaele (Tobia 3,25; 12,15); il nome degli altri quattro Arcangeli è conosciuto, oltre che dai Libri Apocrifi Uriele è ricordato nel libro apocrifo di Enoch e nel IV libro non canonico di Esdra), anche per mezzo della scoperta avvenuta a Palermo. Nell'iconografia, oltre che con i loro nomi (che finiscono in – el – Dio – sono “theophori”, cioè portatori di Dio), sono rappresentati con dei simboli, come di seguito descritti:
San Michele Arcangelo
simbolo: con spada e Lucifero sotto i piedi
epiteto: vittorioso
colore: giallo – oro – arancio
pianeta: sole
giorno: domenica
metallo: oro
incenso reale o liturgico – ruta - gomma arabica – olibano – zafferano - scorza di arancia – girasole – alloro
pietra: diamante
virtù teologale: intelletto
vizio capitale: superbia
sacramento: eucaristia
San Gabriele Arcangelo
simbolo: con specchio di diaspro e fiaccola
epiteto: messaggero
colore: bianco – argento – grigio
pianeta: luna
giorno: lunedì
metallo: argento
incenso: sandalo – zenzero – gelsomino – mirra - tuberosa
pietra: perla – pietra di luna
virtù teologale: sapienza
vizio capitale: accidia
sacramento: battesimo
San Raffaele Arcangelo
simbolo: con medicina e Tobia
epiteto: guaritore
colore: viola - marrone
pianeta: mercurio
giorno: mercoledì
metallo: mercurio
incenso: gelsomino - chiodi di garofano – camomilla – cannella - fiori di lavanda – storace - scorza di limone – prezzemolo - coriandolo
pietra: mercurio
virtù teologale: scienza
vizio capitale: gola
sacramento: unzione degli infermi
San Uriele Arcangelo
simbolo: con spada e una fiamma
epiteto: forte alleato
colore: rosso
pianeta: marte
giorno: martedì
metallo: ferro
incenso: cannella - grani di pepe nero – rovere – benzoino – geranio - ortica.
pietra: rubino
virtù teologale: fortezza
vizio capitale: ira
sacramento: matrimonio
San Barachiele Arcangelo
simbolo: con rose da distribuire
epiteto: aiutante
colore: verde e rosa
pianeta: venere
giorno: venerdì
metallo: alluminio
incenso: mille fiori - petali di rosa pestati - noce moscata - sandalo rosso - verbena, fiori d'arancio - melo
pietra: smeraldo
virtù teologale: pietà
vizio capitale: lussuria
sacramento: cresima
San Geudiele Arcangelo
simbolo: con corona e flagello
epiteto: remuneratore
colore: azzurro
pianeta: giove
giorno: giovedì
metallo: rame
incenso: rosa e miele - legno di cedro - resina di incenso in polvere - fiori di zafferano – benzoino – menta - quercia
pietra: corallo
virtù teologale: consiglio
vizio capitale: invidia
sacramento: penitenza
San Sealtiele Arcangelo
simbolo: in preghiera
epiteto: orante
colore: nero
pianeta: saturno
giorno: sabato
metallo: piombo
incenso: violetta - mirra – storace – ruta – cipresso – muschio - tarassaco
pietra: onice
virtù teologale: timor di Dio
vizio capitale: avarizia
sacramento: ordine
L’icona primitiva è andata distrutta, ma di essa è rimasta una copia che si trova in alto a destra nella Cappella accanto a quella delle reliquie, nella Cattedrale di Palermo.
Una santa devozione richiede la loro invocazione giornaliera con sette Gloria , una devota visita una volta all’anno in Cattedrale portando sette fiori bianchi in loro onore insieme alla recita della seguente preghiera:
O gloriosi Sette Arcangeli che siete come sette lampade che ardono dinanzi al Trono dell’Altissimo e a cui è affidata la nostra tutela, liberateci da ogni male, allontanate da noi l’azione di satana, implorate Dio Misericordioso per noi e fate che possiamo un giorno contemplarlo eternamente insieme a voi. Amen.
Altre preghiere ai Santi Sette Arcangeli:
Sui Sette Principi degli Angeli. Antifona.
Accorrete o sette Principi della milizia celeste, Voi che state sempre al cospetto di Dio; da Voi siano dispensati i doni a tutela di tutti i fedeli. Vi preghiamo di intercedere per noi vostri fedeli devoti, contro le tentazioni del demonio presso l’Agnello Figlio di Dio.
V: Adorate il Signore, Alleluia.
R: Davanti al trono del Signore stanno i Principi degli angeli, alleluia.
