Già presso i pagani, l'incenso veniva bruciato davanti alle immagini degli dei e davanti all'imperatore ad essi equiparato.
Nei primi secoli del cristianesimo, numerosi cristiani furono martirizzati per essersi rifiutati di compiere questo gesto idolàtrico. In seguito, tanto era forte il richiamo sgradevole della persecuzione dei non turificanti, per distinguere il culto cristiano da quello pagano, l'uso dell'incenso dalla liturgia fu addirittura soppresso. Esso venne ripristinato soltanto dopo l'editto di Costantino e il declino del paganesimo. A Roma non si usavano però turiboli o cose orientali del genere. Il poco incenso che si utilizzava era sparso in appositi bracieri. L'incenso all'offertorio è rientrato dal IX sec. nella liturgia carolingia e addirittura nell'XI nella liturgia romana.
L'incenso nella Bibbia
Per quanto riguarda la liturgia dell'Antico Testamento, Mosè riceve dal Signore l’ordine di costruire un altare speciale riservato all’incenso per il culto divino:
“Farai un altare sul quale bruciare l’incenso: lo farai di legno di acacia (...). Rivestirai d’oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d’oro (...). Porrai l’altare davanti al velo che nasconde l’arca della Testimonianza, di fronte al coperchio che è sopra la testimonianza, dove io ti darò convegno. Aronne brucerà su di esso l’incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina quando riordinerà le lampade e lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore per le vostre generazioni (...). È cosa santissima per il Signore” (Es 30,1-10).
L’incenso, veniva posto anche sopra le oblazioni bruciate sull’altare come memoriale: “profumo soave per il Signore” (cfr. Lv 2).
Più tardi, nel Tempio di Gerusalemme, nella ricorrenza annuale dell'Espiazione (Yom Kippur), il sommo sacerdote, oltrepassava il velo del Tempio ed entrava con l’incensiere nel Santo dei Santi, per bruciarvi “due manciate di incenso odoroso polverizzato”, allora, una nube densa e profumata, avvolgeva ogni parte del luogo santissimo in cui era custodita l’Arca dell’Alleanza (cfr. Lv 16,12-13).
In Israele, si incensavano le persone, gli oggetti, e i luoghi riservati al culto del Dio Unico. Tutti coloro che partecipavano al culto divino, erano invitati ad effondere un soave profumo spirituale: “Ascoltate, figli santi...Come incenso spandete un buon profumo” (Sir 39,13-14).
L’incenso, legato al culto degli Israeliti, sarà più tardi presente, con la sua ricca valenza simbolica, anche nella liturgia cristiana, soprattutto nelle Chiese d'Oriente.
Nel Vangelo di Matteo, viene descritto l’omaggio fatto a Gesù da alcuni personaggi misteriosi: i Magi. Costoro, giungendo dalle lontane terre di oriente per incontrare il “re dei Giudei”, gli offrono in dono, con l’oro e la mirra, anche l’odoroso incenso, custodito in scrigni preziosi (Cfr Mt 2,11).
La Chiesa antica
Nel IV secolo (epoca d'oro dei liturgisti), la famosa pellegrina Egeria, così descriveva una liturgia svoltasi nel Santo Sepolcro di Gerusalemme: “Quando si sono cantati questi tre salmi e fatte queste tre orazioni, ecco che vengono portati dei turiboli all’interno della grotta dell’Anastasi, perché tutta la basilica dell’Anastasi si riempia di profumi”. [Diario di Viaggio, 24,10]
La solenne incensazione del luogo da cui Cristo è risorto precedeva la lettura, da parte del vescovo, del Vangelo della risurrezione. L’uso dell’incenso nel Santo Sepolcro, ripropone l’immagine delle donne che portarono oli aromatici per imbalsamare il corpo del Signore e trovarono invece l’angelo che ne annunciava la gloriosa risurrezione (Cfr Mc 1,6).
Secondo San Paolo, tutti i cristiani, con la loro testimonianza di fede, spandono nel mondo il profumo di Cristo che si è offerto al Padre “in sacrificio di soave odore”(Cfr 2Cor 2,14-16; Ef 5,2).
Nella devozione popolare e nella Benedicaria
L’utilizzo degli incensi e delle fumigazioni è una pratica molto comune nella “magia” popolare e delle campagne come la Benedicaria. Alcune formule si perdono nella notte dei tempi, altre provengono dalla tradizione “pagana” o araba e sono giunte nel nostro paese attraverso i numerosi flussi migratori che hanno interessato la penisola nel corso dei secoli. Se alcuni sono impiegati nella “magia” bianca (buona), altre formule invece hanno trovato impiego nella “magia” di attacco. Le fumigazioni positive si eseguono sempre in fase di luna crescente. Se si eseguono in casa, sull’ambiente, vanno fatte dalla parte della casa verso il fondo della stessa. Le fumigazioni negative si eseguono invece in luna calante e le ceneri della combustione vengono successivamente sparse nel luogo in cui si vuole apportare negatività insieme ad altre erbe, terre, etc.
