Essenza di vita

...Il tempo che passa e i miei perchè...


"...A volte la pioggia cade fitta e non ci bagna, il vento soffia forte e non ci asciuga ed il sole non lo vedi ma sai che c'è..." ...così canta uno dei musicisti a cui più ho legato la mia vita ed è proprio così che posso riassumere il mio stato d'animo in questo periodo...alterno momenti di pseudo serenità a momenti di cupa tristezza...so che quel sole che non vedo probabilmente, anzi sicuramente, sotto alle nubi c'è...è lì immobile, luminoso, caldo...è lì ad illuminare la vita e la strada di chi ora più di me ha la fortuna di vederlo e di poterne godere...mi sono detto per tanto di non aver bisogno di aiuto e invece quell'aiuto è giunto, volente o nolente...è giunto in tanti modi, alcuni hanno fatto il loro percorso e si sono esauriti, altri invece sono ancora lungo la via pronti a giungere a me, nella speranza che possano diradare finalmente le nubi, se non tutte almeno una buona parte...e i giorni si susseguono, alti e bassi, sorrisi e lacrime, dubbi e certezze, si prosegue grazie anche a quegli aiuti che per tanto ho voluto rifiutare ma che immancabilmente (e aggiungo fortunatamente) sono giunti, aiuti che mi hanno permesso di vedere con un pò più di lucidità e raziocinio ciò che mi circonda ma soprattutto la situazione attuale in cui ci troviamo.Piano piano si cerca di rimettere assieme i pezzi, certo non sono infiniti, il vaso fortunatamente non è in frantumi, è solamente rotto in grandi pezzi, pezzi che grazie a Dio posso raccogliere con tante persone che mi vogliono bene, ognuna a loro modo...la mia compagna, la mia famiglia, ognuno sta facendo (o almeno cercando di fare) la propria parte...si lotta ogni giorno, a volte si vince, a volte si perde, altre si crede di aver vinto (o perso) e solo alla fine ci si rende conto del contrario...strana la vita, soprattutto quando si vivono certe situazioni, certi periodi, certi momenti che credevi lontani, cancellati, persi nei meandri dei ricordi ma che invece ti ritrovi nuovamente davanti.So che avrei bisogno di staccare, ne sento il bisogno sin dentro le viscere, vorrei partire per un viaggio...lontano...in terre che non ho ancora mai visto...ma non una gita di piacere, un viaggio nel senso pieno e completo della parola, un cammino, qualcosa che mi metta a contatto con la parte profonda di me, con ciò che ho dentro, per fare un pò di chiarezza...la vita che sto vivendo ora per mille motivi è diventata troppo vorticosa, inarrestabile...avrei davvero bisogno di staccarmi, di guardare il paesaggio che scorre da dietro un finestrino, di sentire la strada sotto i piedi e di null'altro...ma so anche che non posso, ho delle responsabilità verso di me, ma soprattutto verso chi ha creduto in me e chi ancora, nonostante tutto, lo fa...non voglio mollare, non sono ancora morto, diciamo che mi sento un pò come un pugile suonato ma non ancora pronto al colpo del KO.Questo periodo e ciò che ha portato ad esso credo che in fin dei conti potrà tornarmi utile in un futuro non ancora ben definito nello spazio e nel tempo, si dice che "ciò che non uccide fortifica" e sotto sotto mi sento già un pò più forte, devo solo ritrovare me stesso, alcune parti che per forza di cose si sono eclissate o sono semplicemente finite in ombra, alcuni lati di me che amavo tanto e che ora faticano a riemergere.Si sa che la vita è dura, lo è per tutti quindi non ho scoperto nulla di nuovo, ho vissuto già momenti difficili, anche probabilmente più di questo (abbandoni non per mio volere, lutti, difficoltà di vario genere), ma in questi mesi mi sono arrivate davvero tante mazzate (a me come anche alla mia Veronica) e non è semplice rialzarsi ogni volta...credi sempre di esserti lasciato alle spalle certe cose e immancabilmente svoltato l'angolo te le ritrovi davanti, ma questa volta ancora più grandi, più forti e cattive di prima...e allora via, nuovo giro sulla giostra...ed è proprio questa giostra che ormai mi ha stomacato, dopo tanti giri, dopo tante ripetizioni degli stessi medesimi movimenti il vomito ti viene per forza.Sto cominciando a raccogliere i pezzi...lo sento, nonostante certe cose negative e avverse persistano continuo a raccogliere i miei pezzettini, come una brava formichina.Sento di avere un grande tesoro con me...l'Amore, quell'Amore che è tornato a esplodere dopo un periodo di affanno (non completamente per mio volere purtroppo), il sapere di essere uniti, di avere nuovi intenti insieme, di vedere la persona accanto a te che prima era scostata dal tuo modo di vedere le cose mentre ora la senti vicina, ma non solo con l'anima, anche con le parole, quelle parole che non avresti mai creduto potessero uscire da quella bocca così "ammutolita" per tanto...