BENEDICARIA "LA VIA BELLA BENEDIZIONE"
"le cose che facciamo e abbiamo sempre fatto"
La “magia” popolare siciliana che troverete in queste pagine non ha nulla a che vedere né con la Wicca né con la cosiddetta Stregheria. Le tradizioni e le pratiche illustrate sono pagane, certamente, nel senso che derivano da dinamiche di villaggio arcaico (pagus: villaggio) ma sono il frutto di una evoluzione differente. La Benedicaria (l'Arte di benedire) invece non può essere assimilata alla Stregheria in quanto pur essendo pagana attua in un contesto cattolico e non se ne stacca. Le antiche reminescenze pagane sono evidenti ma chi opera questa tradizione non si sente per nulla pagano, anzi, opera in un contesto cristiano a tutti gli effetti anche se molte pratiche sarebbero discutibili a livello squisitamente cattolico. La Stregheria rivolge le sue attenzioni alla Grande Dea ed al suo compagno mistico, mentre la Benedicaria è incentrata sul culto dei Santi, della Vergine, di Gesù e del Creatore, veri ed indiscussi protagonisti. La “magia” popolare, chiamata anche “magia” delle campagne, non ha testi scritti, non esistono manuali o codici, gli unici testi scritti esistenti sono vecchie orazioni e preghiere, ricavate talvolta da sgualcite immaginette e da antichi santini. Per secoli queste pratiche sono state tramandate a voce, in segreto a chi ne fosse veramente degno. Non esistono costosi rituali di iniziazione, chi sa fa, questa è la regola, anche se esistono pratiche di consacrazione a santi particolari, come San Michele, che permettono una connessione specifica con lo Spirito, una sorta di giuramento solenne. L’iniziazione alla “magia” popolare sono fondamentalmente i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Gesù disse: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Marco 12,24). Questa è la prima regola che dovrete tenere a mente se desiderate cimentarvi in questo tipo di pratiche: la fede.
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La Santa siracusana, festeggiata il 13 dicembre, è invocata per la guarigione delle malattie degli occhi. Lucia nacque e morì a Siracusa, nel terzo secolo d.C., ma le sue spoglie si trovano a Venezia e ciò perché, agli inizi del XIII secolo, il doge Enrico Dandolo trasportò le sue spoglie da Costantinopoli (dove erano state condotte un secolo prima) a Venezia.
Si hanno testimonianze della presenza della Santa nel culto romano fin dal sec. VI (Sacramentarlo Gregoriano e Gelasiano, Antifonari, Martirologio, Gerosolimitano). Indiscussa fonte storica sul suo culto è l’istrizione rinvenuta nel 1894, da Paolo Orsi, a Siracusa, nella catacomba di San Giovanni. Si tratta di una lapide tombale composta da un siracusano per la moglie Euschia, morta tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, dove in greco si afferma che Euschia morì nel giorno della festa di santa Lucia.
Oltre che della sua città natale, santa Lucia è patrona di Realmonte nella provincia di Catania; Carlentini nel siracusano; S. Lucia del Mela e avoca nella provincia di Messina.
Primo Rosario a Santa Lucia
In Siciliano:
Santa Lucia amabile e castusa
partistivu di la vostra Siracusa
tutta amabili e amurusa
china di peni e di fracelli
vi livaru poi li dui belli ucchicelli.
Vui sula ca siti accussì miraculusa
sarvatini di l’occhi miccilusa.
Comu sarvastivu fortimenti l’avanzata greca
a la vostra amata Catana
tinitini forti l’occhi finu all’urtimu jornu
di la nostra esistenza
ca a vui facemu pinitenza.
Senza pani e senza carni si ciberà lu corpu miu
chinu di piccati
e daranno luci a li occhi finu all’urtimu jornu
di la nostra cruci.
In italiano:
Santa Lucia amabile e casta
partiste dalla vostra Siracusa
tutta amabile e amorosa
colma di pene e flagelli
vi levarono poi i due occhietti belli.
Voi soltanto che siete così miracolosa
salvateci dalle cecità.
Come salvaste con vigore dall’avanzata greca la vostra amata Catania
preservateci con vigore gli occhi fino all’ultimo giorno della nostra esistenza
che a voi facciamo penitenza.
Senza pane e senza carne si ciberà il corpo mio pieno di peccati
e daranno luce agli occhi fino all’ultimo giorno della nostra croce.
Si ripete un Pater, poi:
In siciliano:
Santa Cruci biniditta
santa Lucia sempri a la dditta
cu lu calici e la parma duna focu a la nostra arma.
Cu lu mantu russu sia duna luci a li occhi mia.
In italiano:
Santa Croce benedetta
santa Lucia sempre all’impiedi
con il calice e la palma incendia la nostra anima.
Con il manto rosso dà luce ai miei occhi.
Alla fine del Rosario si guarda in cielo e si bacia la terra, e si fa il segno della croce.
Secondo Rosario a Santa Lucia
Grani:
In siciliano:
Santa Lucia ‘n mezzu a lu mari chi ciancia.
A ‘ncontra Santu ‘Lia, chi ha’ Lucia?
In italiano:
Santa Lucia in mezzo al mare che piangeva
L’incontra Santo Elia, cosa hai Lucia?
Posta:
In siciliano:
Haiu un duluri nna st’occhiu.
S’è di sangu fallu squagghiari
s’è di purpu jettalu a mari.
In italiano:
Ho un dolore in quest’occhio.
Se è di sangue fallo sciogliere
se è di polipo buttalo a mare.
(Tratto da: “A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani”, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta)
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a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.
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- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.
- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.
- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.
- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.
LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA
- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.
- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.
- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.
- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.
- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.
- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.
- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.
- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.
- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.
- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.
- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.
- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.
- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.
- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.
- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.
- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.
- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.
I MEGALITI DI ARGIMUSCO
La Stonehenge siciliana
Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco
I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.
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