BENEDICARIA "LA VIA BELLA BENEDIZIONE"
"le cose che facciamo e abbiamo sempre fatto"
La “magia” popolare siciliana che troverete in queste pagine non ha nulla a che vedere né con la Wicca né con la cosiddetta Stregheria. Le tradizioni e le pratiche illustrate sono pagane, certamente, nel senso che derivano da dinamiche di villaggio arcaico (pagus: villaggio) ma sono il frutto di una evoluzione differente. La Benedicaria (l'Arte di benedire) invece non può essere assimilata alla Stregheria in quanto pur essendo pagana attua in un contesto cattolico e non se ne stacca. Le antiche reminescenze pagane sono evidenti ma chi opera questa tradizione non si sente per nulla pagano, anzi, opera in un contesto cristiano a tutti gli effetti anche se molte pratiche sarebbero discutibili a livello squisitamente cattolico. La Stregheria rivolge le sue attenzioni alla Grande Dea ed al suo compagno mistico, mentre la Benedicaria è incentrata sul culto dei Santi, della Vergine, di Gesù e del Creatore, veri ed indiscussi protagonisti. La “magia” popolare, chiamata anche “magia” delle campagne, non ha testi scritti, non esistono manuali o codici, gli unici testi scritti esistenti sono vecchie orazioni e preghiere, ricavate talvolta da sgualcite immaginette e da antichi santini. Per secoli queste pratiche sono state tramandate a voce, in segreto a chi ne fosse veramente degno. Non esistono costosi rituali di iniziazione, chi sa fa, questa è la regola, anche se esistono pratiche di consacrazione a santi particolari, come San Michele, che permettono una connessione specifica con lo Spirito, una sorta di giuramento solenne. L’iniziazione alla “magia” popolare sono fondamentalmente i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Gesù disse: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Marco 12,24). Questa è la prima regola che dovrete tenere a mente se desiderate cimentarvi in questo tipo di pratiche: la fede.
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Il 21 settembre ha luogo l'equinozio d'autunno, al quale presiede l'Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l'essere umano.
Come il frutto si separa dall'albero e il seme dal frutto, l'anima si separa dal corpo.
Il corpo corrisponde all'involucro e l'anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l'uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo.
E l'autunno è il periodo nel quale deve avvenire questa separazione di cui parla Ermete Trismegisto quando dice: «Tu separerai il sottile dal denso con grande abilità». Separare il sottile dal denso vuol dire separare lo spirituale dal materiale. Durante l'autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura per preparare la nuova vita. Come l'Arcangelo Michele viene a separare l'anima dal corpo, così l'Iniziato lascia morire in sé una materia per liberare la vita. L'Arcangelo Michele separa l'anima dal corpo perché l'anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere eternamente sulla terra.
La separazione è una legge della vita. Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall'Arcangelo Michele: la selezione, il discernimento, l'apprendere a separare il puro dall'impuro, l'utile dall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva. E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza della capacità di discernimento.
Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L'arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano?
Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall'Arcangelo Michele.
Sarà l'Arcangelo Michele colui che rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso dei secoli, una moltitudine di esseri nocivi hanno riversato sulla terra un'immensa quantità di forze distruttrici, forze che si sono accumulate in un serbatoio prendendo la forma di un mostro chiamato Drago o Serpente. E' lui quello di cui si dice che... seduce le nazioni, porta fuori strada i figli di Dio e provoca tutte le sventure dell'umanità. Questa egregora è di una potenza smisurata. Solo l'Arcangelo Michele è in grado di vincere quest'egregora.
Con l'aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore. Ecco perchè dobbiamo collegarci all'Arcangelo Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è stato predetto e così sarà. Perchè non partecipare a quell'evento? I figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno partecipato al combattimento dell'Arcangelo Michele, il Genio del Sole, questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio dell'Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà!
(liberamente tratto da Omraam Mikhaël Aïvanhov)
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a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.
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QUESTO BLOG è CONSACRATO A SAN MICHELE ARCANGELO
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; ut non pereamus in tremendo iudicio.
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LE FASI LUNARI
"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)
- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.
- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.
- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.
- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.
LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA
- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.
- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.
- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.
- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.
- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.
- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.
- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.
- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.
- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.
- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.
- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.
- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.
- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.
- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.
- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.
- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.
- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.
I MEGALITI DI ARGIMUSCO
La Stonehenge siciliana
Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco
I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.
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