Da Single a Papino

Mani calde, cuore caldo


La scienza dimostra che il calore fisico si trasforma in calore umanoMani fredde, cuore caldo. La saggezza comune non ha dubbi, la scienza sì e ci dimostra il contrario. Tenere in mano qualcosa di caldo, per esempio una tazza di caffè, predispone meglio verso gli altri ed è il modo giusto per cominciare una relazione. Il calore fisico si trasforma, dunque, in calore umano e il popolare motto diventa per gli scienziati: mani calde, cuore caldo. A interessarsi di questo tema è una delle più importanti riviste scientifiche, l’americana Science, che pubblica sull’ultimo numero un dettagliato articolo firmato da un gruppo di psicologi americani dell’Università di Yale e del Colorado. Per studiare l’importanza della temperatura (non quella classica corporea che si misura con il termometro e che è di poco sotto i 37 gradi sia per gli individui aperti e cordiali sia per quelli freddi e indifferenti, ma quella appunto esterna, delle estremità) hanno condotto una serie di test su studenti universitari volontari. GIUDICARE IL CARATTERE - Ad alcuni di loro è stato chiesto di tenere in mano una tazza di caffè caldo, ad altri una di caffè ghiacciato e di giudicare poi un individuo di cui fornivano alcune informazioni relative al carattere. Risultato: gli studenti giudicavano più cordiale una persona quando avevano tenuto in mano qualcosa di caldo rispetto a quando avevano tenuto in mano qualcosa di freddo. Per quanto riguardava invece altri tratti caratteriali diversi dalla cordialità, il giudizio sull’altra persona non cambiava. Un secondo studio, condotto nell’ambito di indagini di valutazione di prodotto, ha voluto invece indagare come la temperatura delle mani poteva modificare l’atteggiamento di una persona verso gli altri, rendendola più o meno disponibile e generosa. BUONO-REGALO - Anche in questo caso è stato prima chiesto agli studenti di tenere in mano o un oggetto caldo o un oggetto freddo e di scegliere poi o un regalo per sé o un buono-regalo da offrire a un amico. Nel primo caso (oggetto caldo) i partecipanti allo studio sceglievano di preferenza il buono- regalo, nel secondo caso (oggetto freddo) il regalo per sé. «L’effetto della temperatura fisica – ha commentato John Bargh dell’Università di Yale – non condiziona soltanto il modo in cui vediamo gli altri, ma anche il nostro comportamento. Il calore fisico ci predispone ad essere più ottimisti nei confronti degli altri, ma rende noi stessi più generosi e disponibili verso il prossimo». Il potere della temperatura sulla valutazione del carattere trova anche conferma in alcuni studi di imaging cerebrale, studi cioè che valutano la funzionalità del cervello grazie a particolari metodiche diagnostiche. Per esempio, una stimolazione fredda o calda aumenta l’attività di una particolare zona del cervello chiamata corteccia insulare e questa stessa zona, hanno dimostrato i i ricercatori, è alterata nei cosiddetti disturbi della personalità: si tratta di condizioni caratterizzate dalla incapacità di collaborare con gli altri e di capire in chi credere. C’è da chiedersi allora quanto una «calda» carezza può diventare addirittura «terapeutica» per qualcuno.Da: corriere sera