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BERLUSCONI IMBARAZZANTE!

Post n°45 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da berluscraxi

ROMA (1 ottobre) - L'Italia non è a tinte rosa come la dipinge il
presidente del Consiglio. Massimo D'Alema attacca così le affermazioni
del premier Silvio Berlusconi, e le recenti rivelazioni del premier sul
gradimento del governo da parte dei cittadini: «Berlusconi è
imbarazzante come leader di un paese occidentale - dice l'ex
vicepremier intervistato su RadioTre - Io sono estremamente
preoccupato perché la raffigurazione in rosa che lui dà dell'Italia è
falsa. Cresce la disoccupazione e le classi medie si impoveriscono e
credo che l'azione del governo sia totalmente inadeguata. Noi
conviviamo con un fenomeno anomalo non perché Berlusconi sia buono o
cattivo ma perché concentra in sè potere politico finanziario e
mediatico mentre la democrazia è equilibrio tra questi poteri». Quanto
alle affermazioni del Cavaliere su Veltroni l'ex vicepremier invita a
rispettare le altre forze: «Dialoghi con Veltroni, che è il leader del
Pd».

Nessuna resa dei conti nel partito. Massimo
D'Alema replica poi all'esponente Pdl Antonio Leoni, per il quale il
fatto che l'ex vicepremier sia tornato a parlare prelude ad una resa
dei conti nel partito Democratico: «Io non ho mai perduto la favella,
parlo se ho qualcosa da dire, forse con una certa moderazione rispetto
alla media. Nel Pd non è prevista alcuna resa dei conti - afferma - C'e
una conferenza programmatica discutiamo, ma non ci sono rese dei conti.
Viviamo certo un momento di messa a punto della proposta politica di
rilancio della politica delle alleanze e io penso che lo si debba fare
con calma. Il nervosismo porterebbe a compiere errori mentre noi
abbiamo un periodo ragionevole per ridare forza alla proposta
politica».

D'Alema ammette: «Abbiamo perso le elezioni
ma siamo usciti con un indubbio successo del 34%» e ritiene che non
vada dato troppo valore ai sondaggi che premiano il governo: «Hanno un
valore relativo salgono e scendono, anche Prodi aveva percentuali
positive subito dopo le elezioni. Non dobbiamo vivere nell'angoscia
perché la politica deve avere una visione di medio periodo e noi
dobbiamo metter in campo un progetto per il governo del paese». D'Alema
dice di condividere la lettera del segretario del Pd Walter Veltroni
che oggi torna sul Corriere sui rischi di una svolta
autoritaria. «Veltroni - evidenzia D'Alema - torna in modo pacato sui
problemi della nostra democrazia. Io credo che ci siano e sia giusto
sollevarli anche se d'altra parte ci conviviamo da vent'anni».

La lettera di Veltroni.
Il leader del Partito Democratico Walter Veltroni torna a parlare dei
rischi per la democrazia in Italia in una lettera pubblicata oggi dal
quotidiano di via Solferino: «L'allarme che ho manifestato
nell'intervista al Corriere della Sera di domenica non è una "vecchia
narrazione", la ripresa di uno scontro muro contro muro in cui viene
messa in forse la legittimità democratica dell'avversario. Attorno al
tema del rapporto maggioranza-opposizione c'è stato un "gigantesco
equivoco": quello che i giornali hanno stucchevolmente chiamato
dialogo, è diventato un'autocensura moderata dell'opposizione. Uno
schema impossibile e irrealistico, prima di tutto per la vita stessa
della democrazia, che però è stato adottato per primo proprio da
Berlusconi, che è sembrato aspettarsi un'opposizione non dialogante ma
inesistente».

