Essenza di vita

Post N° 267


Ciao a tutti, eccomi qui a scrivere della nostra bellissima vacanza che dall'11 al 13 di questo mese ci ha portati prima a Dachau, poi a Monaco e infine sino in Austria a Mauthausen, so che  siamo già tornati a casa da un po di giorni ma ho avuto molte cose da sistemare e quindi sono riuscito solo ora a scrivere questo post, vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare, prima però di cominciare a raccontarvi questa nostra vacanza vi invito a vedere le foto che abbiamo scattato (381) che potete guardare cliccando qui...ma cominciamo a raccontare questi 3 fantastici giorni.11.4.2009 Dachau/Monaco di Baviera (1° giorno):Il nostro viaggio ha preso il via verso le 4 della notte fra Venerdì e sabato, dopo esserci alzati e vestiti montiamo in macchina, ci aspetta un viaggio di più di 6 ore (diventeranno poi 7.30 con le soste lungo il viaggio), la nostra prima destinazione è il campo di concentramento di Dachau sito a 20 minuti da Monaco di Baviera.Il viaggio inizia tranquillo, l'autostrada è deserta, poche macchine ci sorpassano e facciamo lunghi tratti in cui ne davanti ne dietro la nostra auto scorgiamo altri viaggiatori, il tempo passa, il sole sale e i Km vengono macinati sotto le nostre ruote...arriviamo alla frontiera con l'Austria dove attraversiamo il "Ponte Europa", il viadotto più alto d'Europa che unisce l'Italia all'Austria, viaggiamo attraverso le campagne Austriache e poi in quelle tedesche, il viaggio scivola via piacevolmente fra chiacchiere, scherzi, fotografie, musica e per qualcuno (la Vero), riposo.Verso le 11.30 giungiamo finalmente a Dachau, troviamo grazie al nostro navigatore, la via giusta e parcheggiamo la macchina.Scesi ci accorgiamo subito del caldo quasi torrido che ci circonda, avevamo preso solo vestiti pesanti perché eravamo convinti che essendo più a Nord di Modena e poi vicini alle Alpi il freddo si facesse sentire e invece siamo circondati da persone in pantaloncini e maniche corte, addirittura alcune persone giravano in bicicletta a torso nudo o in canottiera...rimaniamo esterrefatti hehe (i giorni seguenti seguiranno questa falsariga visto che il sole ha sempre splenduto alto nel cielo).Prendiamo lo zaino e ci incamminiamo verso l'entrata di questo che è stato il primo campo di concentramento nella storia dell'umanità (costruito sulle "ceneri" di una fabbrica di munizioni nel 1935), prima di giungere al campo facciamo la "conoscenza" di 3 bellissimi scoiattoli che correvano sui rami delle piante che ci circondavano, ci perdiamo per un po a guardarli, dopodiché riprendiamo il nostro cammino e una volta prese le audioguide ci incamminiamo verso l'entrata...non eravamo mai stati a visitare un campo di concentramento (anche se qui vicino a noi c'è il campo di smistamento più grande e famoso d'Italia, quello di Fossoli)...l'impatto con questa realtà è davvero molto forte, attraversiamo il grosso cancello con su scritto "Arbeit macht frei" ovvero "Il lavoro rende liberi", una chiara presa in giro per tutti coloro che venivano deportati e uccisi in questo (come in tutti gli altri) luogo di sofferenza.Ci ritroviamo nell'immenso piazzale dell'appello, ora deserto e ci spaventiamo delle dimensioni e della quantità di persone che poteva contenere in tempo di guerra, proseguiamo la nostra scoperta passando accanto hai memoriali del campo sino a giungere alle baracche...purtroppo in questo campo ne sono rimaste in piedi solamente due, le altre sono state bruciate all'arrivo degli Americani perché nel 45 proprio in questo campo era scoppiata un epidemia di Tifo, entriamo e come prima cosa sono i "letti" se così possiamo definirli che ci accolgono, un insieme di minuscole cuccette una sopra