Creato da benedicaria il 16/09/2012

Benedicaria

La "Magia" Popolare Siciliana e non solo...

 

Messaggi di Settembre 2013

Preghiere in siciliano a San Michele Arcangelo

Preghiere in siciliano a San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo, secondo l’attuale calendario liturgico, è festeggiato dalla Chiesa il 29 settembre con altri due Arcangeli, Gabriele e Raffaele, ma non era così prima del Concilio Vaticano II. Fino ad allora egli era celebrato da solo, l’8 maggio, data in cui si commemorava la sua apparizione sul Monte Gargano.

San Michele è sempre stato oggetto di culto popolare e sono tanti i paesi siciliani che, memori di antiche tradizioni, continuano a festeggiarlo a maggio. E’ il patrono di Caltanissetta; Grammichele e S. Michele di Gazaria in provincia di Catania; S. Angelo di Brolo nel messinese; Canicattini Bagni in provincia di Siracusa.

Preghiere a San Michele Arcangelo

Prima preghiera:

Siciliano:
San Michele arcancilu miu dilettu,
viniti dda ma casa ca v’aspittu,
viniti ccu tanta rivirenza,
purtatimi saluti e pruvvidenza.

Italiano:
San Michele arcangelo mio diletto,
venite nella mia casa che vi aspetto,
venite con tanta riverenza,
portatemi salute e provvidenza.

Seconda preghiera:

Siciliano:
Patri nustru chi stati 'n celu;
siti un Ancilu, San Micheli,
siti un Ancilu maggiuri
ca parrati cu lu Signuri.
D`ogni mali chi nni veni,
liberàtini, San Micheli.

Italino:
Padre nostro che state in cielo
siete un Angelo, San Michele
siete un Angelo maggiore
che parlate con il Signore.
da ogni male che ci affligge
liberateci San Michele.

Terza preghiera:

Siciliano:
S. Micheli di la verra
datini aiutu nna sta terra
datini aiutu e siti prupiziu
finu a lu jornu di lu giuriziu.
Patri nostru chi stati ‘ncelu
siti l’ancilu Micheli
siti un ancilu maggiuri
chi parrati cu lu Signori.
Ogni mali chi ni veni
liberatini di la pesti
tirrimoti e mala morti.
Patri nostru San Micheli
Spiritu perfettu
in morti e vita eu v’aspettu.

Italino:
S. Michele della verra
dateci aiuto in questa terra
dateci aiuto e siate propizio
fino al giorno del giudizio.
Padre nostro che state in cielo
siete l’angelo Michele
siete un angelo maggiore
che parlate con il Signore.
Da ogni male che ci affligge
liberateci dalla peste
terremoti e mala morte.
Padre nostro San Michele
Spirito perfetto
in morte e in vita io vi aspetto.

ROSARIO A SAN MICHELE ARCANGELO

Il Rosario a San Michele Arcangelo può ritenersi popolare come testo divulgativo dal (e tra il) popolo, e non certo per la sua creazione particolarmente colta. San Michele è indicato come il vero angelo di Dio, che scaccia un serpente e che in una mano regge una spada e nell’altra una bilancia. Tutti valori simbolici che implicano la conoscenza dei testi biblici.

Primo Rosario:

Siciliano:
Cuminciannu stu rusariu tutti i Santi nuatri chiamamu ma taliannu cu affettu e prieri o Gluriusu San Micheli. Principi Santu, Santu d’onuri priati a Gesuzzu a tutti li uri!

Italiano:
Cominciamo questo rosario, tutti i Santi noi chiamiamo, ma guardando con affetto preghiere il Glorioso San Michele. Principe Santo, Santo d’onore pregate Gesù in tutte le ore!

Posta:

Siciliano:

San Micheli ancilu santu
di la chiesa onuri e vantu
pi nuatri santa prutizioni
ittati a mari la tintazioni
pi stu rusariu ca facemu
U cifarazzu mortu vulemu.

Italiano:
San Michele angelo santo
della chiesa onore e vanto
per noi altri santa protezione
gettate in mare la tentazione
per questo rosario che diciamo
Lucifero morto vogliamo.