Manifestazione del 25 ottobre. Veltroni
illustra i motivi che hanno portato a indire la manifestazione del 25
ottobre e in particolare cita i «rischi di una vera decadenza della
democrazia». Il leader democratico punta il dito contro il presidente
del Consiglio, «abituato a mettere in discussione la legittimità
democratica dell'avversario. Mentre alle Camere arrivava la norma
blocca-processi - scrive Veltroni - i magistrati erano definiti
metastasi della democrazia e il leader dell'opposizione diventava un
"fallito" che dovrebbe "ritirarsi dalla politica". Ed è di qualche
giorno fa, nel pieno della trattativa Alitalia, la battuta insultante
di un "Veltroni inesistente", smentita solo giorni più tardi. Una
litania delegittimante per l'opposizione e per le istituzioni». «A
preoccuparmi - conclude il leader democratico - è una realtà che si sta
incaricando di dimostrare che nel mondo il mercato può esistere anche
senza democrazia o in presenza di democrazie deboli. È la realtà di
pericolose pulsioni xenofobe e razziste, di un generalizzato bisogno di
decisione che si manifesta con un insieme di semplificazione mediatica
dei problemi, di fastidio per ogni complessità, di tendenze
all'investitura plebiscitaria della leadership, di scavalcamento o
marginalizzazione delle istituzioni, di noncuranza per la patologica
concentrazione del potere. Di tutti questi fenomeni il nostro Paese,
anche per l'evidente propensione del Presidente del Consiglio ad
esserne l'incarnazione, è purtroppo un evidente esempio».

 
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BERLUSCONI SE LA RIDE MENTRE L'ITALIA AFFONDA!QUESTO PAESE MERITA GENTE IN GRADO DI GOVERNARLO E NON UN GOVERNO DI INCAPACI!
 
 

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BERLUSCONI-DELL'UTRI-MANGANO E LA MAFIA!


 
L'UNICA ARMA PER DIFENDERSI DA BERLUSCONI
E' CONOSCERE BENE E FINO IN FONDO LA SUA STORIA!


 
 
La differenza tra Berlusconi e San Francesco?San Francesco parlava agli uccelli...Berlusconi parla e convince i coglioni a votarlo!
 


 

A SILVIO!

Silvio caro, mio grande amore
portami sempre nel tuo cuore

Tu che fai tutto in quattro e quatr’otto
toglici presto l’articolo 18

Giacchè sei senza coscienza
rubaci pure la contingenza

Visto che sei senza pietà
levaci pure l’anzianità

E se vuoi fare le cose serie
lasciaci anche senza ferie

Per migliorare la situazione
togli di mezzo la liquidazione

Se l’inflazione ancora dilaga
fregaci pure la busta paga

E per far dispetto ai sindacati
aumenta la schiera dei disoccupati

Affinchè sia tutto normale
facci pagare anche l’ospedale

Perchè vada tutto a buon fine
facci pagare anche le medicine

Per evitare ulteriori danni
mandaci in pensione a 90 anni

E poichè a 90 anni saremo caput
VA FA MMOCC’ A CHI TE MMURT!!!

 

 

Il numero di tessera della P2 assegnata al Cavalier Berlusconi è: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.

Nella relazione finale della Commisione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la’ di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche, infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni ‘70 la P2 e’ piu’ attiva. Il Monte dei Paschi concede tra il ‘70 e il ‘79 70 miliardi di mutui fondiari a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.

Il 10 Aprile 1978 Berlusconi inizia una collaborazione come editorialista sul maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, proprio quando la loggia P2 acquisisce, come dice la commissione parlamentare d’inchiesta "il controllo finanziario e gestionale del gruppo Rizzoli".

Interpellato su Licio Gelli, Berlusconi risponde: "...Anch’io come 50 milioni di italiani, sono sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli. Anni di inchieste sono serviti solamente ad offrire alle varie fazioni politiche un terreno di lotta e di calunnie facile quanto strumentale.

 
ero studente alla sorbona, il giorno; e la notte lavoravo a pigalle. e c’era una canzone che ricordo molto bene, “à paris”, che diceva, nel finale: “da quando a parigi s'è presa la bastiglia, in ogni borgata e ad ogni incrocio, ci sono ragazzi e ragazze che senza sosta danzano nella strada”. questi sono i miei ricordi. ed è per questo che sono veramente contento di essere finalmente qui per festeggiare con gli amici francesi il 14 luglio.

SILVIO BERLUSCONI IL CAZZATARO
 

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