Creato da benedicaria il 16/09/2012

Benedicaria

La "Magia" Popolare Siciliana e non solo...

 

Messaggi di Aprile 2014

Orazione in siciliano a San Giorgio miracoloso

Orazione in siciliano a San Giorgio miracoloso

La notte della vigilia di San Giorgio (23 aprile), martire Patrono dell’Arma di Cavalleria, particolarmente venerato in molti Comuni della Sicilia, le ragazze che aspirano a sposarsi preparano un rituale particolare, fissato da norme ben precise dettate da consuetudini religiose che si tramandano, ancor oggi, di generazione in generazione, e che – a detta delle interessate – danno sempre dei buoni risultati. La ragazza dovrà pulire ed ordinare la sua stanza con cura e attenzione, perché sia degna di accogliere l’ospite di riguardo (San Giorgio); porrà sulla panca, dov’è conservato il suo corredo, qualche capo di biancheria intima; stenderà ai piedi del letto un panno bianco di lino (mai ‘ncignatu / mai usato), accenderà una candela alla finestra e lascerà la porta socchiusa. Si scioglierà i capelli e si metterà a letto, recitando la seguente preghiera:

In siciliano:

Oh, San Giorgiu miraculusu,
martiri santu, valenti cavaleri,
fammi attruvari l’omu amurusu,
masculu onestu, beddu, sanseri.
Ti l’addumannu mansu e virtuusu,
travagghiaturi e c’avissi un misteri;
e mi purtassi puru dintra un pirtusu,
fattu di paci e d’amuri, senza pinseri.
Si apri ‘stu cori, chi tegnu scurusu,
viri arrinesciri ‘na brava muggheri;
lu to nòmi mettu a lu primu carusu,
si mi maritu, senza cchiù smaniari.


(segue un pater, un’ave e un gloria)

In italiano:

Oh, San Giorgio miracoloso
martire santo, valente cavaliere
fammi trovare l’uomo che mi ami
maschio onesto, bello , sano.
Te lo domando, calmo e virtuoso
lavoratore e che abbia un mestiere
e mi porti anche dentro un buco
fatto di pace e d’amore, senza pensieri.
Si apre questo cuore, che tengo buio
vedi diventarmi una brava moglie
il tuo nome metterò al mio primo figlio
se mi sposo senza più tormentarmi.


(segue un pater, un’ave e un gloria)

Alcune asseriscono di aver sentito distintamente il rumore degli zoccoli di un cavallo per casa, interrompersi poi davanti all’uscio socchiuso; di aver trovato spiegazzata la biancheria posta sulla panca, indizio questo che lascia supporre il suo utilizzo per l’imminente matrimonio; e per ultimo – ma la fantasia popolare accoppiata alla paura crea leggendarie storie – che sul panno disteso ai piedi del letto è stato chiaramente rilevato un alone, verosimigliante all’orma lasciata dallo zoccolo del cavallo, quasi fosse la sigla del santo, che desse la certezza di un prossimo sposalizio.

 
 
 

Orazione in siciliano a San Giorgio cavaliere

Post n°128 pubblicato il 26 Aprile 2014 da benedicaria
 

Orazione in siciliano a San Giorgio cavaliere

Si racconta in diverse zone della Sicilia che questa novena veniva eseguita dalle donne i cui mariti erano impegnati in guerra, partendo dal vigilia del giorno di San Giorgio, a mezzanotte, per nove notti consecutive (appunto: Novena) per sapere se i propri mariti erano vivi e stavano bene, lasciavano sul tavolo un foglio di carta ed una penna con relativo (calamaio all’epoca) una candela bianca o verde (speranza) accesa (che si consumasse per l’intera notte ed indicasse la via al santo) e si andava a dormire. Se si sognava San Giorgio a Cavallo, il marito era vivo e stava bene, se si sognava solo il cavallo, il marito era passato a miglior vita, se si sognava solo il Santo, senza cavalcatura, allora il marito era vivo ma per il suo ritorno bisognava aspettare. Al mattino, si controllava il foglio, poichè il Santo che passava per la casa poteva lasciare un messaggio ai suoi abitanti.

