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La "Magia" Popolare Siciliana e non solo...

 

Messaggi del 03/01/2014

LA BEFANA: LA MANIFESTAZIONE DELLA VECCHIA MADRE TERRA

Post n°83 pubblicato il 03 Gennaio 2014 da benedicaria
 

La Befana: La manifestazione della Vecchia Madre Terra

Vigilia dell’Epifania

Introduzione

La Befana è una figura legata alla tradizione popolare del periodo natalizio tipicamente italiana e la sua origine si perde nella notte dei tempi. Il termine Befana deriva da una aferesi del latino Epifania (manifestazione), che dapprima diventa Pifania, poi Bifania, Befania e infine Befana: tentativo evidente di cristianizzare il personaggio femminile, trasformandolo nella personificazione femminile della festa. Ma chi è questa misteriosa Befana? Un tempo si credeva che creature femminili guidate da Diana volassero al di sopra dei campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. E' da queste creature che deriverebbe la figura dell'odierna vecchina dispensatrice di doni. La Befana è descritta come una signora vecchia e brutta con il viso fuligginoso, abitante secondo la leggenda nelle caverne delle montagne perchè incarna la Madre Natura spoglia, che non da più frutti, reduce dall'inverno e che si approssima però alla sua rigenerazione. Per questo in molte tradizioni popolari sopravvive l'usanza di bruciare il fantoccio della Befana allo scopo di propiziare la rinascita della natura e, quindi, dei raccolti. Nella dodicesima notte dopo il Natale, dopo il Solstizio Invernale, si celebrava quindi con la figura della Befana la morte e la rinascita della natura. La vecchia Madre Natura dell'anno trascorso doveva essere bruciata come un ramo secco per far si che dalle sue ceneri risorgesse, con la luna nuova, la giovane natura feconda.

Prima di essere sacrificata però la vecchia signora passa di casa in casa nella notte fra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una magica scopa, che tiene al contrario per sottolineare che non è una strega; scende per la cappa del camino nel focolare portando piccoli doni ai bambini buoni, nonché la frutta secca dell’inverno e le nuove sementi che germoglieranno durante l'anno appena iniziato. E pedagogicamente, anche carbone per i più capricciosi. (Si consideri, però, che secondo un antico simbolismo il carbone esprime la valenza di energia latente, viene considerato un amuleto, un vero e proprio dono che aiutava a cacciare malanni e disgrazie).

Quello del falò della Befana è un rito purificatorio, che trova il suo culmine a Febbraio nel periodo della Candelora e del Carnevale, quando si fa un gran chiasso e si accendono fuochi proprio per purificare la Madre Terra e noi stessi, per scacciare i "demoni" dell'oscuro inverno.

Secondo altri la Befana sarebbe, invece, la manifestazione degli antenati di ogni famiglia, sicchè l’arrivo della Befana sarebbe un ritorno temporaneo dei parenti che portano doni importanti per la famiglia; in tal modo si costituisce un rapporto tra il mondo dei bambini e quello degli antenati, depositari della tradizione


PICCOLO RITUALE PER IL GIORNO DELL’EPIFANIA

Spiegazione del Rito

La ricorrenza dell’epifania possiede delle forti simbologie propiziatorie, per cui è possibile mettere in atto dei riti e delle preghiere per l’accrescimento e per il superamento di situazioni ferme, oltre che per trovare nuove strade che possano migliorare gli affetti, la stabilità interiore e quella economica.

Si può creare un Cerchio (che simboleggia l’abbraccio materno di Dio) fatto di paglia, foglie secche e frutta secca (fichi, datteri, noci, mandorle, prugne, etc.), carbone dolce da mangiare oppure quello vero; ai Quattro Punti Cardinali si possono posizionare quattro candele a simboleggiare i Quattro Elementi: l’Aria, dalla candela gialla; il Fuoco, dalla candela rossa; l’Acqua, dalla candela blu; la Terra, dalla candela verde. Al centro del Cerchio si posiziona un piccolo calderone possibilmente di rame (anche di terracotta e/o smaltato andrà bene) e facoltativamente un piccolo fantoccio raffigurante la Befana (immagine della vecchia Madre Natura) con del carbone vero o carbone dolce da mangiare come si è fatto per creare il Cerchio.