Grano:

Siciliano:

e deci mila voti ludamu San Micheli
ancilu santu di lu celi
lu ludamu a tutti l’uri
eni ancilu du Signori

Italiano:
e dieci mila volte lodiamo San Michele
angelo santo del cielo
lo lodiamo in tutte le ore
è l’angelo del Signore.

Secondo Rosario:

Posta:

Siciliano:

San Micheli u protettori
difinnitimi ‘n tutti l’uri
ò fini d’a morti me
difinniti l’arma me.

Italiano:
San Michele il protettore
difendetemi in tutte le ore
alla fine della morte mia
difendete l’anima mia.

Grano:

Siciliano:

San Micheli Arcancilu
benignu e forti
difinnitimi in vita
e poi in morti

Italiano:
San Michele Arcangelo
benigno e forte
difendetemi in vita
e poi in morte.

Salve Regina a San Michele Arcangelo

Siciliano:
Salvi Reggina
E vui ancilu san Micheli
chi stati ‘nta li celi
chist’ancilu divinu
chi teni la valanza
misu ‘na so stanza
e voli pisari st’arma
la voli cunzignata
giusta e santa.
Lucifaru la tanta
e san Micheli u manna
cu la so divina spata
che bella chista strata
chi san Micheli duna.
Li celi a la fortuna abbiati
chist’arma cunciditi
cu gran triunfu finu
gridami di cuntinu:
Viva san Micheli Arcancilu.

Italiano:
Salve Regina
e voi angelo san Michele
che state nei cieli
quest’angelo divino
che tiene la bilancia
messo nella sua stanza
e vuole pesare quest’anima
la vuole consegnata
giusta e santa.
Lucifero la tenta
e san Michele lo caccia via
con la sua divina spada
com’è bella questa strada
che san Michele dona.
I cieli alla fortuna avviate
quest’anima concedete
con gran trionfo
gridiamo di continuo:
Viva san Michele Arcangelo.

(tratto da: "A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani" di Sara Favarò Ed. Città Aperta - "Patri, Figliu e Spiritu Santu... Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Ganci." di Roberto Franco e Salvatore Germanà. Ed. Arianna)

 
 
 

San Michele Arcangelo e l'Equinozio d'Autunno

Post n°48 pubblicato il 30 Settembre 2013 da benedicaria
 

San Michele Arcangelo e l'Equinozio d'Autunno

Il 21 settembre ha luogo l'equinozio d'autunno, al quale presiede l'Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l'essere umano.
Come il frutto si separa dall'albero e il seme dal frutto, l'anima si separa dal corpo.
Il corpo corrisponde all'involucro e l'anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l'uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo.

E l'autunno è il periodo nel quale deve avvenire questa separazione di cui parla Ermete Trismegisto quando dice: «Tu separerai il sottile dal denso con grande abilità». Separare il sottile dal denso vuol dire separare lo spirituale dal materiale. Durante l'autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura per preparare la nuova vita. Come l'Arcangelo Michele viene a separare l'anima dal corpo, così l'Iniziato lascia morire in sé una materia per liberare la vita. L'Arcangelo Michele separa l'anima dal corpo perché l'anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere eternamente sulla terra.
La separazione è una legge della vita. Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall'Arcangelo Michele: la selezione, il discernimento, l'apprendere a separare il puro dall'impuro, l'utile dall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva. E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza della capacità di discernimento.

Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L'arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano?

Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall'Arcangelo Michele.
Sarà l'Arcangelo Michele colui che rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso dei secoli, una moltitudine di esseri nocivi hanno riversato sulla terra un'immensa quantità di forze distruttrici, forze che si sono accumulate in un serbatoio prendendo la forma di un mostro chiamato Drago o Serpente. E' lui quello di cui si dice che... seduce le nazioni, porta fuori strada i figli di Dio e provoca tutte le sventure dell'umanità. Questa egregora è di una potenza smisurata. Solo l'Arcangelo Michele è in grado di vincere quest'egregora.
Con l'aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore. Ecco perchè dobbiamo collegarci all'Arcangelo Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è stato predetto e così sarà. Perchè non partecipare a quell'evento? I figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno partecipato al combattimento dell'Arcangelo Michele, il Genio del Sole, questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio dell'Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà!