all'altra, alcuni tavoli di legno grezzo e qualche sgabello, passiamo poi di stanza in stanza ascoltando l'audio guida che ci racconta delle assurdità che le SS pretendevano dai deportati, come ad esempio che tutti i pagliericci su cui dormivano fossero esattamente allineati e senza avvallamenti, pena 50 frustate e diverse ore in piedi, immobili, nella piazza dell'appello...attraversiamo il refettorio, i bagni con lavandini e file di water senza un minimo di privacy.Usciti dalle baracche riprendiamo il cammino lungo la via principale che una volta divideva le baracche del lato destro da quelle del sinistro e ci soffermiamo prima nel luogo in cui venne messo in uso per la prima volta una rudimentale camera a gas (un semplice camion in cui venivano caricati i deportati e al quale veniva poi applicato un tubo che dalla marmitta entrava direttamente nel vano in cui erano stipate le persone) e poi dove un tempo vi era la baracca in cui si tenevano "esperimenti scientifici" come ad esempio l'iniezione di liquido nelle pupille, la decompressione immediata per vedere i sintomi che provocava sulle persone e altre amenità varie.Giunti alla fine di questa strada visitiamo le 4 cappelle/memoriali delle 4 religioni di cui facevano parte i deportati (Cristiani, Ebrei, Ortodossi ed Evangelici).Ci soffermiamo un po a pensare a quanta sofferenza possa esserci stata in questo luogo e ci vengono davvero i brividi, non avevamo ancora visto nulla perché proseguendo ci avviamo nella seconda parte del campo, quella della camera a gas, dei forni crematori e del luogo in cui venivano fucilate le persone.Entrati in un vialetto ghiaioso ci troviamo di fronte ad uno stabile in pietra, al suo interno si trova la camera a Gas (mai messa in uso a Dachau, quella utilizzata la vedremo l'ultimo giorno a Mauthausen) e i nuovi forni crematori (i primi sono in uno stabile adiacente).Prima di entrare a visitare questo stabile ci soffermiamo davanti a 3 spazi divisi da 2 grosse porte metalliche, lì scopriamo che ci venivano "disinfestate" le persone dai pidocchi, entriamo poi nello stabile, visitiamo le varie stanze fra cui la già citata camera a gas (con le finte docce identiche per tutto a quelle vere) sino a giungere alla stanza in cui venivano ammonticchiati i cadaveri in attesa di venir bruciati (non vi dico l'orrore nel guardare le foto presenti in quella stanza scattate al momento della liberazione) e poi nella stanza dei forni crematori...vedendoli l'emozione è stata davvero fortissima, il vedere quei "loculi" e il sapere che in quelle aperture venivano bruciate delle persone devo dire che ci ha lasciati veramente di stucco, pietrificati...rimaniamo a guardare quelle aperture per un po di tempo immersi nei pensieri e in mille domande..."ridestatici" dal turbine di sensazioni usciamo e proseguiamo la nostra visita passando prima davanti al muro dove venivano eseguite le fucilazioni e poi davanti ad una delle fosse comuni del campo, inutile dire anche qui la "botta" fortissima di emozioni.Riprendiamo il cammino, stavolta per tornare verso l'entrata, ma prima di uscire abbiamo ancora da visitare 2 luoghi, la prigione del campo e il museo...ci avviamo subito verso questo luogo di detenzione.Giunti davanti all'entrata un freddo pungente ci colpisce e ci fa provare veramente delle sensazioni strane, entrano in questo luogo il freddo si fa sempre più pungente, questo blocco è davvero molto lungo, in una luce molto bassa quasi assente, due fila di porte alla nostra destra e alla nostra sinistra ci accompagnano, sono tutte celle minuscole di 1.50 metri per 1.30, camminiamo fra di essere e gettiamo lo sguardo in alcune...sopra ad alcuni muri ormai scrostati dal tempo si possono ancora