è bello sapere di essere tornati più o meno una cosa sola, come lo siamo stati per (ormai) 6 anni.A volte nel mio silenzio, nella mia immobilità mi rendo conto che a tutto ciò che mi sta accadendo c'è rimedio, che non è tutto finito, che i giochi non sono chiusi...mi guardo attorno e vedo, leggo, sento cose a cui capisco che non può esserci rimedio, vite infelici, vite "a metà", vite sbagliate e mi sento fortunato a non viverle io...si sa che nella vita vale il detto "l'erba del vicino è sempre la più verde" ma quando senti certe cose capisci che forse anche il tuo praticello per quanto piccolo e magari non con l'erbetta all'inglese non è poi, dopotutto, così brutto...nel silenzio capisci che con un pò di cura, di fortuna e di attenzioni non dovrai più guardare il giardino del vicino ma potrai vantarti del tuo.La vita purtroppo è corta, per quanto si sia allungata è sempre e comunque cortissima per viverla sino in fondo, senti il peso degli anni che avanzano, lo spazio che si stringe e man mano che il tempo cala le cose che ti prefiggi di fare diventano sempre di più e ti chiedi come puoi fare tutto in così "poco tempo"...e cominci a pensare magari a quale svincolo sbagliato nella tua vita hai imboccato per ritrovarti in certe situazioni (sempre che questo svincolo sia mai stato imboccato e anche questa è un'incognita non da poco), cosa c'è in te che non va, cosa è la discriminante del perchè "ad alcuni immeritatamente SI e a te nonostante l'anima, la volontà e le capacità è sempre o quasi NO", è un concetto duro da farsi entrare in testa, è difficile capire perchè alcuni "hanno" senza volerlo o meritarlo e altri ancora non "hanno" pur sapendo ciò che fanno e sapendo anche che lo stanno facendo come si deve...su questa cosa dovrò lavorarci ancora molto per giungere forse ad una conclusione plausibile.C'è un bellissimo film animato tratto da un libro a cui sono profondamente legato e dal quale prendo spesso spunto per delle riflessioni (come ho potuto fare anche ieri sera guardandolo), il film di cui parlo è "Coraline e la porta Magica", oltre a ciò vi è anche un sottotitolo che credo valga più del titolo della pellicola stessa, ha una frase che in questi giorni mi ha dato tanti spunti di riflessione, essa recita "Fai attenzione a quello che desideri"...questa frase mi ha fatto davvero tanto pensare...forse desidero troppo o per lo meno desidero cose per le quali non è ancora giunto il mio momento, per le quali evidentemente a dispetto di ciò che penso io, non sono ancora pronto a ricevere o che forse non dovrò ricevere mai perchè magari causa di "rovina" per la mia esistenza...ci sto pensando da un pò a questa cosa...7 mesi di pensieri sono tanti, sette mesi di fatica, di lotta, di lacrime e sangue assieme alla mia fidanzata forse non sono ancora sufficienti o forse la strada intrapresa è quella sbagliata e il desiderare che tutto cambi, che tutto diventi più o meno vivibile, che tutto vada per il verso giusto non è forse la chiave di lettura giusta...il desiderare ciò che non si ha o che ancora non si può avere forse è deleterio (per quanto le mie/nostre richieste non siano così assurde, superficiali o sciocche), come appunto succede alla protagonista di questo film, che cerca quel mondo perfetto scappando da quella realtà che vede così cupa, noiosa e "dolorosa" ma che giunta alla fine capisce essere la sua salvezza...quella realtà che la circonda che prima vedeva con certi occhi guardandola sotto un altro punto di vista era ciò che gli serviva, ciò di cui si poteva "accontentare", ciò che la rendeva completa e serena...