INVITATORIO

Benediciamo unanimi il Signore nostro Dio, per la rugiada del cielo e la fertilità della terra. Amen.

Preghiera per invocare il Cerchio e i Quattro Elementi divini:

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Dio di bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore e per la tua  compassione verso ogni creatura.
Tu hai creato tutte le cose, le hai giudicate tutte belle e buone, poiché il tuo Spirito è in tutte le cose e tutte sono tue, o amante della vita.

Noi riconosciamo la tua gloria negli immensi spazi stellari del cosmo e nel più piccolo seme di vita che spunterà dopo la stagione invernale, dal Grembo dell’anziana Madre Terra.

Accendere la candela gialla: Sii benedetto per l’Aria che ci fa vivere,
Accendere la candela rossa: sii benedetto per il Fuoco che ci riscalda,
Accendere la candela blu: sii benedetto per l'Acqua che ci disseta,
Accendere la candela verde: sii benedetto per la Terra che ci nutre.

Tu hai voluto l’uomo quale custode del creato, vuoi che egli regni con rispetto e amore su tutte le creature, a lui doni gli animali come aiuto e compagnia, fai vivere piante e fiori per il suo sostentamento e la sua gioia.
Fatti voce di ogni gemito e di ogni grido, fatti voce di ogni creatura animata e inanimata, a te, Signore e Creatore, Padre e Madre, rendiamo gloria e da te attendiamo la trasfigurazione di tutto ciò che hai creato. Amen. 

Dal Vangelo secondo Matteo (6,25-34)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un' ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

(momento di silenzio interiore)

Descrizione del Rito del Calderone

Si mettano ad ardere paglia e foglie secche in un calderone di rame (simbolo del “ventre e delle viscere materne” di Dio) anche di piccole dimensioni. Il fuoco deve essere simbolico, piccolo, (si può mettere all’interno un piccolo lumino) acceso in sicurezza.

In questo fuoco bruciate un carboncino dove verserete polvere di “oro” (che si trova in commercio nei negozi specializzati) della mirra e dell’incenso puro (detto: “reale” o liturgico)


BENEDIZIONE DEL FUOCO

Sii benedetto, Dio Padre onnipotente:
tu in principio hai creato la luce
e hai acceso nell'uomo,
fatto a tua immagine,
la scintilla del tuo amore;
con una colonna luminosa
hai guidato il tuo popolo errante nel deserto
verso la terra promessa;
nella pienezza dei tempi
hai mandato il tuo Figlio
a portare nelle nostre tenebre
l'ardente luce della verità e della grazia,
e dopo la sua gloriosa ascensione
hai effuso la fiamma del tuo Spirito
sulla Chiesa nascente.
Benedici questo fuoco nella festa dell’Epifania,
in cui l’anziana Madre Terra reduce dell’inverno
lascia che le sue foglie e i suoi rami secchi brucino
allo scopo di propiziare la rinascita della natura e dei raccolti
;
e fa' divampare nei nostri cuori
l'incendio della tua carità.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

In un pezzo di carta bianca scriverete ciò che desiderate cancellare dalla vostra vita e che non volete portare appresso nel nuovo anno come retaggio pesante del vecchio.

Scrivete anche il desiderio, la preghiera, la grazia che volete si realizzi entro i 12 mesi del nuovo anno. (Se siete da soli, prima di bruciare la carta leggete ad alta voce per tre volte quanto avete scritto), battete il piede destro a terra per 3 volte e poi lasciate che tutto si consumi dal fuoco all'interno del calderone di rame.


INTERCESSIONE

Dio Creatore e Padre abbraccia con la sua provvidenza materna tutti i suoi figli, li nutre e con la sua benedizione dà fecondità all’anziana Madre Terra, perché produca dopo la stagione invernale i suoi frutti affinché l'uomo ne tragga alimento. Rivolgiamoci a lui con filiale fiducia:

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio, creatore dell’universo e di tutto ciò che vive e respira, provvedi il cibo a ogni essere vivente, affinché ogni creatura ti renda grazie.

