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GOLDRAKE

 

Un faro http://infinitylive.files.wordpress.com/2009/05/Abbiamo bisogno di un faro nelle nostre vite,che ci indichi la via per non naufragare.jpg?w=436&h=305

 

 

tristezze.

Post n°27 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da berallios
Foto di berallios

Un pò di giorni fa avevo fatto un post sui nonni,e sulla loro importanza nelle noste vite,sul momento critico che attraversava mia nonna,e su come lei sia  il mio 'ultimo legame  con una generazione che pian piano abbandona il nostro tempo.

Un anno,che ho iniziato piangendo,un anno che mi vedrà sempre più avvolto dalla tristezza.

Ma grazie ad alcune persone che ho trovato qui su libero avevo riacquistato un po di speranza,parlare con alcune di loro è stato come risvegliarmi da un sonno,ricominciare a nutrirmi,e ad alcuni di loro l'ho già detto,ma qui voglio confermarlo,per ringraziarli pubblicamente..

Ieri sera sono andato a letto sereno,come non mi capitava da tempo,trovare alcuni messaggi,e poi parlare con alcuni dei loro mittenti,mi ha portato felicità;una notte passata serena...

Grazie della presenza ...

Pietro..

 

 

 

 
 
 

Scritto domenica 8 Novembre

Post n°25 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da berallios

In questa giornata di pioggia e vento,mi metto difronte alla finestra ,guardo gli alberi che circondano la mia casa,invidio la loro forza nel resistere alla natura,i  loro rami sembrano cedere alle folate di vento,piegandosi fino alla quasi rottura,le foglie appesantite dall'acqua sono le prime a cedere,si lasciano cadere dai rami,quasi adempiendo un a rito sacrificale che si ripete da millenni ,per lasciare più forza agli alberi per contrastare madre natura...

Mi vengono in mente i suoni che ascolto quando sotto quegli alberi vado a correre:
i picchi che scavano i loro tronchi,gli scoiattoli che saltano di ramo in ramo, spaventati dalla mia presenza,e adesso chissà se sono al riparo da questa pioggia e questo vento...

I colori delle poche foglie rimaste sui rami,sono quelli classici dell'autunno,colori dai toni vivaci,ma per me tristi,perché sbiadiscono al passare dei giorni,fino ad abbandonare qualsiasi essenza di colore...

All'autunno segue l'inverno,che per me colori non ha,solo sfumature di bianco e tanto nero.....la prima neve presto ricoprirà quei rami spogli....smette di piovere,e stanco di guardare da questa finestra,una scena rivista molte volte,prendo la bici e vado sulle rive del lago,che pochi giorni fa mi accoglieva con i caldi colori riflessi sulle sue acque calme,di un alba di un giorno d'estate,adesso ritrovo lo stesso luogo grigio,con cerchi di foglie,e rami spezzati,vittime di una battaglia persa di alberi deboli.Mi guardo attorno,e mi dico,che presto tornerà quel giorno di sole d'estate,allora nello zaino metto un ramo,una foglia un sasso,affinchè mi possano ricordare questo giorno,risalgo in bici e pedalo,senza guardarmi indietro,corro veloce per all'ontanarmi da quel grigio....

Corro,e il ricordo mi fa compagnia,è al mio fianco,non mi sento triste,non mi sento solo,aspetto una nuova estate,con alle porte un'inverno,che quest'anno forse tanto freddo non sarà....

Un nuovo corso ho deciso deve prendere la mia vita,non voglio essere una foglia,voglio essere l'albero,che si addormenta ma non muore.....

Corro con le gambe,e con la mente,che va sempre più veloce,cerco di rallentare,ma una voce mi dice che per anni mi sono rallentato,anche nello spirito, mi dice corri,corri anche sotto la pioggia,contro il vento,non ti fermare,anche se fanno male le gambe,il respiro si fa pesante,l'acqua arriva fredda sulla pelle,tu non ti fermare,il dolore fallo diventare gioia,corri.......

Le parole di una persona a me cara mi si affacciano alla mente come se mi fossero dette in quegl'istanti, mi dice""per quante delusioni io abbia preso,per quante sofferenze io abbia patito,per quante delusioni io abbia subbito,e per le tante volte che sono caduta,mi sono sempre rialzata e sono andata avanti""......

Così io prendo coraggio e corro :grazie mia luce,che torni da un lontano passato,mai dimenticato,grazie per la forza che mi trasmetti,grazie....

Adesso questo lago,sulle cui rive corro,che mi ha visto con lo sguardo perso in mille domande e molti pensieri,oggi mi rivede animato da una nuova forza,fisso le sue acque,e un bianco sorriso mi passa sul volto al pensiero di te,che ti ho ritrovato, i pensieri  tristi che animavano uno sguardo che si perdeva nel vuoto,adesso sono diventati sereni e speranzosi e fanno nascere in me immagini di un luogo preciso..

In un giorno ,spero non tanto lontano vorrei farti vedere i luoghi di tanta ispirazione:un pontile di legno,che in estate è la meta di due cigni bianchi che vengono a mangiare il pane che porto loro,per cercare di riconciliarmi con la natura disturbata dalla mia presenza.....

Intense parole ispirate da luoghi che non conosci,mete di grandi poeti del passato:durante una corsa ho scoperto una scalinata che scende attraverso il bosco e porta ad una piccola cappella,non si riconosce nessun dipinto sulle sue mura,solo tracce sbiadite dal trascorrere del tempo,ma un muretto circonda le mura della piccola costruzione,e offre la possibilità di ammirare il lago in un silenzio misto a sensazioni che appartengono più ad un lontano passato che a un movimentato presente.....

Ogni volta che arrivo in quel luogo mi domando a chissà quanti poeti,amanti,questo luogo a ispirato parole,a fatto scendere lacrime,nascere sorrisi,prendere decisioni,amarsi.....

Continuo a correre,e arrivo a casa con ormai il buio che mi insegue,ritorno alla finestra,la visione è la stessa,gli alberi lottano,ma non riesco più a vedere le foglie....

Così gli anni sono passati,tra notti e giorni,"primavere e autunni,tra estati e inverni""....

Questo e l'anno che segna i miei primi quarant'anni........

Pietro...berallios

 

 

 
 
 

Luca Carboni (live) - Lungomare

Post n°24 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da berallios

Ballando sulle note di questa canzone mi sono innamorato della mia compagna,avevamo io 18 anni,lei quindici,era il 19 giugno 1988......

 
 
 

Non è tempo per noi - Ligabue - canzoni

Post n°22 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da berallios

 
 
 

Amedeo Minghi Decenni

Post n°21 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da berallios

Una delle canzoni da me preferite

 

 
 
 

Scritto nel 1989

Post n°19 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da berallios

I colori caldi di un magico tramonto....

I colori sbiaditi di una magica pioggia d'autunno....

I lamenti di vecchi amici.....

Il pensiero e il ricordo di chissà quale sogno...

Un disco suona una musica triste......

Un poeta scrive malinconico di una donna persa.....

Un clown fermo ai lati di una via ,rivede

il bambino felice che correva incontro ai sogni.....

Due innamorati si guardano e non si riconoscno,

si lasciano allegri e si ritrovano tristi...

Un cane insegue un gatto...

La notte segue il giorno.....

Sul viso mi scende una lacrima,

il  mio amore non mi ama più....

Io che capisco amore,

io che capisco odio,

io che provo dolore....

Io che subisco odio,

è provo amore....

Se ho paura di restare solo,

è forse colpa mia se solo non sono stato mai....

e adesso è colpa mia se ora sono triste....

e perché quando sono allegro nessuno da la colpa a me?

Io sorriso,io speranza,io sogno,io amore,io respiro,io uomo......

 

Pietro

 
 
 

Il diciottesimo post

Post n°18 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da berallios

Ieri avevo scritto il mio diciassettesimo post,un piccolo traguardo raggiunto con non poche difficoltà,ma sento di aver superato proprio scrivendo.Il mondo di libero,per me è una novità,ma lo già detto,non aspiro a nulla se non scrivere pensieri,che forse nessuno leggerà,e non ho intenzione ,ne di dispensare consigli,ne tantomeno raggiungere il migliaio di amici,è tutto così semplice,chiedere e avere,in uno scambio di dare e ricevere,che alle volte mi chiedo a cosa serva.Ma la cosa più bella è leggere i pensieri delle persone,molti sono così stupendi,profondi,che rimango estasiato.

Sto attraversando un periodo non semplice,una persona a me molto cara,non sta molto bene,e tutta la mia famiglia vive un momento di impotenza,non semplice da gestire,tutto alle volte avviene in un modo così improvviso,da non lasciare spazio a repliche.

Ma in questi giorni come ho un momento libero,soprattutto alla sera,leggo i post di tante persone,che nel dolore,dovuto magari ad un amore finito,a la scomparsa di una persona cara,vivono.Non riescono a uscire dal cerchio,che intorno a loro  in modo automatico si crea.Io mi nutro delle loro parole,e lascio loro un messaggio sereno,esortandoli a continuare,si a scrivere,ma cercare di guardare oltre al dolore,io lo dico a me stesso,ma  io stesso non riesco nell'intento.......

Buona domenica a tutti .....

 
 
 

Ascolta la mia passione per te

Post n°17 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da berallios

Leggi e ascolta le mie parole,

che io da molto non ti ho detto...

come fossero carezze,

che da me non ricevi da  tempo...

l'inganno è passato,

il destino ha fallito..

ci siamo ritrovati,dopo un tempo infinito,

che  non sereni abbiamo guardato scivolarci addosso,

eravamo ricchi di noi,ma adesso  ritrovatisi poveri...

Certo non saremo di nuovo amanti...

il nostro tempo è passato,

io non sarò dentro di te ,

e tu non mi riceverai,

io non sentirò più i tuoi seni fra le mani,

e tu non palpiterai ,al loro tocco...

non sentirai il mio sapore,

con il tocco delle tue labbra...

io non ti chiamerò amore,

e tu non mi dirai che mi ami...

io non sarò il tuo respiro,

e tu non sarai quel corpo che mi scalda...

non sarò il tuo rifugio,in giornate di tempesta...

e tu non sarai quella porta che chiuderà tutto fuori.

Non sarai la mia luce,e io non sarò la tua strada,

io non sentirò i tuoi gemiti quando ti donerai,

e non sentirai i miei quando mi si doneranno...

Ma noi ci amiamo,adesso di un amore,

che non chiede e vuole,

quello avido di carezze,e baci,

 sarà un amore che conosce già le nostre carni,

ma adesso si è trasformato,

non mendica il ritorno al passato,

il nostro tempo ormai è trascorso,

eravamo attori in una commedia romantica,

personaggi di cartoni animati,

eravamo amici diventati amanti,

ladri ,incapaci a dividersi il bottino....

cavalieri codardi di intraprendere la più grande loro impresa,

stare insieme,

giocatori perdenti di un torneo di carte mai giocato,

bari nei loro sentimenti,

noi debitori,verso il più terribbile degli usurai,

il tempo,compagno del silenzio,

noi ora amici un tempo amanti....

 

Pietro a lei ,la mia luce ,io la sua stella.....

 

 

 

 
 
 

Il riassunto di una mia giornata di lavoro

Post n°16 pubblicato il 19 Gennaio 2010 da berallios

Vado a vivere un nuovo giorno,di un'inutile vita.

Alzarsi alle sei di mattina,quando la giornata inizia tardi,e quando la crisi rompe le p......
Alzarsi alle quattro,quando hai bisogno di soldi,e voglia di lavorare,adesso alzarsi alle sei e mezza,ma sveglio dalle quattro,bene:iniziano cosi le mie giornate,penso come quelle di tanti.
Vi domanderete,forse:Questo dove vuole arrivare?Io rispondo da nessuna parte,se leggete, dentro di voi penserete,questo mi sta rubando del tempo prezioso,il punto e che io adesso scrivo per allegerire la mente,senza intenti,di qual si vogla natura,ma dopo una giornata passata in fabbrica,davanti a delle macchine,senza vita,ho bisogno,come tanti di voi,di scaricare le mie frustrazioni,( beninteso,chi ne ha,non voglio offendere nessuno),3-4 volte a settimana vado a correre,e mentre corro nella mente nascono pensieri,che diventano in alcuni casi macchie di inchiostro,o fogli accartocciati,ma da un pò di tempo scrivo in questo blog,e quando scrivo qualcosa che non mi piace,non posso accartocciare il pc, si possono cancellare lo so,e qualche volta lo faccio,specie quando rileggendo il tutto,trovo degli strafalcioni enormi,che non farebbero invidia a quelli scritti da un bambino di terza elementare,per cui le frasi che andate a leggere,sono tutte in presa diretta,in altri le cose che leggete,le riprendo da fogli di carta,scritte in un lasso di tempo,molto breve,sopratutto negli ultimi mesi dell'anno appena passato.
Le giornate iniziano,e si consumano tutte uguali:Alzarsi,bagno,colazione,(chi fuma,sigaretta)vestirsi,uscire di casa,lavorare,pausa,pranzo,lavorare,finalmente le cinque,casa,doccia,svaghi,dormire,alzarsi........
Che bella vita del ca.........,e pensare che io da ragazzo pensavo di essere nato per cambiare il mondo,per sconfiggere il male che attanaglia il  mondo,ma nello specifico,la mia piccola Calabria,non diventando un tutore dell'ordine classico(e meno male che ci sono,e si sacrificano per il bene comune)ma semplicemente(che tempi erano ragazzi)costruendomi il mio robot personale,la mia nave spaziale piena di missili,da sparare contro i cattivi.......,invece adesso mi ritrovo davanti a una serie di robot,che a difendere la terra non servirebbero proprio,piuttosto servono ad aumentare una produzione industriale,i cui prodotti nessuno acquisterà,visto che quelle stesse macchine lavorano,ognuna per dieci operai umani,e basto solo io per farle lavorare,e presto o tardi,anche io finirò come tanti senza lavoro.
Mi sembra che ci sia qualcosa di distorto nei ragionamenti che fanno le varie aziende,producono tanto,sicuramente i costi sono minori,più macchine meno stipendi da pagare,meno giorni di malattia....... e così via,ma non vi sembra anche a voi che le aziende/società sono come cani che si mordono la coda?Sicuramente le macchine non saranno dei potenziali acquirenti di quello  che producono,mentre gli operai che sono rimasti a casa senza lavoro,ed erano loro i primi a beneficiarsi di quello che producevano,adesso come fanno a comprare la produzione delle macchine?
Agli occhi di tutti,la prevista chiusura,dello stabilimento FIAT,di Termini Imerese,una volta chiuso,gli operai rimasti a casa,non avranno più la possibilità di acquistare,nessun tipo di bene,perché non avranno più uno stipendio che sostenga i loro acquisti.
Le grandi società non hanno coscienza,la ricchezza di pochi ""eletti"",il disaggio di molti""e noi rimaniamo a guardare,questa è la vera fine del mondo,una società mondiale,tecnologicamente avanzata,non riesce a trovare il giusto equilibrio,per assicura un futuro alle nuove generazioni.
Questi sono stati i miei pensieri di oggi,e se non fosse per il server,che ogni tanto mi mangia il mio post,avrei scritto molto di più,sono costretto a salvare ogni dieci minuti.


E adesso un po di sana passione.

Pensieri che diventano parole,
che assecondano l'istinto....
Inchiostro che prende forma..
ispirate da chissà quale gioco di sentimenti...
da quale mancanza,da quali profumi,
fiori,laghi,mari,montagne,spazi infiniti,
amori di un lontano passato,
o visioni di futuri non ancora scritti...
nelle orecchie musiche e parole ,che nell'anima mia
si espandono come cerchi nati ,dalla caduta di un sasso
sulle calme acque di un mare in bonaccia,
una coscienza da calmare,
un amore da ricordare,
un insieme di passioni,che oggi diventano,
l'energia che mi serve per non spegnermi,
ancora non è arrivato il mio tempo.



Domani il seguito ......

Buona notte a tutti quelli che arrivano fino in fondo...

Pietro

 
 
 

Le persone sagge

Post n°15 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da berallios

Avevo bisogno di scrivere,per alleggerire i pensieri che ho in testa.

Molto tempo fa avevo  già scritto dei miei nonni,ma il tempo,i tanti traslochi e la mia incuria hanno  fatto sparire quegli scritti,ma oggi mi sento molto triste per le persone a cui voglio bene,e se non scarico divento matto.

                                                       lacrime

Noi nasciamo dai nostri genitori,che a loro volta sono nati dai loro,quindi dai nostri nonni.
I miei nonni paterni li ho persi quando ero piccolo,la mia nonna,all'età di due anni,di lei ho solo una foto,in cui mi tiene in braccio,mentre di mio nonno(di cui porto il nome Pietro)è morto quando avevo quattro anni e mezzo;

Me lo ricordo benequel giorno,perché è successo davanti ai miei occhi,puliva la stalla degli animali,l'ho visto  cadere a terra senza più rialzarsi,mi sono messo a gridare,e presto sono arrivati i soccorsi ,ma non c'è stato nulla da fare,mio nonno era andato via in silenzio,senza salutare,forse nel modo migliore.
Lo ricordo sul letto,nel suo vestito delle grandi occasioni,con il viso sereno,di chi  dorme e sogna.La cosa brutta è che ricordo nitidamente il giorno della sua morte,tutto quello che precede quel giorno è avvolto in una fitta nebbia,e niente riesce a diradarla.
Quando vado al cimitero,e vado a pregare sulle loro tombe,mi vengono le lacrime,non perché abbia ricordi che mi mancano,ma perché non ne ho,e vedere il mio nome e cognome scritto a lettere d'argento su quel marmo,mi porta lontano con la mente,e mi fa rivivere sempre lo stesso giorno in cui l'ho visto morire.

Sono cresciuto avendo vicino i nonni materni brave persone,anche loro grandi lavoratori,dediti alla famiglia,e al lavoro,onesti fino alla fine,persone semplici,nate in un tempo a me lontano.
Erano nati nella miseria e poverta,nella privazione di tutto,ma  hanno avuto il tempo di insegnare a me e ai miei fratelli,cosa significa l'onestà,il lavorare
sodo,per,sacrificarsi per il bene della famiglia,e in alcuni casi per il bene degli altri,senza aspettarsi nulla in cambioMio padre mi dice sempre una cosa che diceva a lui suo nonno:fai del bene e dimenticatene.
Con loro ho passato giornate al mare,giornate a lavorare nei campi,fgiornate sempre serene.
Poi nel 2003,mio nonno lo ha portato via una malattia,che lo ha fatto soffrire per quasi dieci anni.
Quello è stato un dramma da cui non sono riuscito mai a venirne fuori fino in fondo,perché mi ha fatto riflettere,su come condurre la vita,sul viverla.

Vivere sempre onestamente,ma anche fare sempre quello che noi vogliamo,senza togliere libertà a nessuno,ma dover fare per non avere rimpianti.
La cosa che mi diceva sempre era :Abbiamo una sola vita ,viverla non cercando l'impossibbile,ma vivere sereni quello che la vita ci offre.

La malattia lo ha portato via facendolo soffrire,nei lamenti,nel dolore,nella stanchezza,di dover vivere un giorno dopo l'altro,malgrado abbia condotto una vita onesta,e serena con tutti,il Dio a cui noi ci rivolgiamo in preghiera,lo ha preso nel modo peggiore,e non meritava,ma lui avrà i suoi disegni da seguire che ha noi sfugge il capirli.

Vivere la vita,perché ogni giorno vengono incontro le più oscure e terribili tragedie,ogni giorno potrebbe essere l'ultimo,queste parole me le diceva ,ma io non avevo compreso mai fino in fondo quello che lui voleva dirmi,mi dispiace non averglielo detto,di quanto lui era saggio,ed era importante per me.

Adesso a distanza di sette anni anche mia nonna non sta bene,un nuovo dramma,un nuovo crocevia,la signora con la falce cerca di avvicinarsi a grandi passi.
Il mio rimpianto di non aver fatto con loro mai abbastanza,di non avergli detto quanto io gli volessi bene,di quante cose ho imparato guardandoli in tutte le cose che laboriosamente facevano,ho imparato di più da loro che sui banchi di scuola.
La mia nonna la vedo adesso li in un letto,senza più forza,senza più voglia,di reaggire a un silenzioso nemico.
La mia nonna,l'inizio di mia madre,mia madre l'inizio della mia vita,con lei andranno via sorrisi,storie raccontate davanti a un caminetto acceso nelle notti d'inverni senza luce.
Con i miei nonni andranno via le mie radici più profonde,le strorie di altri tempi,che nessuno mi racconterà più,le buone parole dette ,quando andavo da loro a piangere perchè mia madre mi aveva sgridato,nessuno mi darà più le mille lire per le feste,nessuno mi coccolerà più in ogni occasione,nessuno mi parlerà più in quel modo gentile che appartiene a tempi che non ritorneranno più.
Vi voglio bene cari nonni,e sarete sempre nel mio cuore,dove rimarrete fin quando non smetterà anche lui di battere i secondi della vita che mi resta.
Vi voglio bene,e tu nonna metticela tutta.

I nonni

Quando inizi a parlare,

le prime parole che dici,

sono:mamma,papà,

nonna,nonno.

Ti accompagnano negli anni,

sono sempre presenti,

giocano con te,e con te passano tanto del loro tempo,

ti portano ai giardini,e orgogliosi di te ti presentano ad altri nonni,

ti parlano con amore,diverso da quello dei tuoi genitori,

ma non meno intenso e profondo,

I nonni li conosci che hanno i capelli bianchi,sono saggi,

e hanno sempre una buona parola per te,

anche quando li fai disperare,

sanno tutto di tutto,e quello che non conoscono,lo inventano,

ti raccontano storie di altri tempi,

non scritte nei libri,ma raccontate  a loro dai loro nonni,

e loro ne fanno dono a te.

I nonni li vivi,e loro vivono di te.

Ti danno amore,e materia,

senza che tu chieda nulla,

e loro non vogliono nulla in cambio,

se non sorrisi e abbracci,e di questo che loro hanno bisogno,

loro capiscono le tue esigenze del momento,

ti liberano da ogni inganno,ti abbracciano in modo paterno,

e non sono mai un tormento,

come tante volte si pensa dei propri genitori.

Ti raccolgono quando gli altri ti lasciano cadere,

i nonni...........

Nel ricordo Pietro

 
 
 

fidarsi

Post n°12 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da berallios

Quando una luce nasce nel nostro cuore,neanche il trascorrere del tempo,o la lontananza,o il rifiuto,o le avversità della vita riusciranno ha spegnerla.
Solo quando il nostro cuore smetterà di pulsare,allora quella luce smetterà di brillare,e tutto ritornerà in quel buio,dove luce non esiste,e dove le anime non si incontrano.

Nei millenni passati,nelle menti di molti,sono nati i dogmi delle religioni,pensieri umani che si sono arrogati diritti divini.

Invece di scrivere ""stupidamente ""di amore perso,di ansie,e follie varie,vorrei saper scrivere,o almeno illudermi di saperlo fare,favole,racconti felici,storie a lieto fine,ma poi mi rendo conto che per scrivere di cose belle,l'autore dovrebbe vivere nella bellezza e nella felicità e vivendo in esse,trarne ispirazione.
Guardando le produzioni letterarie del passato(quelle che conosco,e ne ignoro tante),e quelle del presente,mi accorgo che i migliori scrittori e poeti,devono avere un animo tutt'altro che felice,basta iniziare con il solo guardare le loro biografie,dove si parla delle loro vite irrequiete,o delle loro morti tragiche,a opera in molti casi di loro stessi,perché stanchi di lottare,stanchi del loro talento che faceva sentire loro,dolori interiori,di cui molti non vengono sfiorati.
Quando vado in libreria a comprare qualche libro,e ci vado una volta a settimana,mi accorgo che quasi l'ottanta percento della produzione letteraria,sono libri che trattano di drammi,per non parlare di tutti i nuovi triller che escono ogni mese,e allo stesso modo guardando quelli più leggeri,mi accorgo che sono pieni di ipocrisia,e finta serenità,poi per sorridere guardo quelli scritti dai vari comici,e leggendoli,ti accorgi,che sono il frutto di grandi aggiustamenti,e che gli autori ridono a denti stretti,e che più di altri sono tristi,e te ne rendi conto,ancora di più se ti capita di vederli in qualche spettacolo nelle piazze,li vedi che non sono sereni.
Allora mi chiedo,se la tristezza non faccia parte proprio dell'animo umano,e che non si riesca mai del tutto ad abbandonarla.
Mentre della felicità siamo alla continua ricerca,e non riusciamo a trovarla,e anche quando ci illudiamo di averla trovata,non siamo del tutto pronti a farla nostra,perché c'è sempre qualcosa che ci riporta indietro ,sempre verso incubi e pensieri brutti.
Che l'uomo non sia nato per dannarsi,e questa che chiamiamo vita non sia quell'inferno che ci hanno insegnato che esista dopo la morte.
Rifletto e piango lacrime che non escono dagli occhi,e non hanno sapore,ma c...o,se fanno male.

 

Incubi si.
Sognare fiori,cieli,arcobaleni:NO ? ? ? !!!


Alfap.

 
 
 

L'amore,per me

Post n°11 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da berallios

Gli amori finiti ,per non essere stati vissuti inutilmente,e aver così perso del tempo prezioso,devono essere trasformati,in un sentimento nuovo,che nasca dalle ceneri della passione.Bisogna riflettere ,con chi si è condiviso se stessi,che non si può rimanere nel silenzio,avere rabbia,rancore,odio,perché se così succede,e non si riesce ad evitare, quella persona non la si è amata veramente,la si è usata solo per il nostro e suo godimento.
L'amore non finisce mai,ci credo e mi piace dirlo a me stesso,e agli altri.
Ma malgrado tutto,con la parola amore non si può dare spiegazione a tutto ciò che la ragione non sa spiegare.
Bisogna stare molto attenti,nell'uso della parola amore,perché se usata spesso,con tutti,perde la sua funzione,la sua forza,e tutte le passioni umane che racchiude e porta con se,alle volte parliamo di amore,ma invece parliamo di carnalità,di sesso,e a queste gli diamo il significato di amore.
L'amore e forse l''unico sentimento che non ha bisogno di essere difeso dal trascorrere inesorabile del tempo,ma di contro bisogna prima conoscere e capire quello che si ha verso e per se stessi,per poi poter amare e riconoscere l'amore che si può avere per gli altri.
Quando si è veramente sicuri,di amare,allora bisogna vivere quell'amore incondizionatamente,senza riserve,senza peccato,chi ama non fa peccato,il non farlo è il vero peccato.

Vivere non è solo respirare,nutrire il corpo e la mente,ma anche e soprattutto sapersi nutrire.
Il troppo cibo ""deturpa"" il corpo,il troppo sapere... ""rovina la mente..."".Chi trova il giusto equilibrio,trova la chiave della vita serena.


La vita non è ingiusta con noi,siamo noi stessi che siamo ingiusti con lei.
Lei è solo :giorni,mesi ,anni,tempo,niente di più;noi siamo personalità,energia,odio,pene,amore,tristezza,serenità, solo una di queste ci accompagnerà alla fine o all'inizio del nostro ultimo  viaggio

 
 
 

non ho un titolo,solo pensieri da tradurre in parole.

Post n°10 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da berallios
Foto di berallios

Sono giorni che ho perso la mia musa ispiratrice,penso che ognuno di noi ne abbia una,o uno,che sia un paesaggio,o altro ancora.
Io ho la passione della corsa,e quando corro,la mente galoppa,nascono una quantità enorme di storie,ma poi quando torno a casa,faccio la doccia,e mi metto al pc,per scrivere,quelle idee sono svanite,non ricordo nulla.Vi chedo è normale tutto ciò,oppure dovrei cominciare a preoccuparmi,per la mia memoria,che da un pò di tempo comincia a scemare?
Comunque qualcosa ricordo,e allora scrivo,per non dimenticare del tutto,non sono pensieri profondi,come  quelli che ho avuto modo di leggere in questi giorni,su tanti Blog,e tanti di questi mi hanno affascinato e fatto riflettere,su cose di cui io non ho mai approfondito,forse perché,mi sono fatto prendere dalla frenesia del lavoro,ho lavorato anche sedici ore,ma adesso la crisi mi sta facendo riposare.Lavorare molto,guadagnare,spendere,comprare cose inutili,questo è stata la mia vita per molti anni,diciamo venti,ma proprio nell'anno passato,ho compiuto 40 anni,dicono che portano crisi,io dico che portano consapevolezza,e saggezza verso se stessi,e forse verto altri,ancora non so,l'unica certezza è che sono ventidue anni che pago scelte fatte per aiutare altri che di saggezza ne hanno avuta poca.

 

 
 
 

Mentre correvo

Post n°9 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da berallios

Mentre correvo,la mente ccontinuava a lavorare,mille pensieri ,sono diventate parole.

 

 

Le scelte ,sono la strada della vita.Il tempo a nostra disposizione non sarà mai abbastanza e noi ne sprechiamo fin troppo,e non ci rendiamo conto,oppure siamo incapaci di porre rimedio allo spreco.

Stamattina sono andato a correre lungo le rive del lago d'Orta,nei giorni scorsi deve essere stato abbastanza agitato,perché sulle rive si era depositata tanta di quella immondizia che non riuscivo quasi a correre.Siamo proprio degli esseri strani,distruggiamo noi stessi,e quello che ci circonda senza batter ciglio,che esseri inutili,si sono evoluti dal brodo primordiale.Oppure il Dio che ci hanno insegnato che esiste ha sbagliato le misure nel crearci,e se veramente ci ha fatto a sua immaggine e somiglianza,non deve essere proprio un gran che da guardare.

Nella vita si fanno delle scelte,e alcune di quelle scelte provocano rimpianti e dolori,in proporzione assai più alta di quelle che ci fanno ridere,e rendono sereni.Bisogna vivere quelle scelte,e solo quelle,le decisioni prese sono sempre state le migliori da prendere,almeno bisogna pensare cosi,per non aumentare i rimpianti.

La storia,un racconto di un misero folle.

 

Un'aquila vola solitaria,in un cielo di nuvole e pioggia,vola in cerca di una preda da portare al nido,dove i suoi piccoli gridano fame.

Vola su montagne che altro non sono che un vulcano spento,nella valle ,un lago riflette la loro maestosità,sulla strada una carrozza passa veloce scortata da molti cavalieri,dentro due dame e un solo cocchiere,sul pontile presso la strada,un giovane pescatore si inchina al loro passaggio,chiedendo perdono,tolto l'inchino il giovane torna al lavoro,cerca di ingannare i pesci lanciando i suoi ami,in quel lago scuro,ormai è buio,il cestino è vuoto,sconsolato per un'altro giorno di fame,ritorna a casa,dove nessuno lo accoglie a braccia aperte,il fuoco spento,il letto spoglio,sul tavolo una scodella di acqua,e un pezzo di pane vecchio di chissà quanti giorni,lacrime scendono inesorabili,e danno sapore a quel pane,il giorno finisce,la notte inizia su quel letto spoglio,dormendo a fianco di quella solitudine che calore non da.

Presto la scena viene avvolta da un inesorabile buio,la carrozza continua la sua corsa,i cavalieri attenti e pronti alla difesa,i cavalli sbuffano di sudore,le dame stanche,il cocchiere attento a non prendere  le troppe buche presenti sulla strada accende i fanali per illuminare il percorso che continua,fra prati,e fiumi,fra valli e colline,fra alberi e fiori,fra nuvole di pioggia,arrivando al mare,dove nel porto una grande nave aspetta per salpare gli occupanti di quella carrozza.

Presto il mare calmo,gonfiato da raffiche di vento e pioggia diventa u mare in tempesta.Sulla nave sono già imbarcati,e in attesa delle due dame :un giovane nobile,un giullare,un amico,un vecchio mamore,un uomo,un passato,un futuro,non ancora scritto.Contenti di ritrovarsi forse casualmente o per il  gioco di un crudele o benevolo destino,per intraprendere quel viaggio che destinazione certa non ha.
Il mare si calma,e si aspetta che si alzi la marea,le vele verranno sciolte e si gonfieranno al soffio di una leggera brezza ,che spingerà la nave fuori dal porto e intraprenderà quel lungo e forse ultimo viaggio
Lungo quel viaggio si troveranno ad affrontare,mari in tempesta o in compèleta bonaccia,tante difficoltà da affrontare e superare,senza che nessuno venga abbandonato,e diventi naufrago,su un'isola deserta,dove rimanere a espiare qualche colpa che non ha,se ha vissuto sereno la propria esistenza,si vive per se stessi,senza fare del male agli altri,ma anche senza privarsi di nulla,che valga la pena avere,perché difficilmente si ha una seconda possibilità.Quel viaggio, rimandato ma sperato per anni dai suoi partecipanti,che per anni sono rimasti imprigionati dalle loro scelte,dalle loro vite,dai loro cambiamenti,e il frutto di tante preghiere ora esaudite da un destino crudele,o forse benevolo.
IU giorni ,i mesi ,e così gli anni erano passati impietosi,sopra le loro vite,lasciando che i vuoti,e le pene continuassero a essere tali,e che nemmeno il trascorrere del tempo riuscisse a guarire quelle ferite,tanto erano profonde.e impossibili da sanare,ma perché non sperare un'ultima volta.
Il giullare allietava le loro giornate,con giochi e canzoni di altri tempi,raccontava di cavalieri,di giovani amanti,di duelli all'ultimo sangue,di principi coraggiosi,che combattevano contro draghi feroci,per salvare giovani fanciulle.
Il nobile.altri non era che un misero poeta,travestitosi da duca per poter salire su quella nave,e restare vicino alle due dame di cui si era invaghito,i temi delle sue poesie,sempre gli stessi,amori nuovi amori persi.
Il vecchio amore e il vecchio amico erano la stessa persona,ma per salire sulla nave ,anche lui si era trasformato nel nuovo amico,lasciando che tutto l'amore carnale si trasformasse in un sentimento diverso,più profondo,quell'amore spirituale,quell'amore che resiste a ogni turbamento,quello che si adatta a tutto,quello che aiuta,e fa sentire unici,senza chiedere niente in cambio,quello che sacrifica se stesso per il bene dell'altro,quello che resiste al trascorrere del tempo,quello di cui questo mondo non ricorda niente.

Niente segreti,che non possano essere condivisi,niente bugie di cui sia necessario inventare,niente bene,niente male,semplicemente loro.
L'intensità,le visioni del misero poeta prendono forma in mille e più parole, contornate da tante sfumature,parlano di un passato sicuro,ma di un futuro non ancora scritto e non sempre chiaro,vede gioia,doloree morte uniche compagne sicure di ogni vita.
Le dame contente della sua compagnia ne fanno il loro favorito,il loro consigliere,e lui per quel che gli è consentito,sarà,in virtù di quell'amore che lo ha reso un uomo nuovo,il nuovo e vecchio amico,il giullare,il cavaliere,il consigliere.
Il viaggio continua fino a che la signora con la falce e il vestito ner, non verrà a chiedere il conto,e non li trovi pieni di rimpianti,e sogni non realizzati.
Le ceneri del passato non vanno disperse al vento,ma vanno tenute dentro e da loro far nascere le basi per il tempo restante,e di tempo ne abbiamo fin poco e ne sprechiamo tanto.
I ricordi vanno tenuti dentro,affinche quando ci si ritrovi in quel cielo in cui tutti aspettiamo di salire e trovare posto,ci si possa rincontrare e vivere in energia fino alla fine di tutto.
Il viaggio continua,senza meta,senza rotta,tutti insieme,privileggio di pochi eletti.


Vaneggiamenti di una mente folle,piena di rimpianti,sicuro dell'igiustizia che nel mondo la fa da padrona,ma per nulla privo di speranza,lavoro da poco su questo,ma faccio passi da gigante,io forse uno come tanti,o forse un sole nascente.....
Grazie per aver letto le mie parole scritte oggi,ma nella mente da tempo.

Dedicata a una persona che ha segnato la mia adolescenza e io la sua,ci siamo amati,e divisi perché pensavamo che lo stare insieme era ostacolo alla realizzazione dei propri progetti.Un grande sbaglio che dolore ci ha dato,e che il trascorrere del tempo non ha minimamente curato.


 
 
 

domenica

Post n°8 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da berallios
Foto di berallios

Buona domenica a tutti,fuori piove ,ma io ho bisogno di correre per reprimere tanti pensieri strani,domani si torna a lavorare.La mente mi scoppia,gli occhi sono umidi,non so perché.sono triste il nuovo anno non mi da molte speranze,e forse non ne ho mai avute abbastanza,il mio sfogo diventano parole,ad uso e consumo mio e di tutti.

 
 
 
 
 

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