Si eseguono fumigazioni sugli altari dei Santi, associate a candele colorate per potenziare simbolicamente l’intenzione di preghiera, ma anche su fotografia, a distanza o su un capo di abbigliamento della persona su cui si vuole agire (positivamente o negativamente che sia), oppure in un luogo. Le ceneri della combustione sono impiegate spesso come supporto alla richiesta di preghiera e sparse nei luoghi, sulle persone, su oggetti. Quando si esegue una fumigazione è fondamentale esprimere chiaramente la richiesta e concentrarsi sullo scopo che si persegue. Si possono recitare Orazioni specifiche, preghiere tradizionali e devozionali oppure espressioni e filastrocche inventate che sintetizzino la finalità.
Come per le candele, anche l’incenso racchiude i Quattro Elementi sia del Macrocosmo che del Microcosmo: la Terra, l’incenso e il carboncino; l’Aria, il fumo dell’incenso, l’Acqua, lo scioglimento del grano di incenso; il Fuoco, l’incenso e il carboncino che bruciano.
CORRISPONDENZE DI ALCUNI INCENSI - ERBE - FIORI - RADICI E IL LORO UTILIZZO:
ATTENZIONE: tutte le erbe, radici, incensi sotto elencati sono presentati solo ed esclusivamente per essere bruciati come incenso o impiegato nella composizione di oggetti, sacchetti e Sigilli NON INGERIBILI.
QUINDI NON INGERITELI PER NESSUN MOTIVO!
Se cercate piante per un uso terapeutico è necessario che vi rivolgiate ad un esperto (medico, farmacista, erborista) che vi informerà sulle modalità di impiego e sull'eventuale livello di tossicità.
Tutte le informazioni presenti all’interno di questo blog sono da intendere come curiosità magiche e folkloriche legate a tradizioni popolari ed esoteriche di varie etnie. Il curatore di questo blog non vanta proprietà miracolose né poteri paranormali, le descrizioni degli stessi fanno riferimento a quanto tramandato dalle varie tradizioni a cui eventuali prodotti appartengono. Sta al buon senso del lettore la valutazione dei medesimi.
Tutte le informazioni presenti nel blog sono tradizioni appartenenti a diverse culture popolari, folkloristiche ed esoteriche. L'attribuzione di proprietà soprannaturali o magiche da parte di queste non è ovviamente dimostrabile scientificamente ed in maniera positiva, staccandosi dall'impiego pratico e rientrando nell'ambito della fede. Si invita il lettore a valutare in maniera oggettiva eventuali pratiche onde evitare che potessero in un qualche modo ledere la propria salute, etica e la propria sensibilità personale. Il curatore di questo blog non si ritiene responsabile di questo, esercitando unicamente una funzione di divulgazione culturale intese come curiosità folkloriche.
ACACIA: Purificazioni e veggenza
ACHILLEA: Contro le negatività, per favorire il matrimonio
AGNOCASTO: Smaltire la tensione nervosa
AGRIMONIA: Per far tornare indietro il male
ALLORO: Spezzare maledizioni, ostacoli, attirare fortuna, protegge dalle negatività, purifica, attrae denaro e dona forza. Le foglie si possono portare addosso, si possono inserire nei “sacchetti devozionali” oppure si possono bruciare, polverizzate, come fossero incenso.
ALOE: Per l’amore e per allontanare le negatività.
ANICE STELLATO: Fortuna e denaro
ARTEMISIA: Coraggio, profezia e amore
ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Per legamenti, protezione, esorcismi o controfatture
ASSENZIO: per bagli purificatori, contro larve e negatività
BARDANA: Attira il denaro, purifica l’ambiente da negatività
BASILICO: Ha doti purificatorie, di protezione e nelle richieste di preghiera di unione. Le foglie una volta essiccate si usano come incenso.
BENZOINO: Attira clienti, denaro e felicità
BIANCOSPINO: Amore, serenità contro negatività
BOLDO: Scarica negatività, purificare, pace
BORRAGGINE: Contro la depressione e per avere coraggio
CAMOMILLA: Dona prosperità, protezione, calma, creatività. Famosi gli infusi di camomilla che calmano gli spasmi dello stomaco e favoriscono il sonno.
CANNELLA: Aiuta i poteri psichici, la guarigione, la chiaroveggenza, e facilitano le entrate di denaro ed il successo. Si brucia come incenso, e si può anche preparare con essa un infuso molto gradevole.
CANFORA: Cacciare via il male, per cose inconsce
CHIODI DI GAROFANO: Ottimi per propiziare denaro, protezione e amore. I chiodi di garofano si possono polverizzano e bruciano come incenso.
CAPRIFOGLIO: intuizione, porta fortuna
CARDO MARIANO: Purificazioni forti, esorcismi
CARDO SANTO: Allontana le malignità
CASCARA SAGRADA: benedire e consacrare Sigilli, risolvere problemi legali
CENTINODIA: Contro la sfortuna, evitare disgrazie.
CORIANDOLO: Realizzare velocemente i desideri
CIPRESSO: Per cose stabili e per i defunti
CICORIA (radice): Accrescimento della fortuna, denaro.
