PROSEGUIMENTO DEL POST N° 283Vi ricordo che se volete vedere le foto potete cliccare quiSesto giorno 1.9.09 St mere eglise/Utah beach/St marie du mont/Quineville/Baupte/Caen/Mont Saint Michel (305 Km):L'orario di levata per noi è fissato alle 8.00, ce la prendiamo comoda visto che la nostra prima tappa è dalla parte opposta della piazza in cui abbiamo parcheggiato...ci alziamo e prima di fare colazione andiamo in paese a comprare una baguette e qualche croissant in una piccola pasticceria/forno e nel tragitto verso il camper non manchiamo di fermarci a fare alcuni acquisti come ricordo.Dopo aver fatto colazione ci avviamo verso il museo...questo spazio espositivo è dedicato interamente alla 101° compagnia aviotrasportata, uno dei più famosi battaglioni della seconda guerra mondiale, le famose "Aquile urlanti"...entriamo nel museo e ci perdiamo in mezzo ad un sacco di oggetti interessanti, lì abbiamo anche la fortuna di poter vedere per la prima volta un Aliante Wako originale, lo guardiamo con molta curiosità e riusciamo anche ad entrarvi dentro...la prima cosa che salta subito all'occhio è la fragilità di questi mezzi, un anima di tubi metallici fasciata da una struttura in cartone semi rigido, guardandolo abbiamo stentato a credere che quegli alianti potessero volare ma invece durante la guerra vennero usati in massa e compirono quasi sempre il loro dovere in maniera egregia.Proseguendo nella visita abbiamo avuto modo di vedere moltissime divise, armi, oggetti personali e anche un Cacciabombardiere che oltre a sganciare le bombe nei vari luoghi deputati faceva anche da "traino" agli alianti.La visita scorre via piacevolmente e una volta conclusa ci dirigiamo verso il nostro amato camper per riprendere la via della strada...prossima destinazione Utah Beach, una delle 5 spiagge dello sbarco.Arrivati sul posto il cielo inizia ad annuvolarsi e il vento comincia a soffiare forte...quel clima ci ha fatto ancora di più entrare nelle sensazioni che devono aver provato i militari durante lo sbarco...il vento che alzava la sabbia, le dune con alla sommità il filo spinato, i ciuffi di erba secchi che fischiavano, il cielo nero e carico di pioggia...tutto molto emozionante e di effetto...passeggiamo sulla spiaggia per un po di tempo e ammiriamo la bellissima scultura a perenne memoria di coloro che caddero in questo luogo durante lo sbarco sinché non decidiamo di ripartire per dirigerci verso Saint Marie du Mont un paese tanto piccolo quanto importante nello scacchiere dello sbarco...qui infatti vi era un importante crocevia che americani e tedeschi si contesero per molte notti, il centro di tutto era appunto la Chiesa del villaggio che noi abbiamo potuto visitare ed ammirare.Prossima fermata Quineville dove abbiamo potuto ammirare un interessantissimo museo, questa volta però non incentrato sui militari bensì sulla vita del "popolo" durante la guerra...qui abbiamo potuto vedere un sacco di oggetti di uso quotidiano, abiti d'epoca, giocattoli, posate, buoni carburante, buoni per le razioni alimentari e moltissime altre cose davvero interessanti che ci hanno permesso di capire come la popolazione era costretta a vivere durante l'occupazione...oltre a ciò in questo museo abbiamo potuto ammirare una via completamente riprodotta con negozi, oggetti, abiti, manifesti, veicoli e molte altre cose che ci hanno dato ancora più la possibilità di immedesimarci in quei giorni bui vissuti dalla popolazione assediata.Una volta usciti, dopo aver fatto due passi lungo la spiaggia a ridosso del museo abbiamo ripreso il nostro Pepito e ci siamo diretti verso la tappa seguente, un piccolo paesino chiamato Baupte dove anche qui sui muri della Chiesa vi si potevano vedere ancora i fori dei proiettili lasciati dagli scontri avvenuti fra Tedeschi e Americani.La penultima tappa della nostra giornata è stata Caen, o per meglio dire il suo immenso museo...il "Memorial de Caen"...un museo davvero maestoso ma di difficile comprensione...un museo pieno di cose da leggere, di immagini, filmati, fotografie e oggetti...dobbiamo dire che una volta usciti ci siamo trovati un po spaesati visto che l'impatto emotivo di questo museo ci aveva particolarmente colpito (al suo interno non viene infatti trattata solo la 2a guerra mondiale bensì tutti i conflitti in generale, si possono quindi trovare frammenti di mattoni e vetro fuso raccolti