Prima versione:

In siciliano:

Giorgiu Santu e Cavaleri,
vui siti a cavaddu e iu sugnu a peri,
vui ch’istivu a lu livanti
vui chi vinistivu a lu punenti,
sta grazia m’aviti a fari
tempu nenti!


In italiano:

Giorgio Santo e Cavaliere,
voi siete a cavallo ed io a piedi
(metafora
sicula intesa a dire di essere in ambasce)

voi che andaste a levante,
voi che veniste a ponente,
questa grazia dovete farmi
tempo niente!


Seconda versione:

In siciliano:

San Giorgiu cavalieri
vui siti a cavaddu e iu a peri,
pi la vostra santità
purtatimi insonnu sta virità.


In italiano:

San Giorgio cavaliere
voi sei a cavallo e io a piedi,
per la vostra santità
portatemi in sono la verità.

Terza versione:

In siciliano:

San Giorgiu Cavalieri, beddu a cavaddu e beddu a pedi, comu liberastivu a Maria Maddalena da la vucca du Serpenti, accusì aviti a liberari a mia dalla mala genti. Pi li munti ca firriastivu e pi li munti ca aviti a firriari na grazia ma viti a fari: (si chiede la grazia o la domanda a cui si vuole una risposta) Si è SI, ma viti a fari inzunnari chiesa parata, vigna carricata o tavula cunzata. Si è NO, ma viti a fari inzunnari acqua correnti o focu ardenti.

In italiano:

San Giorgio Cavaliere bello a cavallo e bello a piedi. come avete liberato Maria Maddalena dalla bocca del serpente così dovete liberare me dalle cattive persone. Per i monti che avete girato e per i monti che dovete girare una grazia mi dovete fare: (si chiede la grazia o la domanda a cui si vuole una risposta) Se è SI (la risposta) mi dovete fare sognare chiesa imbandita, vigna piena o tavola apparecchiata. Se è NO fatemi sognare acqua corrente o fuoco ardente.

 
 
 

GIORNATA DELLA MADRE TERRA

Post n°127 pubblicato il 22 Aprile 2014 da benedicaria
 

GIORNATA DELLA MADRE TERRA 2

La Giornata della Terra (in inglese Earth Day), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Celebrazione della Giornata di nostra Madre Terra

Con questa celebrazione si esprime la riconoscenza per i benefici ricevuti da Dio che ha creato con ineffabile amore l'universo e ne ha affidato la cura, la salvaguardia e il rispetto all'uomo perché, attraverso il lavoro assiduo, possa assicurare ai fratelli il necessario per la vita.

Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

Si potrà utilizzare un vaso largo e basso pieno di terra, dove si troveranno già piantati alcuni semi, bulbi o fiori. Ai quattro angoli del vaso, si inseriranno quattro candele del colore dei quattro elementi dell’universo (giallo: aria; rosso: fuoco; blu: acqua; verde: terra), e al centro del vaso si potrà collocare un simbolo, un segno, un’immagine o un oggetto che possa rappresentare la nostra Madre Terra.


INVITATORIO

Benediciamo unanimi il nostro Padre Celeste,
e la fertilità della nostra Madre Terra.
Amen.

ATTO PENITENZIALE

Per l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per l’inquinamento acustico, luminoso e radioattivo:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per il riscaldamento climatico globale:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per lo sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per la distruzione degli ecosistemi:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per le migliaia di piante e specie animali che scompaiono:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Per le calamità naturali, per i terremoti
e per le inondazioni causate dall’egoismo dell’uomo:
Kyrie eleison. (Signore, pietà)

Signore del mondo, insegnaci a custodire e governare nel rispetto di ogni uomo e di ogni creatura quanto tu ci hai affidato sulla terra e nel firmamento e ispiraci la condivisione dei frutti di nostra Madre Terra e del nostro lavoro con i poveri e i bisognosi, affinché prepariamo ogni cosa per la venuta del tuo regno. Sii benedetto ora e nei secoli dei secoli. Amen.

