Essenza di vita

Cogito


Lampade tremule illuminano i miei passi,signori di tenebra grondanti timori accompagnano il mio vagare.Vuote stanze damascate; pianoforti senza più tasti bianchi,il rosso si tinge di nero.Bocche gridano ad orecchie ormai sorde,morto, risorto, morto,ormai figlio di un tramonto scarlatto.I silenzi mi prendono; rigurgiti di buio,caduto nelle maglie troppo larghe della vita cerco la forza in chi non me la da.Percorro solitarie strade sferzate dal vento di ciò che era,getto cappelli in attesa di vederli colmati di cuori in cerca di rosee magioni.Orbite ormai vuote scrutano la felicità del tempo che fu,tossisco parole al muro.Gocce acide piovono sulle tenebre un tempo luce,venti sospingono nubi d'amor perduto a coprire il sole.Echi di luci sopite chiamano il mio nome, silenzi e sussurri pizzicano le bende,sudari d'anima ormai laceri.Incastro forme inesistenti nel tessuto della mia psiche,nessuna mano, nessuna bocca, nessun occhio.Caduto nel fango dell'indifferenza cerco ami per esser pescato,guardo linee parallele nella speranza di vederle danzare assieme.Ombre si allungano al calar del sole,foglie ormai morte cadono a coprire sorrisi.Campisanti e lapidi a perenne ricordo,sepolcri aperti, risorgerò nella brezza dell'aurora.                                                                                                  Io