ad Hiroshima accanto ai resti delle putrelle del World trade center di New York, o ancora abiti del Vietnam accanto alle microcamere usate nel periodo della guerra fredda, per non parlare poi di una testata nucleare all'idrogeno).Concluso il nostro giro il sole era ancora alto e così abbiamo deciso di avviarci verso Mont Sain Michel che in circa 2 ore abbiamo raggiunto...l'avvicinarci da lontano a questo luogo è una cosa davvero emozionante, difficile da descrivere se non si è vissuta...se poi questa cosa viene fatta quando il sole inizia a calare è uno spettacolo davvero mozzafiato...la sagoma inconfondibile del monte e della sua abazia vista in lontananza è qualcosa di unico, i colori, gli odori, le infinite distese di erba gialla e secca massa appena dal vento...uno spettacolo davvero mozzafiato, indescrivibile ed emozionante, uno spettacolo che ripaga della fatica fatta per raggiungere quel luogo.Giunti a 1 Km da Saint Michel troviamo un campeggio che alla modica cifra di 8 Euro ci permette di pernottare...troviamo anche una piazzola in perfetta posizione che ci permette, una volta parcheggiato, di goderci l'incantevole vista del Monte proprio dal lunotto anteriore, infatti ceneremo con questa fantastica ed incantevole vista a farci compagnia.Decidiamo così di cenare e verso le 22 pensiamo bene di incamminarci a piedi verso il Monte seguendo la lunga e stretta strada rialzata che permette a Mont Sain Michel di non essere separata dalla terraferma durante l'alta marea...la Luna alta e la totale oscurità, unita al silenzio "assordante" che ci circonda ci fa vivere une esperienza davvero fantastica, unica nel suo genere, quasi "fuori dal mondo"...vedere il monte in lontananza avvicinarsi sempre di più, mentre tutto intorno a noi le zone della marea iniziano a riempirsi è un emozione unica, difficile da descrivere...giungiamo circa 20 minuti dopo ai piedi della cittadella e decidiamo di dare un occhiata solo al limitare del paese per poi tornarci il giorno dopo.Dopo aver fatto un sacco di fotografie a questa meraviglia, decidiamo di incamminarci verso il camper che ci avrebbe donato riposo per la notte.-Una veduta di Utha Beach-St Mere Eglise:
Post N° 284
PROSEGUIMENTO DEL POST N° 283Vi ricordo che se volete vedere le foto potete cliccare quiSesto giorno 1.9.09 St mere eglise/Utah beach/St marie du mont/Quineville/Baupte/Caen/Mont Saint Michel (305 Km):L'orario di levata per noi è fissato alle 8.00, ce la prendiamo comoda visto che la nostra prima tappa è dalla parte opposta della piazza in cui abbiamo parcheggiato...ci alziamo e prima di fare colazione andiamo in paese a comprare una baguette e qualche croissant in una piccola pasticceria/forno e nel tragitto verso il camper non manchiamo di fermarci a fare alcuni acquisti come ricordo.Dopo aver fatto colazione ci avviamo verso il museo...questo spazio espositivo è dedicato interamente alla 101° compagnia aviotrasportata, uno dei più famosi battaglioni della seconda guerra mondiale, le famose "Aquile urlanti"...entriamo nel museo e ci perdiamo in mezzo ad un sacco di oggetti interessanti, lì abbiamo anche la fortuna di poter vedere per la prima volta un Aliante Wako originale, lo guardiamo con molta curiosità e riusciamo anche ad entrarvi dentro...la prima cosa che salta subito all'occhio è la fragilità di questi mezzi, un anima di tubi metallici fasciata da una struttura in cartone semi rigido, guardandolo abbiamo stentato a credere che quegli alianti potessero volare ma invece durante la guerra vennero usati in massa e compirono quasi sempre il loro dovere in maniera egregia.Proseguendo nella visita abbiamo avuto modo di vedere moltissime divise, armi, oggetti personali e anche un Cacciabombardiere che oltre a sganciare le bombe nei vari luoghi deputati faceva anche da "traino" agli alianti.La visita scorre via piacevolmente e una volta conclusa ci dirigiamo verso il nostro amato camper per riprendere la via della strada...prossima destinazione Utah Beach, una delle 5 spiagge dello sbarco.Arrivati sul posto il cielo inizia ad annuvolarsi e il vento comincia a soffiare forte...quel clima ci ha fatto ancora di più entrare nelle sensazioni che devono aver provato i militari durante lo sbarco...il vento che alzava la sabbia, le dune con alla sommità il filo spinato, i ciuffi di erba secchi che fischiavano, il cielo nero e carico di pioggia...tutto