BENEDICARIA "LA VIA BELLA BENEDIZIONE"
"le cose che facciamo e abbiamo sempre fatto"
La “magia” popolare siciliana che troverete in queste pagine non ha nulla a che vedere né con la Wicca né con la cosiddetta Stregheria. Le tradizioni e le pratiche illustrate sono pagane, certamente, nel senso che derivano da dinamiche di villaggio arcaico (pagus: villaggio) ma sono il frutto di una evoluzione differente. La Benedicaria (l'Arte di benedire) invece non può essere assimilata alla Stregheria in quanto pur essendo pagana attua in un contesto cattolico e non se ne stacca. Le antiche reminescenze pagane sono evidenti ma chi opera questa tradizione non si sente per nulla pagano, anzi, opera in un contesto cristiano a tutti gli effetti anche se molte pratiche sarebbero discutibili a livello squisitamente cattolico. La Stregheria rivolge le sue attenzioni alla Grande Dea ed al suo compagno mistico, mentre la Benedicaria è incentrata sul culto dei Santi, della Vergine, di Gesù e del Creatore, veri ed indiscussi protagonisti. La “magia” popolare, chiamata anche “magia” delle campagne, non ha testi scritti, non esistono manuali o codici, gli unici testi scritti esistenti sono vecchie orazioni e preghiere, ricavate talvolta da sgualcite immaginette e da antichi santini. Per secoli queste pratiche sono state tramandate a voce, in segreto a chi ne fosse veramente degno. Non esistono costosi rituali di iniziazione, chi sa fa, questa è la regola, anche se esistono pratiche di consacrazione a santi particolari, come San Michele, che permettono una connessione specifica con lo Spirito, una sorta di giuramento solenne. L’iniziazione alla “magia” popolare sono fondamentalmente i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Gesù disse: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Marco 12,24). Questa è la prima regola che dovrete tenere a mente se desiderate cimentarvi in questo tipo di pratiche: la fede.
Messaggi di Aprile 2014
Post n°129 pubblicato il 26 Aprile 2014 da benedicaria
La notte della vigilia di San Giorgio (23 aprile), martire Patrono dell’Arma di Cavalleria, particolarmente venerato in molti Comuni della Sicilia, le ragazze che aspirano a sposarsi preparano un rituale particolare, fissato da norme ben precise dettate da consuetudini religiose che si tramandano, ancor oggi, di generazione in generazione, e che – a detta delle interessate – danno sempre dei buoni risultati. La ragazza dovrà pulire ed ordinare la sua stanza con cura e attenzione, perché sia degna di accogliere l’ospite di riguardo (San Giorgio); porrà sulla panca, dov’è conservato il suo corredo, qualche capo di biancheria intima; stenderà ai piedi del letto un panno bianco di lino (mai ‘ncignatu / mai usato), accenderà una candela alla finestra e lascerà la porta socchiusa. Si scioglierà i capelli e si metterà a letto, recitando la seguente preghiera: |
Post n°128 pubblicato il 26 Aprile 2014 da benedicaria
Si racconta in diverse zone della Sicilia che questa novena veniva eseguita dalle donne i cui mariti erano impegnati in guerra, partendo dal vigilia del giorno di San Giorgio, a mezzanotte, per nove notti consecutive (appunto: Novena) per sapere se i propri mariti erano vivi e stavano bene, lasciavano sul tavolo un foglio di carta ed una penna con relativo (calamaio all’epoca) una candela bianca o verde (speranza) accesa (che si consumasse per l’intera notte ed indicasse la via al santo) e si andava a dormire. Se si sognava San Giorgio a Cavallo, il marito era vivo e stava bene, se si sognava solo il cavallo, il marito era passato a miglior vita, se si sognava solo il Santo, senza cavalcatura, allora il marito era vivo ma per il suo ritorno bisognava aspettare. Al mattino, si controllava il foglio, poichè il Santo che passava per la casa poteva lasciare un messaggio ai suoi abitanti. Terza versione: |
Post n°127 pubblicato il 22 Aprile 2014 da benedicaria
La Giornata della Terra (in inglese Earth Day), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate. Celebrazione della Giornata di nostra Madre Terra Con questa celebrazione si esprime la riconoscenza per i benefici ricevuti da Dio che ha creato con ineffabile amore l'universo e ne ha affidato la cura, la salvaguardia e il rispetto all'uomo perché, attraverso il lavoro assiduo, possa assicurare ai fratelli il necessario per la vita. PREGHIERA PER INVOCARE L’ABBRACCIO DI NOSTRA MADRE TERRA Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Padre Celeste, Dio di bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore e per la tua compassione verso ogni creatura. Sii benedetto per l’Aria che ci fa vivere, Posizionarsi a Sud e accendere la candela rossa: sii benedetto per il Fuoco che ci riscalda, Posizionarsi a Ovest e accendere la candela blu: sii benedetto per l’Acqua che ci disseta, Posizionarsi a Nord e accendere la candela verde: sii benedetto per la Terra che ci nutre. PREGHIERA DEL PADRE CELESTE E DI NOSTRA MADRE TERRA Pregate ogni giorno il vostro Padre Celeste e vostra Madre Terra affinchè la vostra anima diventi perfetta come è perfetto il Santo Spirito del nostro Padre Celeste e affinch́è il vostro corpo diventi perfetto come è perfetto il corpo di nostra Madre Terra. Liberamente tratto da: |