leggere le scritte che vennero lasciate dai detenuti, camminiamo sino a giungere ad una delle celle (la numero 82) che imprigionarono uno degli attentatori di Hitler (purtroppo questo come altri 47 tentativi di assassino non andarono a buon fine), anche qui ci fermiamo molto a riflettere...proseguiamo poi il nostro cammino e una volta completata la visita di questa zona del campo ci avviamo verso il museo che visitiamo e in cui vediamo il cavalletto delle fustigazioni, gli abiti che indossavano i detenuti e molti altri oggetti di uso quotidiano nel campo.La nostra visita sta così per giungere al termine, ci dirigiamo verso l'uscita con un carico molto forte di emozioni, ci soffermiamo prima di andare via nuovamente davanti al cancello con quella scritta beffarda, parliamo, ci scambiamo pareri e poi pian piano ci riavviamo verso la macchina...la nostra prossima destinazione sarà Monaco di Baviera a 20 Km da Dachau.Montiamo in macchina preoccupati dall'ipotetico traffico che troveremo andando verso il centro di Monaco (il nostro piccolo Hotel era a 5-600 metri dal centro)...mai preoccupazione poteva essere più infondata, infatti il tragitto scorre via tranquillamente, pochissime macchine, nessuna coda ne traffico, giungiamo così al nostro Hotel in poco più di 20 minuti, e verso le 17.00 parcheggiamo la macchina nel parcheggio coperto convenzionato con l'Hotel e andiamo a prendere la nostra stanza.Il nostro Hotel è un 3 stelle, molto semplice e non tanto grande ma molto ordinato, pulito e grazioso...arriviamo in camera (abbastanza piccola ma molto confortevole per 2 persone come noi che non hanno interesse ad avere stanze lussuose), sistemiamo le nostro cose, prepariamo lo zaino e partiamo per una prima scoperta di Monaco.Devo dire che Monaco per noi sarà una piacevole scoperta, non abbiamo molto in "amore" i Tedeschi, la loro cultura e dopo che la Vero era stata in gita qualche anno fa a Berlino (rimanendo molto scontenta), anche le città...Monaco invece è una bellissima città, molto tranquilla, serena e a misura d'uomo.Ci avviamo a piedi verso il centro, entriamo nell'immensa zona pedonale di Monaco e cominciamo a passeggiare guardando i negozi che numerosi sboccavano sulla via principale...la gente intorno a noi è moltissima, tante famiglie, diversi turisti e molti tifosi del Bayern Monaco (proprio quel giorno si giocava un'importante partita di calcio all'Allianz Arena, che avremmo poi visitato il giorno seguente)...quest'aria di festa ci rallegra e ci permette di passare del tempo in maniera molto spensierata...visitiamo qualche negozio, compriamo le immancabili cartoline e finalmente giungiamo nel centro della città dove "all'ombra" della torre del comune su cui vi è il famoso carillon che suona e si muove 3 volte al giorno (e che vedremo funzionare il giorno seguente), ci gustiamo una piacevole esibizione di un gruppo di musicisti davvero bravissimi.Passiamo un po di tempo ad ascoltarli e una volta finito lo spettacolo riprendiamo la nostra passeggiata che ci porterà sino all'Hofbrauhaus una delle più antiche e grandi birrerie del mondo, premetto che noi non amiamo assolutamente la birra, anzi a me da fastidio anche solo l'odore, ma una visita in essa non ce la siamo voluti proprio lasciare scappare...entrati la quantità di gente era davvero tantissima, tavolate piene di gente con boccali di birra giganteschi, soffitti dipinti, urla, cori, risate e al centro di questo piano (la birreria si struttura su 4 piani più un giardino) una bellissima orchestrina con indosso i vestiti tradizionali suonava dei motivetti davvero allegri.Passiamo un po di tempo a passeggiare dentro questo locale frastornati dai suoni, dai colori, dalle urla e dal luogo in cui