(liberamente tratto da Omraam Mikhaël Aïvanhov)

 
 
 

Al mutare delle stagioni… Equinozio d'Autunno

Post n°47 pubblicato il 22 Settembre 2013 da benedicaria
 

Al mutare delle stagioni... Equinozio d'Autunno

(Secunda - Michaelmas o Michael Supremo - Equinozio d'autunno)

21 – 22 – 23 Settembre


La terra si prepara al sonno e il sole al suo regno oscuro. Il sole scende letteralmente agli "inferi" e le tenebre cominciano a prevalere sulla luce. Luce e tenebra sono di nuovo in equilibrio perfetto.
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano a ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi. La Madre Terra riposa. E’ tempo di bilanci: sappiamo ciò che è stato seminato e si può constatare quali frutti abbiamo veramente raccolto.
l'Equinozio d'Autunno va visto come una festa rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E' tempo di volgersi all'interiorità. Nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte e ci prepariamo per l'arrivo dell'inverno.

L’Altare deve essere allestito possibilmente con una tovaglia di color rosso fegato o marrone, con candele dello stesso colore rosso scuro oppure marroni. Decorata con erbe secche, uva, patate (la patata è un ortaggio simbolico per l’Equinozio d’Autunno perchè essa si forma e cresce sotto la terra. Sono quindi indicate anche cotte nel modo tradizionale sotto la cenere o arrostite nella carta stagnola, naturalmente con tutta la buccia), ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali.

Le bevande della festa sono: il vino, l'orzo fermentato e il sidro di mela e pera.

L'incenso dell’Equinozio d’Autunno è composta da una mistura di ibisco, mirra, petali di rose e salvia. I petali di rosa e la salvia possono essere messi anche sul nostro altare a patto che non siano freschi.


Antifona:
“io darò al vostro paese la pioggia al suo tempo: la pioggia d'autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo olio” (Deuteronomio 11,14)

Salmo 103
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi.
Benedici il Signore, anima mia.

Gloria…

Antifona:
“Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra” (Osea 6,3)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,7-8)
Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera. Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Antifona:
“Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua, la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato” (Gioele 2,23)

Preghiera di offerta:
Sii benedetto, Dio onnipotente,
creatore del cielo e della terra:
noi riconosciamo la tua gloria
negli immensi spazi stellari
e nel più piccolo germe di vita
che prorompe dal grembo della terra madre.
Nelle vicende e nei ritmi della natura
tu continui l'opera della creazione.
La tua provvidenza senza limiti
si estende alle grandi ere cosmiche
e al breve volgere dei giorni, dei mesi e degli anni.
Ai figli dell'uomo, fatti a tua immagine
e rigenerati in Cristo a vita nuova,
tu affidi le meraviglie dell'universo
e doni loro il tuo Spirito,
perché fedeli interpreti del tuo disegno di amore, ne rivelino le potenzialità nascoste
e ne custodiscano la sapiente armonia
per il bene di tutti.
Stendi su di noi la tua mano, o Padre,
perché possiamo attuare un vero progresso
nella giustizia e nella fraternità,
senza mai presumere delle nostre forze.
Insegnaci a governare
nel rispetto dell'uomo e del creato
gli strumenti della scienza e della tecnica
e a condividere i frutti della terra e del lavoro
con i piccoli e i poveri.
Veglia su questa casa,
perché non si ripetano per colpa nostra
le catastrofi della natura e della storia.
Accogli l’offerta votiva...
[dell’uva – del vino – patate – castagne - mandorle]
segno e primizia della stagione…
[autunnale].
Concedi a tutti i tuoi figli
di godere della tua continua protezione
e fa' che la società del nostro tempo
ci apra verso orizzonti di vera civiltà
in Cristo uomo nuovo.
A te il regno, la potenza e la gloria,
nell’unità dello Spirito Santo
per Cristo nostro Signore,
oggi e nei secoli dei secoli.
Amen. 