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio, Signore del mondo e della storia, ispiraci un rapporto armonioso e pacifico con le creature, perché tu ci hai affidato le opere delle tue mani.

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio, Padre e Madre, che regni su tutto l’universo, liberaci dalla tentazione dello sfruttamento della terra, affinché riconosciamo la dignità e il limite della nostra condizione.

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio, salvatore di tutto e di tutti, invia il tuo Spirito di timore e di sapienza, perché ci insegni a preservare la creazione da ogni inquinamento.

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio che in questa stagione invernale, continui a vivificare l’anziana Madre Terra, benedici il lavoro dell’uomo e i frutti della terra che cresceranno, affinché possiamo condividere l’abbondanza dei tuoi beni.

Dio nostro, ascoltaci!

- Dio che in Cristo ricapitoli e trasfiguri ogni cosa, benedici e sostieni tutti i cultori della bellezza, quanti lavorano per la riconciliazione tra l’uomo e la Madre Terra.

Dio nostro, ascoltaci!

Signore, tu trasfigurerai il cielo e la terra, unisci la nostra preghiera al gemito della creazione:

Padre nostro…

PREGHIERA

O Dio, Creatore del cielo e della terra, che ti manifesti in questo giorno come anziana Madre della Natura e che, con il fuoco del tuo Spirito, bruci e purifichi le foglie e i rami secchi, simbolo di tutte quelle situazioni rimaste ferme o irrisolte nella nostra vita, donaci i tuoi ultimi frutti invernali per ritrovare la forza di percorrere strade nuove e propizie che possano migliorare le situazioni legate agli affetti, alla stabilità economica e interiore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

BENEDIZIONE

Il Signore Gesù Cristo, in virtù del potere che ha di sottomettere a se tutte le cose, trasfiguri il nostro corpo di miseria per conformarlo al suo corpo di gloria. Amen. (cfr. Filippesi 3,21).

(si può gustare la frutta secca che è stata utilizzata per formare il Cerchio dell’abbraccio materno di Dio)

Suggerimento

Al pari delle antiche vecchie signore seguaci di Diana disperdete poi le ceneri del rito, una volta spente e fredde, attorno a casa vostra, in giardino, sul balcone e pochi pizzichi anche in casa vostra dentro dei vasi di fiori a contatto con la terra.

Nel piccolo recipiente di rame che avete usato per il rito mettete invece del sale grosso marino, chiodi di garofano e cumino (che potete facilmente reperire al supermercato) e mettetelo in casa su uno scaffale o una mensola lontano da occhi e mani indiscrete.


Bibliografia:

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 
 
 

BENEDIZIONE DEI RE MAGI

Benedizione dei Re Magi

Attorno alla solennità dell’Epifania, di antichissima origine e di ricchissimo contenuto, sono sorte e si sono sviluppate molte tradizioni e genuine espressioni di pietà popolare. Tra esse il Rituale Romanum propone la benedizione della "creta" (gesso) con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi (C + M + B), spiegate anche come abbreviazione di “Christus mansionem benedicat” cioè "Cristo benedica questa casa, a custodia e protezione per tutto l'anno dei componenti della famiglia" (nella tradizione celtica precristiana la Grande Madre viene spesso rappresentata nel suo triplice aspetto: infatti le iniziali C + M + B starebbero per i nomi delle tre dee o sante (?) Caterina, Margherita e Barbara). Questa tradizione non è mai stata molto presente in Italia, mentre nei territori germanici e soprattutto in Polonia è quanto mai viva e diffusa. Se è cosuetudine, si portano al sacerdote i gessetti da far benedire, se no, si possono ugualmente utilizzare i gessetti non benedetti per scrive sulla porta di casa, o anche sulle porte interne, il nome (ma basta l'iniziale) dei tre santi magi, aggiungendo l'anno corrente spezzando in due la cifra. Di solito il risultato ha questa forma:



20 + C + M + B + 14

 

Benedizione della casa con i gessetti dei Re Magi

Benedizione e offerta del gesso:
Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli ha fatto il cielo e la terra.