PREGHIERA PER INVOCARE L’ABBRACCIO DI NOSTRA MADRE TERRA

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Padre Celeste, Dio di bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore e per la tua  compassione verso ogni creatura.
Tu hai creato tutte le cose, le hai giudicate tutte belle e buone, poiché il tuo Spirito è in tutte le cose e tutte sono tue, o amante della vita.

(fare 1 o 3 giri in senso orario intorno al vaso che simboleggia la nostra Madre Terra)

Noi riconosciamo la tua gloria negli immensi spazi stellari del cosmo e nel più piccolo seme di vita che spunta nel Grembo della Madre Terra.

Posizionarsi a Est e accendere la candela gialla:

Sii benedetto per l’Aria che ci fa vivere,

Posizionarsi a Sud e accendere la candela rossa:

sii benedetto per il Fuoco che ci riscalda,

Posizionarsi a Ovest e accendere la candela blu:

sii benedetto per l’Acqua che ci disseta,

Posizionarsi a Nord e accendere la candela verde:

sii benedetto per la Terra che ci nutre.

Tu hai voluto l’uomo quale custode del creato, vuoi che egli regni con rispetto e amore su tutte le creature, a lui doni gli animali come aiuto e compagnia, fai vivere piante e fiori per il suo sostentamento e la sua gioia.
Fatti voce di ogni gemito e di ogni grido, fatti voce di ogni creatura animata e inanimata, a te, Signore e Creatore, Padre e Madre, rendiamo gloria e da te attendiamo la trasfigurazione di tutto ciò che hai creato. Amen.

Salmo 103 (104), 24 31-32 33-34

Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.

La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.

Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.

Dal libro della Genesi (1,1.11-12.29-31)
In principio Dio creò il cielo e la terra. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producano seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che é su tutta la terra, e ogni albero in cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona.

“La terra è nel contempo la madre, la madre di tutto ciò che è naturale e la madre di tutto ciò che è umano. È la madre di tutti, perché in lei si trovano i semi di ogni cosa.” (Santa Ildegarda di Bingen)

Oppure:

Dal Vangelo Essendo della Pace
Le nostre viscere sono nate dalle viscere di nostra Madre Terra e sono nascoste ai nostri occhi come le profondità invisibili della terra. La luce dei nostri occhi e l’udito dei nostri orecchi sono nati entrambi dai colori e dai suoni di nostra Madre Terra, che ci circondano come le onde del mare circondano un pesce e come il soffio del vento circonda un uccello. Vi dico, in verità, che l’uomo è Figlio di Madre Terra e da lei il Figlio dell’Uomo riceve tutto il suo corpo, proprio come il corpo di un neonato è generato dal grembo di sua madre. Vi dico, in verità, che voi siete tutt’uno con Madre Terra, lei è in voi e voi siete in lei. Siete nati da lei, vivete in lei e tornerete a lei. Rispettate dunque le sue leggi, perchè nessuno può vivere a lungo nè essere felice se non onora sua Madre Terra rispettando le sue leggi. Perchè il vostro respiro è il suo respiro; il vostro sangue è il suo sangue; le vostre ossa sono le sue ossa; la vostra carne è la sua carne; le vostre viscere sono le sue viscere; i vostri occhi e i vostri orecchi sono i suoi occhi e i suoi orecchi.

“La terra è nel contempo la madre, la madre di tutto ciò che è naturale e la madre di tutto ciò che è umano. È la madre di tutti, perché in lei si trovano i semi di ogni cosa.” (Santa Ildegarda di Bingen)

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DELLA MADRE TERRA

Sii benedetto, Dio onnipotente,
creatore del cielo e della terra:
noi riconosciamo la tua gloria
negli immensi spazi stellari
e nel più piccolo germe di vita
che prorompe dal grembo di nostra Madre Terra.
Nelle vicende e nei ritmi della natura
tu continui l'opera della creazione.
La tua provvidenza senza limiti
si estende alle grandi ere cosmiche
e al breve volgere dei giorni, dei mesi e degli anni.
Ai figli dell'uomo, fatti a tua immagine
e rigenerati in Cristo a vita nuova,
tu affidi le meraviglie dell'universo
e doni loro il tuo Spirito,
perché fedeli interpreti del tuo disegno di amore,
ne rivelino le potenzialità nascoste
e ne custodiscano la sapiente armonia,
per il bene di tutti.