Intercessione
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché noi e gli uomini tutti riconosciamo che tutto viene da te, o Padre, e che ogni frutto della terra è un tuo dono.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché quelli che lavorano sappiano condividere il frutto della loro fatica e nessuno tra di noi sia bisognoso.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché i colori dell’autunno e la varietà dei frutti della terra ci aiutino a discernere la bellezza e la bontà della creazione.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!

Padre nostro…

Orazione
Signore, Dio dell’universo, nel giorno dell’equinozio, inizio dell’autunno, noi ricordiamo che con il passare dei giorni il nostro essere esteriore può dare ancora molto frutti: fa che abbiamo sentimenti di compassione per tutti gli esseri viventi e che sentiamo il limite e la dignità della nostra condizione, nell’attesa e nella speranza della tua venuta. Tu che vivi e regni ora e nei secoli dei secoli. Amen. (Preghiera per l’Equinozio d’Autunno tratta dalla "Preghiera dei Giorni" del Monastero di Bose)

Il periodo equinoziale di autunno è chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter ego di Lucifero. Questo è anche un giorno assai forte per mettere in atto riti di purificazione ed esorcismo sorretti dalla presenza di Michele, l'Arcangelo di fuoco.

Preghiera a San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta; sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio. Gli comandi Iddio, supplichevoli ti preghiamo: tu, che sei il Principe della milizia celeste, con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni che girano il mondo per portare le anime alla dannazione. Amen.

 
 
 

L'ADDOLORATA E L'EQUINOZIO D'AUTUNNO

L'ADDOLORATA E L'EQUINOZIO D'AUTUNNO

La Chiesa anticamente, celebrava "I sette dolori della Beata Vergine Maria", il venerdì dopo la Domenica di Passione. Agli inizi del Cattolicesimo, si veneravano gli spasimi dell'Addolorata in generale, dal 1240 i Serviti introdussero il culto dei "Sette Dolori".

Papa Pio VII, in aggiunta a quella quaresimale, introdusse un'altra festività in onore dei Sette dolori della Madonna, da celebrarsi la terza domenica di settembre. In seguito, papa Pio X la fisso per il 15 settembre.

Non è un caso che la festa dell’Addolorata, ricorre in prossimità dell'Equinozio d'Autunno. Il cuore dell'Addolorata è raffigurato come trafitto da sette spade, che simboleggiano i sette dolori. Naturalisticamente interpretati come i sette faticosi mesi freddi-invernali.

Ma il Dolore della Madre è più arcaicamente il dolore di Demetra, che cerca sua figlia Kore rapita dal Dio degli Inferi e trasportata nel mondo sotterraneo, esattamente come sulla soglia di settembre la vita vegetativa della natura è rapita, sequestrata, sottratta alla luce del giorno e ricondotta al mondo degli Inferi, lungo la via discendente indicata dalle radici degli alberi.

 
 
 

SCONGIURO IN DIALETTO SICILIANO A GESU’ CROCIFISSO

Post n°45 pubblicato il 13 Settembre 2013 da benedicaria
 

SCONGIURO IN DIALETTO SICILIANO A GESU’ CROCIFISSO

Siciliano:
Signusi, pi la vostra cruci e pi li vostri santissimi piaghi,
livatimi do flaggellu o cori di Gesù.

Italiano:
Signore, per la vostra croce e per le vostre santissime piaghe,
toglietemi dal flagello (calamità – sciagura) o cuore di Gesù.

 
 
 

DEDICA...

a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.

 

AREA PERSONALE

 

SCRIVI A BENEDICARIA:

mail: benedicaria@libero.it

 

QUESTO BLOG è CONSACRATO A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo

Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; ut non pereamus in tremendo iudicio.

 

LE FASI LUNARI

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)

- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.

- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.

- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.

- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.

 

LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA

Biblioteca della Benedicaria

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.

- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.

- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.

- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.

- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.

- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.

- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.

- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.

- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.

- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.

- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.

- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.

- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.

- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.

- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.

- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.

- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.

- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.

- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 

I MEGALITI DI ARGIMUSCO

La Stonehenge siciliana

Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco

I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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