ci trovavamo, una volta usciti ci troviamo davanti all'Hard Rock Cafè e decidiamo di andare a farci un giro dentro, lì oltre a vedere moltissimi cimeli di musicisti e cantanti come Freddy Mercury, Elvis Presley, Gun's end roses, Santana e molti altri compriamo anche una fantastica maglietta per la Veronica.Fatto le dovute compere pian piano riprendiamo il nostro cammino che ci riporterà  verso l'Hotel dove alle 22.30 stanchi o per meglio dire esausti dopo un po di coccole ci addormentiamo.Con le fotografie scattate a Dachau ho poi fatto questo "video-tributo" per non dimenticare le atrocità perpetrate in questo campo che spero vi piacerà e che potete vedere cliccando qui.12.4.2009 Monaco di Baviera (2° giorno):Il nostro secondo giorno, che passeremo interamente a Monaco, prende il via verso le 7.30 quando dopo esserci alzati e preparati ci dirigiamo a fare una bella colazione (spremuta di arancio, latte, cioccolata, croissant e chi più ne ha più ne metta) prima di partire per la nostra giornata, mentre siamo seduti parlando decidiamo che andremo a visitare anche lo zoo di Monaco (il più antico geo-zoo del mondo, aperto nel 1911).Finita la colazione ci mettiamo gli zaini in spalla e partiamo per la nostra prima destinazione, il Villaggio Olimpico dove si sono tenute le olimpiadi del 72.Dopo una mezz'oretta di enpasse nella metropolitana (una cosa orribile che hanno i Tedeschi è che non hanno interesse ad aiutare i turisti, i cartelli sono tutti scritti solamente in tedesco ed è veramente difficile capire ciò che si vuol capire) riusciamo a trovare la linea giusta che ci porterà sino alla nostra meta.Una volta usciti dalla metropolitana cominciamo a passeggiare sotto i grandi teloni in plexiglas davvero molto futuristici che compongono questa grandissima zona verde in cui sono state fatte le olimpiadi e giungiamo sino al grandissimo stadio di calcio che fino a pochi anni fa ospitava le partite del Bayern Monaco (prima che venisse costruito il nuovo stadio chiamato Allianz Arena), purtroppo avrei voluto visitarlo ma essendo chiuso abbiamo dovuto proseguire la nostra passeggiata che ci porta sin davanti al memoriale per gli atleti morti durante le olimpiadi (nel 72 infatti un commando di terroristi fece irruzione nella cittadella olimpica e prese in ostaggio 8 atleti che poi nel conflitto a fuoco successivo con le forze dell'ordine morirono tutti, anche Spielberg ha dedicato un film a questa tragedia intitolato "Munich").La nostra passeggiata prosegue tra campi verdi e alberi sino alla metropolitana che riprendiamo e che ci condurrà nuovamente a Marienplatz (il centro di Monaco), una volta giunti sul posto abbiamo appena il tempo di vistare una bellissima Chiesa e la bellissima piazza del mercato che è già l'ora di sederci a Marienplatz per assistere allo "spettacolo" del Carillon dell'orologio.Questo carillon suona 3 volte al giorno, alle 11, alle 12 e alle 17 e il tutto consiste in una bellissima melodia suonata da tante campane e con il movimento delle statue poste proprio sotto all'orologio...queste statue in movimento rappresentano 2 storie, la prima (quella più in alto) racconta delle nozze del Duca Guglielmo V con la principessa Renate Von Lothringen mentre le statuine più in basso, che partono una volta finito il movimento di quelle superiori, vogliono simboleggiare le feste dopo la fine della peste che aveva colpito Monaco dal 1515 al 1517.Rimaniamo per circa 15 minuti con il naso all'insù colpiti da questo bellissimo spettacolo, non è una cosa da tutti i giorni vedere un carillon così grosso muoversi sotto i propri occhi e una volta concluso questo bellissimo spettacolo torniamo verso la metropolitana che ci accompagnerà sino al Tierpark