Stendi su di noi la tua mano, o Padre,
perché possiamo attuare un vero progresso
nella giustizia e nella fraternità,
senza mai presumere delle nostre forze.
Insegnaci a governare
nel rispetto dell'uomo e del creato
gli strumenti della scienza e della tecnica
e a condividere i frutti della terra e del lavoro
con i piccoli e i poveri.

Veglia su questa casa comune,
perché non si ripetano per colpa nostra
le catastrofi della natura e della storia.

[Accogli l’offerta votiva…
(acqua – latte – semi – a Pasqua l’uovo – etc.
da versare sul terreno, l’uovo sotterrarlo nel terreno)

per questa Giornata della Madre Terra.]

Concedi a tutti i tuoi figli
di godere della tua continua protezione;
fa' che la società del nostro tempo
si apra verso orizzonti di vera civiltà
in Cristo uomo nuovo.

A te il regno, la potenza e la gloria,
nell'unità dello Spirito Santo
per Cristo nostro Signore,
oggi e nei secoli dei secoli.
Amen.

INTERCESSIONE

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. (Romani 8,19-23)

Signore Dio, noi ti lodiamo per la creazione intera:
donale la liberazione che attende con impazienza.

Signore Dio, noi ti lodiamo per la terra nostra madre:
insegnaci a custodirla, rispettarla e contemplarla.

Signore Dio, noi ti lodiamo per tutte le piante:
ricordaci di avere cura di loro con amore e intelligenza.

Signore Dio, noi ti lodiamo per tutti gli animali:
ispiraci sentimenti di bontà e di solidarietà verso di loro.

Signore Dio, noi ti lodiamo per tutte le creature inanimate:
insegnaci a sentirci in comunione con loro fino a farci loro voce.

Signore Dio, noi ti lodiamo per tutta l’umanità da te creata:
aiutaci ad abitare la terra nella solidarietà e nella condivisione.

PREGHIERA DEL PADRE CELESTE E DI NOSTRA MADRE TERRA

Pregate ogni giorno il vostro Padre Celeste e vostra Madre Terra affinchè la vostra anima diventi perfetta come è perfetto il Santo Spirito del nostro Padre Celeste e affinch́è il vostro corpo diventi perfetto come è perfetto il corpo di nostra Madre Terra.

Pregate così il nostro Padre Celeste:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Perché tuo è il Regno, il potere
e la gloria per l’eternità. Amen.

E pregate così nostra Madre Terra:

Madre nostra che sei sulla terra,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà in noi come lo è in te.
Donaci ogni giorno i frutti del tuo grembo,
e rimetti a noi i nostri peccati
come noi espiamo le nostre colpe contro di te,
e non ci indurre in malattia
ma liberaci dal male.
Perchè tuo è il corpo, la salute e la terra.
Amen.

PREGHIERA CONCLUSIVA

Padre del Cielo, che avvolgi la nostra Madre Terra con il tuo abbraccio, salva tutte le creature da ciò che minaccia la loro vita e la loro bellezza, affinché possano partecipare alla redenzione di tutto l’universo, quando avverrà la manifestazione dei figli di Dio e tuo Figlio verrà nella gloria. Egli vive e regna ora e nei secoli dei secoli. Amen.

BENEDIZIONE

La Madre Terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio il nostro Padre Celeste
e lo temano tutti i confini di nostra Madre Terra. Amen. (cfr. Salmo 67 [66],7-8)

Liberamente tratto da:
- Il Vangelo Essendo della Pace, apocrifo scritto o scoperto da Edmond Bordeaux Szekely, (1905-1979)
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 
 
 

L'Albero di Pasqua o Albero della Vita

L'Albero di Pasqua o Albero della Vita

L'albero di Pasqua è una tradizione squisitamente nordica che affonda probabilmente le radici nella notte dei tempi. E' facile infatti constatare come i simboli dell'albero, dei fiori e dell'uovo siano quelli che da sempre rappresentano la rinascita, la vita che si perpetua nel ciclo delle stagioni, il risveglio dell'energia assopita del mondo.