Preghiamo: O Dio che tra gli ornamenti dei cieli e le grazie con le quali reggi l’universo, da te creato, doni il potere in modo splendido ai tuoi Arcangeli, concedici propizio che la nostra vita sia sempre protetta da questi sette Principi, che stanno al tuo cospetto, vicini a te che siedi nel trono eccelso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Opus de Septem Spiritibus in conspectu troni dei astantibus – 1543)
O Dio, che fai degli angeli tuoi spiriti e ministri della fiamma ardente del tuo amore, ti preghiamo. Accendi anche noi nel fuoco della tua carità nella quale bruciano intorno a te i tuoi sette santi angeli, cosicché percorrendo noi la strada dei tuoi comandamenti meritiamo di godere insieme a loro la felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Missa in Festo Sactorum Septem Angelorum – 1772)
Oh Signore che creasti gli Angeli e Arcangeli affinché ti servissero e adorassero, e hai dato loro la missione di proteggerci e aiutarci a compiere la Tua volontà, fai che non ci manchi mai la loro protezione, consolazione e il loro aiuto. Allontana con la loro presenza le insidie del nemico e la presenza del maligno. Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele, Uriel, Sealtiel, Jehudiel e Barachiel pregate per me. Amen. (scritta sulla lapide presso l'altare della Cattedrale di Città del Messico)
Invocazione ed ossequio
O gloriosissimi Sette Angeli, che state più di tutti gli altri alla presenza dell’Altissimo per fruire della sua eterna luce nel lume della Gloria, e per eseguire prontamente ogni sua Divina Volontà, noi ci consoliamo con voi per così eccelsa ed eterna predestinazione; e riconoscendo la immensa vostra potenza presso il trono dell’Altissimo, al vostro folgorante cospetto ci atterriamo per venerare profondamente la vostra esimia grandezza e maestà; e affidati alla pietosissima inclinazione che ritrae dalla infinita Bontà di Dio, per aiutare e sollevare le afflitte creature di questa valle di lacrime, noi umilissimamente vi supplichiamo perché in questo tremendo flagello di Dio, Angeli gloriosissimi, candelabri sempre ardenti innanzi all’Altissimo, elevate l’ardore delle vostre efficacissime suppliche a nostro favore, innanzi a sua Divina Maestà. Ah, che noi non siamo degni di stare dinanzi alla sua Divina Presenza avendo ilo disprezzato le tante volte, e reputo quasi che non ci fosse, talmente commettendo ogni peccato, onde pieni di confusione e di terrore al Divino Cospetto, dovremmo dire: Montagne cadeteci addosso, e copriteci, per non vedere la Faccia di un Dio sdegnato [cfr. Ap 6,16; Os 10,8]. Ma giacché l’Adorabile Signor Nostro Gesù Cristo, nell’infinita Carità del suo dolcissimo Cuore, per l’intercessione della sempre pietosissima Madre sua, ci ha sopportati finora, e non ci ha sterminati nel suo giusto furore, ma vuole che ci convertiamo e viviamo, noi leviamo le mani supplichevoli alla maestosa vostra presenza, e vi preghiamo che vogliate per noi talmente intercede al Divino Cospetto che la Divinità offesa ne sia tosto compensata e placata, e il turbine della giusta ira, che si manifesta con questo flagello, passi tosto da noi e dilegui senza recarci nocimento, onde ciascuno di quelli che v’invocano con le rette disposizioni, possa dire, mercé la vostra potente mediazione: “Io non morrò, ma vivrò, e canterò le misericordie del Signore”. [cfr. Sal 117,17]. E perché tanta misericordia possiamo noi conseguire, eccoci pronti a riparare ad ogni offesa alla presenza dell’Altissimo. Si, vogliamo riparare con ogni più intima contrizione delle nostre colpe e con la più umile e sincera confessione al ministro di Dio nel Tribunale della Penitenza, senza del quale è inutile e temeraria cosa lo sperare nella vostra protezione. Angeli santissimi, risarcite voi la Divina augustissima Presenza di tutti i torti e disonori che gli abbiamo sfacciatamente arrecati con tanti nostri falli; pregate incessantemente per noi il giusto nostro Giudice e pure amorosissimo Padre Gesù Signor Nostro, e placatelo Voi; unite le efficacissime vostre preghiere a quelle che noi miseri presentiamo alla gran Madre di Dio e Regina vostra l’Immacolata Signora Maria, affinché ci rendiamo degni che la intercessione onnipotente della gran Madre di Dio, per la vostra mediazione, ci valga a vera conversione, a perfetta liberazione dei meritati castighi,e ad eterna salvezza. Amen. E intanto noi con la recita di sette Gloria Patri, intendiamo da parte vostra lodare, benedire, esaltare e ringraziare la Santissima divinissima Trinità per la vostra creazione ed eterna glorificazione”. Si recitano sette Gloria Patri per la intenzione anzidetta, e con le braccia distese in Croce. (sant’Annibale Maria di Francia)
BIBLIOGRAFIA:
- I sette Santi Arcangeli di Carmine Alvino, Edizioni Segno
- Inchiesta su Uriele l'Arcangelo sconosciuto di Marcello Stanzione e Carmine Alvino, Edizioni Segno
- San Geudiele Arcangelo e i suoi SS. Compagni Celesti di Carmine Alvino, Edizioni Segno
DEDICA...
a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.
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LE FASI LUNARI
"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)
- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.
- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.
- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.
- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.
LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA
- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.
- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.
- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.
- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.
- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.
- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.
- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.
- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.
- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.
- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.
- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.
- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.
- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.
- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.
- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.
- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.
- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.
I MEGALITI DI ARGIMUSCO
La Stonehenge siciliana
Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco
I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.
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