Post n°126 pubblicato il 20 Aprile 2014 da benedicaria
L'albero di Pasqua è una tradizione squisitamente nordica che affonda probabilmente le radici nella notte dei tempi. E' facile infatti constatare come i simboli dell'albero, dei fiori e dell'uovo siano quelli che da sempre rappresentano la rinascita, la vita che si perpetua nel ciclo delle stagioni, il risveglio dell'energia assopita del mondo. Piccolo rituale di benedizione dell’Albero di Pasqua “Il Signore Dio fece germogliare l'albero della vita in mezzo al giardino” (Genesi 2,9) Preghiera di benedizione dell’Albero di Pasqua Dio Creatore benedici questo “Albero di Pasqua”, simbolo dell’Albero della Vita che hai piantato e fatto germogliare in mezzo al Giardino dell’Eden. Dopo l’antica colpa di Adamo, hai preservato l’Albero della Vita ponendo dei Cherubini per custodirne la via. Fa che per i meriti di Cristo, nuovo Adamo, morto sull’Albero della Croce, possiamo gustarne i frutti primaverili della sua risurrezione per la vita eterna. Amen. |
Post n°125 pubblicato il 20 Aprile 2014 da benedicaria
L’uso di regalare uova per celebrare l’inizio della primavera è molto antico, e risale a molto tempo prima del Cristianesimo: era un’usanza già diffusa presso gli antichi Persiani, e poi utilizzata anche dai Cinesi, dagli Egizi e dai Greci. I Romani usavano colorare le uova di rosso e sotterrarle nei campi, per propiziarsi la fertilità e l’abbondanza del raccolto. BENEDIZIONE ALLE UOVA A PASQUA Introduzione La tradizione religiosa ha sempre considerato l'uovo come il simbolo del dischiudersi della vita, soprattutto nella stagione di primavera quando la natura si ridesta e si rinnova Questa espressione della pietà popolare, propria sia dell'Oriente che dell'Occidente, si riflette nella consuetudine di benedire le uova nel giorno di Pasqua. Preghiere di Benedizione alle Uova Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra, |
DEDICA...
a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.
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QUESTO BLOG č CONSACRATO A SAN MICHELE ARCANGELO
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; ut non pereamus in tremendo iudicio.
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LE FASI LUNARI
"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)
- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.
- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.
- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.
- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.
LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA
- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.
- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.
- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.
- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.
- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.
- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.
- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.
- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.
- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.
- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.
- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.
- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.
- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.
- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.
- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.
- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.
- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.
I MEGALITI DI ARGIMUSCO
La Stonehenge siciliana
Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco
I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.
Inviato da: Anonymous
il 09/05/2024 alle 14:07
Inviato da: Anonymous
il 06/05/2024 alle 22:51
Inviato da: Julie Sweet
il 30/04/2022 alle 09:56
Inviato da: Riana
il 05/02/2022 alle 12:34
Inviato da: Tiffany Lacey
il 05/02/2022 alle 12:32