Ovvio quindi che la simbologia cristiana si sia sovrapposta a questi emblemi naturalistici per rappresentare la resurrezione, il ritorno alla vita, l'eternità dello spirito vitale che si rinnova dopo ogni inverno dell'anima.

Al di là di queste origini l'albero di Pasqua moderno deve forse la sua fortuna al signor Volker Kraft, abitante nella cittadina tedesca di Saafeld che nel 1945 creò il primo albero di Pasqua moderno. Solo nel 1965 esso divenne però un'usanza destinata a durare. L'albero di Saafeld  ha da allora incrementato sempre più il numero di uova decorate che lo addobbano arrivando a contarne quasi 10.000!

Un possibile riferimento biblico, lo possiamo trovare in due passi della Genesi (2/9; 3/22): “Il Signore Iddio fece germogliare l’albero della vita in mezzo al giardino”; “L’uomo non potrà più stendere la sua mano per cogliere, né cogliere ancora del frutto dell’albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno”. Con la resurrezione, avvenuta dopo la morte, Gesù Cristo riaprì all’uomo l’accesso al paradiso e gli ridiede la possibilità di cogliere il frutto dell’albero della vita, il frutto dell’immortalità.

Come si può realizzare:

Si può adoperare un melo, ma anche un pesco o un ciliegio. Ovviamente nelle città, dove è difficile piantare un vero e proprio albero, bastano i loro rami (anche finti) dentro ad un vaso.

Quanto alla decorazione, non possono naturalmente mancare le uova colorate, di plastica o sode a seconda del vostro gusto, a cui possono essere alternati coniglietti pasquali, pulcini in lana fatti in casa, graziosi uccellini. Insomma, come per l’Albero di Natale, anche quello pasquale risulterà un mix tra tradizione e gusto personale.


Piccolo rituale di benedizione dell’Albero di Pasqua

“Il Signore Dio fece germogliare l'albero della vita in mezzo al giardino” (Genesi 2,9)

Dal libro della Genesi (2,7-9.3,1-7.)

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?“. Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete“. Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Salmo 1

Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde;
perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.

Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Dal libro dell’Apocalisse (22, 1-5)

Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell'Agnello
sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno;
vedranno la sua faccia
e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte
e non avranno più bisogno di luce di lampada,
né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà
e regneranno nei secoli dei secoli.

“Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.” (Apocalisse 2,7)

Preghiera di benedizione dell’Albero di Pasqua

Dio Creatore benedici questo “Albero di Pasqua”, simbolo dell’Albero della Vita che hai piantato e fatto germogliare in mezzo al Giardino dell’Eden. Dopo l’antica colpa di Adamo, hai preservato l’Albero della Vita ponendo dei Cherubini per custodirne la via. Fa che per i meriti di Cristo, nuovo Adamo, morto sull’Albero della Croce, possiamo gustarne i frutti primaverili della sua risurrezione per la vita eterna. Amen.

(Si può aspergere l’”Albero di Pasqua” con l’acqua benedetta)

“Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città.” (Apocalisse 22,14)

 
 
 

BENEDIZIONE ALLE UOVA A PASQUA

Benedizione alle Uova a Pasqua

L’uso di regalare uova per celebrare l’inizio della primavera è molto antico, e risale a molto tempo prima del Cristianesimo: era un’usanza già diffusa presso gli antichi Persiani, e poi utilizzata anche dai Cinesi, dagli Egizi e dai Greci. I Romani usavano colorare le uova di rosso e sotterrarle nei campi, per propiziarsi la fertilità e l’abbondanza del raccolto.