Benedici (Ti presentiamo), Signore Dio, questo gesso tua creatura: perchè abbia un salutare effetto per il genere umano; e concedi, per invocazione del tuo santissimo nome, che chiunque avrà con esso scritto sulle porte di casa sua i nomi dei tuoi santi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, per la loro intercessione e i loro meriti, riceva la salute del corpo e la protezione dell'anima. Per Cristo nostro Signore. Amen.

oppure:

Benedici, (Ti presentiamo) o Signore, questo gesso come segno efficace della tua benedizione sulle case del nostro popolo. Veglia sul nostro uscire e il nostro entrare e fa che l'amore di Cristo e la manifestazione della sua grazia possa essere concessa a tutti gli abitanti e ad ogni ospite. Preghiamo perché, come i Saggi (Magi) di un tempo, Lo possiamo servire come unico nostro Re, adorarlo come l'unico vero Dio, e onorarlo con la vita in un sacrificio di lode, Egli che vivi e regni con te e lo Spirito Santo, uno Dio, nei secoli dei secoli. Amen.

mentre si legge il Vangelo, si tracciano le iscrizioni sull’architrave della porta di casa in questo modo:

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-3;14)

In principio era il Verbo, (scrivere: 2)
e il Verbo era presso Dio (scrivere: 0)
e il Verbo era Dio. (scrivere +)
Egli era in principio presso Dio. (scrivere: C)
Tutto è stato fatto per mezzo di lui, (scrivere: +)
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. (scrivere: M)
E il Verbo si fece carne (scrivere: +)
e venne ad abitare in mezzo a noi; (scrivere: B)
e noi vedemmo la sua gloria, (scrivere: +)
gloria come di unigenito dal Padre, (scrivere: 1)
pieno di grazia e di verità. (scrivere: 4)

(la porta e/o tutta la casa viene aspersa con acqua benedetta e incensata)

Quindi si dice il: Padre nostro…

Preghiere
O Dio, che in questo giorno hai rivelato il tuo unigenito Figlio a tutte le nazioni per la guida di una stella, ora fa che anche noi per fede possiamo finalmente vedere la tua maestà celeste, per mezzo di Cristo nostro Signore. Amen.

Signore, Dio onnipotente, benedici questa casa, e sotto il suo riparo ci sia la salute, la purezza, l'umiltà, la bontà, la dolcezza, l'obbedienza ai tuoi comandamenti, e un rendimento di grazie a Dio Padre, Figlio, e Spirito Santo. Possa la tua benedizione rimanere sempre in questa casa e su coloro che vi abitano, per Cristo nostro Signore. Amen.

Ascoltami, o Signore santo, Padre onnipotente, Dio eterno, invia il tuo santo angelo dal cielo a vegliare, amare, proteggere, e difendere tutti coloro che vivono in casa mia. Invito i tuoi santi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, per proteggere la mia famiglia e la mia casa da ogni danno e pericolo. Ho posto i segni dei loro nomi sacri sopra le porte della mia casa come un richiamo costante per noi e per tutti coloro che entrano qui affinchè la mia casa sia davvero una casa del Signore. Amen.

O Dio, fa che la porta della mia casa sia sufficientemente ampia per ricevere tutti coloro che hanno bisogno di amore umano e di compagnia; abbastanza stretta da chiudere fuori tutta l’invidia, l’orgoglio e l’odio. Fai la soglia abbastanza liscia perchè essa non sia d'inciampo per i bambini, e robusta e forte abbastanza per potere rientrare a casa. Amen.

O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

O Dio, fa che il tuo Regno eterno sia alle porte della mia casa. Chiedo tutto questo nel nome di Gesù Cristo tuo Figlio. Amen.

testi liberamente tratti da:

- Rituale Romanum del 1964
-  www.cantualeantonianum.com

 
 
 

DEDICA...

a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.

 

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Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; ut non pereamus in tremendo iudicio.

 

LE FASI LUNARI

"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)

- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.

- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.

- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.

- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.

 

LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA

Biblioteca della Benedicaria

- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.

- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.

- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.

- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.

- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.

- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.

- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.

- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.

- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.

- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.

- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.

- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.

- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.

- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.

- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.

- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.

- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.

- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.

- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.

- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.

- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.

- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.

 

I MEGALITI DI ARGIMUSCO

La Stonehenge siciliana

Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco

I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.

 

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