EDERA: Per legamenti d’amore
ERICA: Fortuna sul lavoro, benedire e consacrare i Sigilli
EUFRASIA: Studio e facoltà mentali
FIORDALISO: Attirare e conquistare gli uomini
FINOCCHIO: Purifica e protegge. Ottime le tisane anti ritenzione di aria nello stomaco.
FRASSINO: Per proteggere il lavoro, allontana “spiriti” negativi
GELSOMINO (fiori): Per i Sigilli e sogni
GRAMIGNA: Allontana i nemici, spezza i malefici
IPERICO: Per purificare ambienti o persone, proteggere abitazioni
IRIS: Spiritualità, allontana presenze negative
IBISCUS o KARKADE’: Attrazione sessuale
INCENSO REALE o LITURGICO: Il “principe” degli Incensi, il più nobile, antico e prezioso. Le sue applicazioni sono universali. E’ l’unico incenso che può sostituire in caso di necessità, qualsiasi altro, di qualsiasi genere o proprietà. Propizia ogni sorta di preghiera, di richiesta, sostiene attivamente la volontà creativa e feconda, sviluppa le facoltà psichiche, l’intelligenza attiva, l’energia realizzatrice. Combatte ogni malattia e allontana il male e gli spiriti malvagi. Purifica e protegge. Agisce velocemente e intensamente se sorretto da preghiere assidue e sincere, in ogni necessità della vita. Coloro che incautamente lo useranno per scopi maligni o perversi, “ne riceveranno tanto male pari a settanta volte quello provocato…”
ISSOPO: Per sentirsi in comunione con i defunti e gli Incorporei (Angeli)
LAVANDA: Le nostre nonne la raccoglievano nel momento della fioritura per farne mazzetti fitti, strettamente legati assieme sempre con un filo di lavanda, per metterli tra la biancheria. Oltre a dare una gradevole profumazione alla nostra biancheria propiziano la purificazione, la felicità, l'amore, la pace, la protezione. Si può utilizzare anche come incenso.
LUPPOLO: Sogni premonitori, purificazioni
MAGGIORANA: Per stimolare e ridare coraggio e forza morale
MANDRAGORA o MANDRAGOLA: Per qualsiasi richiesta e per tutti i rituali
MELOGRANO: Per l’amore e l’amicizia
MENTA PIPERITA: Studio, applicazione mentale
MIRRA: Purificazioni
MIRTO: Per l’amore duraturo
NOCCIOLO: Per sanare dispute fra amanti o amici
NOCE MOSCATA: chiaroveggenza, prosperità, denaro. La polvere può essere usata come incenso.
OLIBANO FEMMINA: Purificazioni, invocazioni
OLIBANO MASCHIO: Successo, denaro, purificazione ambienti
ORTICA: Riti di contrattacco, assorbe il male
PATCHOULI: Prosperità, amore, desiderio, ricchezza
PERVINCA: Fa si che una persona diventi dipendente del tuo amore
PREZZEMOLO: purificazione, protezione. Si usa anche misto all'acqua del bagno.
QUERCIA: Per la stabilità e la fortuna sul lavoro
ROSA: protezione, creatività, facoltà psichiche, amore, sessualità, attrazione. Non c'è cosa che non si possa fare con la rosa: infusi, profumi, sia con le foglie fresche che con quelle secche.
ROVO (foglie): Per preparare legamenti d’amore
ROSMARINO: protegge dalle negatività, benedizione, consacrazione. Si brucia come incenso, si mette nei “sacchetti devozionali”. Si può fare un infuso di rosmarino per purificare il corpo o per "ripulire" la casa da qualsiasi residuo negativo.
RUTA: Spezza il male assorbendolo, ottimo per lo studio
SALICE: Per dimenticare i dispiaceri di una storia sentimentale
SALVIA: guarigione, prosperità, saggezza, purificazione, denaro.
SANDALO ROSSO: Concentrazione, meditazione
SANGUE DI DRAGO: Preghiere che richiedono forza e autorità.
SASSOFRASSO: Attira denaro, ammirazione stima
TARASSACO: Per la Profezia, desideri e per sentirsi in comunione con gli Incorporei (Angeli)
TIGLIO: Sogni premonitori, viaggi spirituali (bilocazione)
VERBENA: Per favorire e mantenere l’amore, conquiste
VIOLA: Amore, per farsi ricordare.
VISCHIO: Propiziare una bella storia d’amore.
Bibliografia:
- “La Magia Astrale degli Incensi” di Pier Luca Pierini R. Ed. Il Gatto Nero Centro Editoriale Rebis
- “Il Potere delle Piante Magiche” di Sedir Ed. Rebis
- “La Magica Mandragora” L'esoterismo, il mito, la storia, la leggenda di Pier Luca Pierini R. Ed. Rebis
Inviato da: Matthias Seidl
il 30/07/2024 alle 01:18
Inviato da: Anonymous
il 09/05/2024 alle 14:07
Inviato da: Anonymous
il 06/05/2024 alle 22:51
Inviato da: Julie Sweet
il 30/04/2022 alle 09:56
Inviato da: Riana
il 05/02/2022 alle 12:34