Con l’avvento del Cristianesimo, l’idea ancestrale del guscio in cui risiede il germe della vita è passato a significare il sepolcro dal quale Cristo è risorto, quindi non solo la rinascita della Natura ma dell’uomo stesso e di Cristo. Visto che comunque la data della Pasqua cade attorno all’inizio della Primavera, tutto il simbolismo associato alle uova venne, dopo l’avvento del Cristianesimo, spostato nella simbologia e nei riti legati a questa festività.

L’uovo rosso di Maria Maddalena

Un discorso a parte merita, tuttavia, l’uovo colorato di rosso, e specialmente la sua relazione con la figura di Maria Maddalena. La leggenda tramanda che dopo la resurrezione di Cristo, Maria Maddalena si recò al cospetto dell’imperatore Tiberio mostrandogli un uovo, annunciando la resurrezione di Cristo. L’imperatore, incredulo, rispose che era impossibile per alcuno risorgere dai morti così come era impossibile per un uovo diventare tutto rosso. Immediatamente, come per miracolo, l’uovo della Maddalena si tinse di questo colore. Altre tradizioni mettono l’apostolo Pietro al posto dell’Imperatore Tiberio, ma la sostanza non cambia.

L’uovo, dunque, è la rappresentazione della forza femminile (l'albume) e della forza maschile (il tuorlo) mentre il guscio, fusione perfetta di due simboli geometrici (il cerchio e la piramide) congiunge e protegge i due preziosi elementi.

BENEDIZIONE ALLE UOVA A PASQUA

Introduzione

La tradizione religiosa ha sempre considerato l'uovo come il simbolo del dischiudersi della vita, soprattutto nella stagione di primavera quando la natura si ridesta e si rinnova Questa espressione della pietà popolare, propria sia dell'Oriente che dell'Occidente, si riflette nella consuetudine di benedire le uova nel giorno di Pasqua.
Il gesto semplice ed umile, insieme ad altri, prolunga nell'ambito familiare il messaggio della risurrezione e della vita nuova in Cristo, che investe l'uomo e la natura.

V. Sia benedetto Cristo, nostra Pasqua. [Alleluia.]
R. Ora e sempre. [Alleluia.]

Si legge un brano della Sacra Scrittura:

Romani 6,4
 
Per mezzo del battesimo
siamo stati sepolti insieme a Cristo nella morte,
perché come Cristo fu risuscitato dai morti
per mezzo della gloria del Padre,
così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.

2 Corinzi 5,15-17

Cristo è morto per tutti,
perché quelli che vivono non vivano più per se stessi,
ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno
secondo la carne;
e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne,
ora non lo conosciamo più così.
Quindi se uno è in Cristo,
è una creatura nuova;
le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.

Efesini 4,22-24

Fratelli, dovete deporre l'uomo vecchio
con la condotta di prima,
l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici
e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente
e rivestire l'uomo nuovo,
creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.

1 Pietro 3, 15

Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori,
pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.

Preghiere di Benedizione alle Uova

Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra,
che nella radiosa luce del Cristo risorto
ridesti l'uomo e il mondo alla vita nuova
che scaturisce dalle sorgenti del Salvatore:
guarda a noi tuoi fedeli
e a quanti si ciberanno di queste uova,
umile e domestico richiamo alle feste pasquali;
fa' che ci apriamo alla fraternità
nella gioia del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore,
che ha vinto la morte
e vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.


Quindi ci si segna e si asperge con l'acqua benedetta le uova dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
il ricordo del nostro Battesimo
e l'adesione a Cristo,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.

(Tratto dal Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana)

 
 
 

DEDICA...

a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.

 

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QUESTO BLOG č CONSACRATO A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo

Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; ut non pereamus in tremendo iudicio.

 

LE FASI LUNARI

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)

- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.

- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.

- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.

- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.

 

LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA

Biblioteca della Benedicaria

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.

- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.

- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.

- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.

- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.

- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.

- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.

- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.

- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.

- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.

- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.

- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.

- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.

- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.

- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.

- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.

- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.

- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.

- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 

I MEGALITI DI ARGIMUSCO

La Stonehenge siciliana

Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco

I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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