molto emozionante e di effetto...passeggiamo sulla spiaggia per un po di tempo e ammiriamo la bellissima scultura a perenne memoria di coloro che caddero in questo luogo durante lo sbarco sinché non decidiamo di ripartire per dirigerci verso Saint Marie du Mont un paese tanto piccolo quanto importante nello scacchiere dello sbarco...qui infatti vi era un importante crocevia che americani e tedeschi si contesero per molte notti, il centro di tutto era appunto la Chiesa del villaggio che noi abbiamo potuto visitare ed ammirare.Prossima fermata Quineville dove abbiamo potuto ammirare un interessantissimo museo, questa volta però non incentrato sui militari bensì sulla vita del "popolo" durante la guerra...qui abbiamo potuto vedere un sacco di oggetti di uso quotidiano, abiti d'epoca, giocattoli, posate, buoni carburante, buoni per le razioni alimentari e moltissime altre cose davvero interessanti che ci hanno permesso di capire come la popolazione era costretta a vivere durante l'occupazione...oltre a ciò in questo museo abbiamo potuto ammirare una via completamente riprodotta con negozi, oggetti, abiti, manifesti, veicoli e molte altre cose che ci hanno dato ancora più la possibilità di immedesimarci in quei giorni bui vissuti dalla popolazione assediata.Una volta usciti, dopo aver fatto due passi lungo la spiaggia a ridosso del museo abbiamo ripreso il nostro Pepito e ci siamo diretti verso la tappa seguente, un piccolo paesino chiamato Baupte dove anche qui sui muri della Chiesa vi si potevano vedere ancora i fori dei proiettili lasciati dagli scontri avvenuti fra Tedeschi e Americani.La penultima tappa della nostra giornata è stata Caen, o per meglio dire il suo immenso museo...il "Memorial de Caen"...un museo davvero maestoso ma di difficile comprensione...un museo pieno di cose da leggere, di immagini, filmati, fotografie e oggetti...dobbiamo dire che una volta usciti ci siamo trovati un po spaesati visto che l'impatto emotivo di questo museo ci aveva particolarmente colpito (al suo interno non viene infatti trattata solo la 2a guerra mondiale bensì tutti i conflitti in generale, si possono quindi trovare frammenti di mattoni e vetro fuso raccolti ad Hiroshima accanto ai resti delle putrelle del World trade center di New York, o ancora abiti del Vietnam accanto alle microcamere usate nel periodo della guerra fredda, per non parlare poi di una testata nucleare all'idrogeno).Concluso il nostro giro il sole era ancora alto e così abbiamo deciso di avviarci verso Mont Sain Michel che in circa 2 ore abbiamo raggiunto...l'avvicinarci da lontano a questo luogo è una cosa davvero emozionante, difficile da descrivere se non si è vissuta...se poi questa cosa viene fatta quando il sole inizia a calare è uno spettacolo davvero mozzafiato...la sagoma inconfondibile del monte e della sua abazia vista in lontananza è qualcosa di unico, i colori, gli odori, le infinite distese di erba gialla e secca massa appena dal vento...uno spettacolo davvero mozzafiato, indescrivibile ed emozionante, uno spettacolo che ripaga della fatica fatta per raggiungere quel luogo.Giunti a 1 Km da Saint Michel troviamo un campeggio che alla modica cifra di 8 Euro ci permette di pernottare...troviamo anche una piazzola in perfetta posizione che ci permette, una volta parcheggiato, di goderci l'incantevole vista del Monte proprio dal lunotto anteriore, infatti ceneremo con questa fantastica ed incantevole vista a farci compagnia.Decidiamo così di cenare e verso le 22 pensiamo bene di incamminarci a piedi verso il Monte seguendo la lunga e stretta strada rialzata che permette a Mont Sain Michel di non essere separata dalla terraferma durante l'alta marea...la Luna alta e la totale oscurità, unita al silenzio "assordante" che ci circonda ci fa vivere une esperienza davvero fantastica, unica nel suo genere, quasi "fuori dal mondo"...vedere il monte in lontananza avvicinarsi sempre di più, mentre tutto intorno a noi le zone della marea iniziano a riempirsi è un emozione unica, difficile da descrivere...giungiamo circa 20 minuti dopo ai piedi della cittadella e decidiamo di dare un occhiata solo al limitare del paese per poi tornarci il giorno dopo.Dopo aver fatto un sacco di fotografie a questa meraviglia, decidiamo di incamminarci verso il camper che ci avrebbe donato riposo per la notte.-Una veduta di Utha Beach-St Mere Eglise: