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Post N° 36


VELTRONI:L'ITALIA DI BERLUSCONI=LA RUSSIA DI PUTIN!
ROMA (28 settembre) - C'è il rischio di una deriva autoritaria in Italia. E' il timore di Walter Veltroni che, dopo averne parlato a "Porta a Porta" giovedì scorso, ribadisce come, secondo lui, con Silvio Berlusconi ci sia il pericolo di un progressivo svuotameno della democrazia: «Se non ci sarà una sufficiente controreazione rischiamo di veder realizzarsi anche in Italia il modello Putin. E' il rischio di tutto l'Occidente. Una democrazia sostanzialmente svuotata, una struttura di organizzazione del potere che rischia di apparire autoritaria».«Vedo un cambio di passo in questa legislatura - dice il segretario del Pd - uno scarto rispetto ai governi della storia repubblicana. La società italiana e occidentale vive in uno stato di angoscia che non ho mai visto da quando sto al mondo». Di fronte a questa angoscia, secondo Veltroni, il centrodestra si comporta «come gente che ha preso il potere. Il capo del governo oscilla dal discorso alla Adenauer del primo giorno a una quotidianità in cui il capo dell'opposizione è definito ora un fallito, ora un funanbolo, ora inesistente. L'hanno fatto con Rutelli, con Prodi, ora con me: una cosa che non avviene in nessun Paese al mondo».Il modello Putin. I segni del "modello Putin", il segretario del Pd li vede soprattutto nel rapporto tra governo e Parlamento: «Il governo tratta il Parlamento come fosse una perdita di tempo, una rottura di scatole, un impedimento. Ora, è evidente la lentezza dei lavori parlamentari, ma il rimedio è ridurre le Camere a una e i parlamentari alla metà, non impedire di discutere e migliorare leggi che sono discutibili e migliorabili». Veltroni non teme di essere accostato all'opposizione più radicale per le sue parole perché «la mia - spiega - non è solo una denuncia, è anche un appello» a ripristinare «le condizioni minime, fisiologiche del confronto». Ma, aggiunge il segretario del Pd, «la moderazione è estranea a un governo che ha una concezione sostanzialmente autoritaria della relazioni con chi è diverso. Mi chiedo dove diavolo arriveremo».«Un clima plumbeo: certe cose accadono solo nei regimi autoritari». L'Italia si trova oggi, prosegue, sotto «un clima plumbeo, conformista, come se a chi governa fosse consentita qualsiasi cosa. La Gelmini arriva a Cermobbio in elicottero, come neppure Dick Cheney. Il premier non va all'Onu, non partecipa alla trattativa Alitalia, per andare al centro Messeguè, senza che nessun tg lo dica. Leggo sull'Espressò che a San Giuliano c'è stata una selezione tra gli operai, per fargli incontrare solo quelli più bassi di lui. Non so come li abbiano trovati: so che queste cose accadono nei sistemi autoritari».L'indipendenza dei giornali. In un clima del genere, Veltroni dice di temere anche per l'indipendenza dei giornali: «È giusto che il governo cambi con un provvedimento amministrativo le regole di erogazione dei fondi pubblici ai quotidiani, riportandoli sotto il suo controllo? È giusto che, in questo clima asfissiante, chiudano "Il Manifesto", "Il Secolo", "Liberazione", "Europa"?».