Hellabrunn il più antico geo-zoo del mondo...una volta entrati cominciamo la visita che durerà circa 4 ore (dalle 11 alle 15), passeggiando abbiamo il piacere di vedere lupi, leoni, linci, orsi bianchi, elefanti, coccodrilli, pinguini, giraffe, scimmie di ogni genere, uccelli e persino pipistrelli che in una stanza apposita ci svolazzavano tutti intorno in libertà...per quanto mi riguarda il momento più emozionante è quando ho potuto guardare negli occhi una scimmia che attaccata alla vetrata mi guardava a sua volta, questo guardarci mi ha emozionato molto e mi ha fatto capire quanto alla fine siamo simili, è stato un momento davvero emozionante...per la Vero invece potrei dire che il contatto ravvicinato con una capra che gli ha mangiato tutto il suo panino (c'era una zona del parco in cui ti potevi sedere e gli animali "da cortile" ti giravano liberi intorno) sia stato il momento più divertente hehehe.Passiamo 4 ore davvero divertenti, spensierate e allegre, il sole poi che splendeva alto e ci riscaldava ha reso il tutto ancora più bello e piacevole.Conclusa questa nostra bellissima visita, stanchi ma ancora vogliosi di scoprire, riprendiamo la metropolitana e ci dirigiamo verso l'Allianz Arena il nuovissimo stadio di Monaco dove sono state giocate anche molte partite dei mondiali del 2006.Una volta arrivati alla fermata che ci interessava e scesi, una grandissima spianata da percorrere a piedi ci attendeva prima di giungere a questo stadio, al di sotto di dove camminavamo è stato costruito il più grande parcheggio coperto d'Europa (più di 9800 posti auto) e man mano che ci avvicinavamo allo stadio le dimensioni di esso ci sembravano sempre più mastodontiche, questo stadio ha poi una particolarità unica nel suon genere, è rivestito da una copertura in plexiglas particolare che da lontano lo fa apparire completamente bianco mentre da vicino è semitrasparente, esso ha poi un'altra particolarità, con speciali lampade può cambiare colore, così quando gioca il Bayern Monaco esso diventa completamente rosso, quando gioca il Munich 1860 (la seconda squadra di Monaco) diventa blu e quando gioca la nazionale tedesca completamente bianco.Giunti al di sotto di esso entriamo e ci accorgiamo una volta in più guardando gli spalti di quanto esso sia immenso, i pensieri viaggiano e mentre eravamo lì mi sono provato ad immaginare quanto potesse essere bello vederlo completamente pieno durante i mondiali, sicuramente un grandissimo colpo d'occhio.Conclusa la nostra passeggiata e ripresa la metropolitana siamo tornati in centro, ormai la sera stava scendendo e nonostante ci si vedesse ancora molto bene la giornata stava per giungere al termine.Una volta giunti nuovamente in centro, dopo aver passeggiato un po, abbiamo avuto la possibilità di vedere un altra caratteristica del carillon della torre del comune di Monaco, infatti alle 21 di ogni sera hai due lati dell'orologio, mentre le campane suonano una ninnananna escono una guardia con una lanterna (a sinistra) e un angioletto (a destra) che danno la buonanotte alla città.Proseguiamo con la nostra passeggiata e dopo aver mangiato qualcosa torniamo a fare 2 passi nella birreria in cui eravamo stati la sera prima dove nel negozio di essa compro un piccolo ricordino (un minuscolo boccale per la birra con legato un nastrino bianco/azzurro, i colori di Monaco).Proseguiamo il nostro cammino attraverso le bellissime viuzze del centro di Monaco e prima di andare verso l'Hotel abbiamo il piacere di ascoltare nuovamente i musicisti della sera prima che con la loro musica ci fanno concludere questa nostra bellissima giornata a Monaco.La seconda parte (il 3° giorno), le foto e i filmati sono nel post sottostante a questo n° 266