è difficile spiegare ciò che si ha dentro quando si è sereni e felici, figurarsi spiegare il turbinio di sensazioni, di pensieri, di voci...il crogiolo di parole, di fantasmi, di soffi che si hanno nella mente quando si è in una situazione di sofferenza.In questo periodo penso davvero tantissimo, sono sempre stato una persona molto "cerebrale", penso sempre, penso tanto, sicuramente penso troppo, ma in questo periodo mi fa bene farlo...penso a tutto, dalle sciocchezze alle cose che mi tengono sveglio la notte, penso, rimugino, valuto, "cancello e riscrivo" su questa lavagna nera che è la mia mente, in questo periodo ancora più nera del solito...credo che questo pensare mi faccia stare, dopotutto (e a discapito anche forse del contrario) bene... la storia ci insegna che solitamente è nei momenti di difficoltà che le persone attraversano che escono le idee più geniali, le basi per il salto di qualità, i concetti che messi in pratica potranno salvare quella persona dalle situazioni che vede senza via d'uscita e io è ciò che faccio (o che almeno sto cercando con i miei modesti mezzi di fare), cerco una via d'uscita, cerco una nuova alba, o cerco di farmi piacere quella che ho sistemandola, ricolorandola, modificandola quel tanto che basta perchè sia sufficiente a farmi sorridere...sono sicuro che ce la farò, che ce la faremo...da lottare ce ne è e ce ne sarà ancora molto...si sbaglierà, si farà giusto, si riderà e si piangerà ma sono sicuro che ad un capitolo finale che possa dare il via ad un nuovo inizio prima o poi ci giungeremo.Intanto mi tengo stretto quell'Amore unico, irripetibile, ineguagliabile che ha fatto di me e la mia dolce metà ciò che siamo, mi tengo stretto quello che questo Amore ha prodotto e che nessuna situazione avversa, per quanto lo sia, ci potrà portare via...mi tengo stretto questo tesoro che per un piccolo periodo ci stava per sfuggire di mano ma che fortunatamente siamo riusciti a riagguantarlo, diciamo che questi possono essere i primi bagliori, i primi flebili raggi di quel sole che sta nascendo dietro le nubi che dovremo far diradare con la nostra forza di volontà.Di una cosa in questi giorni però sono certo e me ne sto convincendo sempre più (e solo la vita e le situazioni che si evolveranno nel tempo mi dirà se avevo davvero azzeccato questo mio ragionamento oppure no), qui in Italia per le persone come me non c'è posto...non è un atto di presunzione, non sono nessuno per potermi permettere di elevarmi a certi livelli che sicuramente mai raggiungerò nella mia vita...io parlo di cose molto più terra terra, mi guardo intorno e vedo cose fatte male, situazioni raffazzonate e fuori legge (essendo un negoziante quando entro in altri locali mi guardo intorno con occhi che magari non ha chi è un semplice avventore e non un negoziante) e vedo che essere onesti, seguire ciò che dice la legge senza cercare di aggirarla, impegnarsi a tenere pulito, in ordine, bello il proprio locale, essere gentile, cordiale e sempre con il sorriso sulle labbra (anche quando la tua anima è a pezzi e il tuo cuore assieme alla tua mente sanguinano) e tutte quelle piccole attenzioni che dovrebbero avere tutti coloro che amano il proprio lavoro e il frutto dei propri sacrifici non paga, so che può sembrare assurdo ma qui in Italia è così, non viene riconosciuta la tua buona volontà, il tuo amore, le tue capacità...è da tanto che ho voglia di partire per l'estero ma bisogna essere in due per fare questa cosa e per ora non tutti siamo sicuri di fare questo passo...certo l'estero non è la terra promessa, in un altro stato non troverò sicuramente pentole d'oro agli angoli delle strade, ma per la mia esperienza di vita (ho potuto visitare e viaggiare in molti stati) ho potuto notare che solo in Italia chi è onesto non fa molta strada, purtroppo per la mia esperienza è un dato di fatto, mentre all'estero chi sa fare, chi ha voglia, chi è onesto fa molta più strada degli altri...ecco, forse io sto cercando qualcosa che questo mio stato non può darmi e mai lo potrà fare, la dignità di chi fa le cose con amore e con rigore...è da tanto che penso a questa cosa, ma l'allontanarsi dalle proprie radici, dai propri ricordi, dalla propria terra, dalle proprie origini non è facile per tutti, per me lo è un pò di più per la mia compagna meno...di una cosa però sono "purtroppo" certo, se vorremo avere la nostra piccola "oasi felice" prima o poi dovremo per forza tentare la via dell'espatrio.E intanto il tempo passa, i giorni sul calendario scorrono, le lancette dell'orologio continuano il suo giro e la vita si accorcia sempre di più, senza possibilità di rallentare ciò che irrimediabilmente prima o poi tutti dovremo affrontare.